28-10-2021
Enrico Bartolini, al centro, all'Olmo di Cornaredo tra la coordinatrice scolastica Titta Settembrale, Davide Oldani, il preside Luca Azzollini e il docente Guido Villa. Tutte le foto sono di Alexander Pellegrin/Spf
Rispetto delle regole, disciplina, non competezione ma collaborazione. E ancora: esprimere al meglio il proprio talento, cambiare per migliorare, programmare il lavoro, lavorare in squadra, saper ascoltare i clienti, non abbattersi. «Non sentitevi falliti se avete sbagliato ad aprire una bottiglia di vino e qualcuno vi segnala l'errore. La volta successiva farete meglio». La storia professionale di successo dello chef Enrico Bartolini è diventata una sorta di decalogo a uso e consumo degli studenti all'istituto superiore di enogastronomia ed ospitalità alberghiera Olmo di Cornaredo, in provincia di Milano, dove lo chef più stellato d'Italia è stato ospite per una seguitissima lezione.
Unico cuoco nella Guida Michelin ad aver conquistato quattro macaron in un colpo solo, nel 2016, due dei quali per il ristorante che porta il suo nome all'interno del Mudec di Milano, Bartolini ha incontrato gli studenti dell'alberghiero nell'ambito del progetto "Maestri all'Olmo" voluto dal collega Davide Oldani, che svolge il ruolo di mentore all'interno della scuola. Bartolini si è raccontato con passione, umiltà e senza nascondere nulla.
Enrico Bartolini e Davide Oldani
Dall'albeghiero alle prime esperienze all'estero, Parigi e Londra; dalla prima stella a soli 29 anni, all'apertura di 8 ristoranti in sei mesi nel 2016. «Poco a poco ho cambiato il mio concetto della ristorazione, ho rinunciato ad avere tanti coperti per inseguire la qualità, ho imparato che programmare e organizzare il lavoro ti consente di migliorare, ho imparato a fare cose nuove e soprattutto ho capito che se fallisce un'esperienza perchè non funziona, quella è anche un'occasione per crescere, per valutare come esprimere al meglio il proprio talento. E questo il cammino che dovete intraprendere».
Foto di gruppo
Successi e passione, difficoltà e determinazione; ma senza dimenticare le proprie origini e gli affetti famigliari. Al termine della lezione, quando gli viene consegnato da parte di Oldani un regalo (la sua foto in versione Polaroid realizzata dall'artista e fotografo Maurizio Galimberti), il primo pensiero di Bartolini è stato per sua mamma: «Quando la farò vedere a mia madre si emozionerà tantissimo!». E anche lui, ve lo assicuro, si è emozionato.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
classe 1968, giornalista professionista, corrispondente de Il Giorno dal 2000. Coautrice del libro Storie di cibo nelle terre di Expo. Poco addestrata ai fornelli, amante della buona cucina, adora raccontare le "anime" della tavola
La suggestiva immagine di Furore Grand Hotel illuminato dalle luci della sera
A sinistra, Enrico Bartolini che firmerà la proposta del ristorante gastronomico di Palazzo Utini, locanda di lusso a Noceto in provincia di Parma; a destra, Roberto Monopoli, pugliese di Bari, ne sarà il resident chef. La struttura aprirà ufficialmente al pubblico il prossimo 8 maggio. Tutte le foto sono a cura di Marialuisa Iannuzzi
Sul palco dell'Auditorium, a sinistra il giornalista Luca Ferrua che ha introdotto lo chef Davide Oldani (a destra) del ristorante D'O, due stelle Michelin e una stella verde a San Pietro all'Olmo - Cornaredo, Milano. Tutte le foto sono a cura di Brambilla-Serrani
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.