Laura Fratton
Pizza con crema di mandorle, timo selvatico, carota passata nel Marsala, oliva canditadi Lello Ravagnan
Dall'Italia Vito Mollica: «Non mi interessa solo il piatto, ma come la ristorazione può cambiare una città»
Secondo da destra, Antonio Guida e gli ospiti partecipanti ai pranzi di beneficenza L’Abilità
Si diceva una volta che «il privato è pubblico», parole d’ordine in disarmo per legittimare l’esproprio di una certa individualità nel nome di un bene superiore, comune e collettivo. Tempi andati? Non del tutto. Se è vero, e lo è, che c’è qualcuno ancora disposto a condividere la propria intimità per qualcosa di meglio che per se stesso. È pubblico da ormai due anni in qua l’indirizzo privato di Antonio Guida, 197 centimetri di cuoco al comando del Seta, il ristorante con 2 stelle Michelin del Mandarin hotel di Milano. Ovvero da quando l’artigiano dell’alta cucina italiana ha aperto le porte della sua casa apparecchiando il desco famigliare per una piccola accolita di fortunati ospiti, con un fine pubblico: sostenere l’associazione L’Abilità, specializzata nella creazione di spazi di gioco condiviso per i bambini abili sì, ma diversamente, e le loro famiglie. Spazi che lo chef frequenta da quando è diventato papà di Viola. E più di lui – confinato al pass per i tempi lunghi del servizio - la moglie Luciana, padrona di casa e signora di sala delle domeniche in casa Guida.
Nicola Di Lena, Sante Barbati, Antonio Guida
Con Guida, Manuel Tempesta, maitre del Seta
Il cuoco al pass di casa
Tortino farcito con germano e capriolo
Cronista di professione, curiosa di fatto e costituzione, attitudine applicata al giornalismo d’inchiesta e alle cose di gusto. Scrive per Repubblica, Gambero rosso, Dispensa
La corte verdeggiante nascosta del Mandarin Garden, bistrot del Mandarin Oriental Hotel di Milano
I protagonisti di sala e cucina del pranzo a 4 mani al ristorante Seta del Mandarin Oriental Hotel di Milano, martedì 28 giugno. Da sinistra a destra, Filipe Martins Alves, Federico dell'Omarino, Quique Dacosta, Antonio Guida e Manuel Tempesta
Da sinistra, Alessandro Martellini e Antonio Guida. Il primo arrivò come stagista al Pellicano di Porto Ercole diversi anni fa, trovando in Guida un maestro fondamentale
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose