12-05-2021

Civico 25, i sapori di Ortigia

Le alchimie della Siracusa di una volta (ma aggiornate) nel menu degustazione del giovane chef/patron Vincenzo Di Falco

Vincenzo Di Falco, chef e patron del ristorante Ci

Vincenzo Di Falco, chef e patron del ristorante Civico 25 a Ortigia, Siracusa

Giudecca, Marina, Sperduta e Mastrarua. Sono solo alcuni dei nomi dei quartieri che compongono il groviglio dei vicoli di Ortigia, l’isola a sud di Siracusa, dominata dall’abbagliante Piazza Duomo che si staglia fiera agli occhi dei visitatori prima di scivolare in discesa libera verso il blu dello Ionio. Meno di un km quadrato di viuzze sdrucciolevoli, con l’umidità del mare che entra nelle mura scalcinate dei caseggiati e si mescola ai profumi dei gerani nei balconi e ai ceri consumati sugli altarini votivi delle facciate.

Il mezzogiorno è il momento in cui Ortigia si svela a chi la attraversa, quando le barche sono già rientrate al porto e i fornelli delle cucine si accendono per preparare la sinfonia di odori che va affollando i dintorni di essenza di salsa di pomodoro e pescato locale. Un rituale quotidiano che invade la città e ne plasma i ritmi rallentandoli, un vissuto assorbito anche da Vincenzo Di Falco chef patron del ristorante Civico 25 che da questa suggestione ha tirato fuori 3 menu degustazione, ispirati ai sapori della vecchia Siracusa.

I percorsi - composti da 4, 5 e 6 portate - sintetizzano la millenaria cultura gastronomica artigiana fatta di mare e ingredienti della terra. «Circondata dall’acqua e connessa alla città attraverso due brevissimi ponti, Ortigia è un’appendice della Sicilia in cui ogni cosa appare amplificata: colori, suoni, profumi e sapori sono unici», spiega Di Falco, cresciuto fra queste trazzere, «di notte è assorta in un silenzio mistico e di giorno torna chiassosa con i suoi mercati e le botteghe storiche, al tavolo del mio ristorante cerco di riproporre queste sensazioni per creare un’esperienza in continuità con la vitalità che ci gravita intorno».

Il benvenuto è affidato all’amuse-bouche, che ruota in base alla disponibilità degli ingredienti. Il più iconico è l’Arancino con finocchietto selvatico, uva passolina siciliana e alici, un tributo alla dominazione araba. L’accoglienza prosegue orchestrata dal direttore Mohamed Jemni, ingegnere aeronautico di Sfax, elegantemente prestato all’arte della sala: nel servizio ha declinato l’attenzione al particolare che deriva dalla sua formazione.

L'assaggio di 3 oli da monocultivar locali: cerasuola, tonda iblea e moresca

L'assaggio di 3 oli da monocultivar locali: cerasuola, tonda iblea e moresca

Una delle proposte di Civico 25

Una delle proposte di Civico 25

Particolare di sala

Particolare di sala

In apertura arriva l’abbraccio di pane e olio, 3 assaggi di monocultivar locali: cerasuola, tonda iblea e moresca, alloggiati nello speciale piatto trinacria disegnato dallo chef per ottimizzare la degustazione e realizzato a mano in ceramica smaltata da un artigiano del luogo.

Nel menu a 5 portate o da scegliere alla carta, ecco due piatti signature di Di Falco: Norma di seppia, che inverte in un gioco di consistenze i parametri classici della ricetta tradizionale, crema di datterino e fonduta di ricotta salata accolgono i tagliolini di seppia marinati completati dalla melanzana perlina fritta e dalla cialda di pan. E P^3, la reinterpretazione di una ricetta mediterranea per definizione sempre appartenuta ai pescatori, polpo patate e pomodoro in polvere legati in una contaminazione contemporanea e pop.

In mezzo ai must nazionali e internazionali, la carta dei vini riserva la piacevole sorpresa di una forte presenza di etichette regionali. Non mancano le espressioni secche e dolci dell’autoctono Moscato di Siracusa, un vitigno locale antichissimo arrivato via mare sulle rotte delle colonie greche. Un nettare intenso e aromatico, capace di suggellare bene molte delle preparazioni marinare tipiche di Ortigia.

Civico 25
via Malta, 25
Siracusa
+393925821277
Prezzi medi: antipasti 18, primi 23, secondi 22, dessert 8 euro
Menu degustazione: 70 euro (6 portate)
Chiuso lunedì; a pranzo aperto solo domenica


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Valeria Lopis

classe 1979, nata all’ombra del vulcano, il vino e la biodiversità dell’Etna sono i primi naturali contatti con il mondo enologico che la travolge e la appassiona sin da piccola. Giornalista, Donna del Vino e sommelier con un palato goloso e curioso che la spingono verso viaggi del gusto, nei quali a essere assaporato è anche il paesaggio

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