05-09-2020
Lo staff al completo di Motelombroso, una delle novità più interessanti dell'annata milanese. Vestiti in scuro, i patron Alessandra Straccamore e Matteo Mazza (tutte le foto sono di Carlotta Coppo)
Tra le tante realtà che stanno rianimando i Navigli e in particolare l’enogastronomia dell’Alzaia, è giusto raccontare Motelombroso, il progetto di Alessandra Straccamore e Matteo Mazza, coppia nella vita e nel business, nato poco più di un anno fa al 256 del Naviglio Pavese.
Una casa cantoniera situata proprio in corrispondenza di una chiusa, totalmente ristrutturata nei suoi interni e corredata di un ampio giardino, torna a vivere come un luogo dedicato all’ospitalità a 360 gradi e non solo. Conosciuto dai più come ristorante gastronomico, parallelamente alla realtà culinaria Alessandra e Matteo intendono sviluppare altre attività intorno alla casa riguardanti arte, editoria, musica. L’idea è quella di creare un piccolo centro attivo, in costante evoluzione e che possa nel tempo catalizzare energie di mondi creativi differenti. Per esempio con la mostra attuale "Atomi", realizzata in collaborazione con la galleria Giorgio Galotti, protagonisti artisti nati tra gli anni Settanta e Novanta che dialogano tra loro negli spazi di Motelombroso. Gli interni, curati da Stefano Bongiorno, sono moderni ed essenziali, con linee pulite e regolari, ampio uso di cemento contrastato da vecchie travi di legno a vista e acciaio. La sala principale, una “Green House” chiusa da una imponente vetrata, è dominata da un communal table dalla superficie specchiante opaca, che riflette la vegetazione kokedama (mini bonsai giapponesi) sospesa a filo dal soffitto. In cucina il giovane Andrea Zazzara, ex Contraste insieme a Matias Perdomo, dona al menu una sferzata di creatività ed eclettismo che ben si presta a uno spazio così variegato nell’identità e nella proposta. I prezzi sono piuttosto sostenuti per una start up, e nonostante qualche piccola disattenzione genuina sul servizio, le basi sembrano solide e promettenti.
Bianca va per funghi, trova tartufo
Fiore di Zucchina
La Mora che amava la parmigiana
Otello di sua beltà troppo si fida
In una sera estiva, la nostra cena inizia una piccola illusione: Non sono un calamaro è appunto un finto calamaro ricostruito con cipolla bianca extra dolce, pesce azzurro in saor e nero di seppia: impiattamento con dripping alla Pollock di effetto e gusto armonico. La tartare di pecora con croccante di riso nero e maionese alle alghe è ideale per chi ama sapori più decisi e stupisce.
Pecore!
Andrea Zazzara, chietino, classe 1990
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
piemontese di ferro, classe 1986, laurea in Economia per i beni culturali, dopo anni di militanza nei locali milanesi, è co-titolare insieme a Edoardo Nono del Rita & Cocktails - storico American bar di MIlano e del Rita’s Tiki Room, spin-off caraibico polinesiano aperto nel 2019. Viaggia per passione, lavora per passione, mangia con passione
Il team di Varrone capitanato da Massimo Minutelli ha ospitato a Milano lo chef Timon Michiels del ristorante Carcasse
Gli chef Ken Takahashi e Tetsuya Yamada ospiti dei fratelli Lebano
La rete metallica che contiene le bottiglie di NON la solita vineria (nelle serate più impegnative, vedrete i gestori arrampicarsi sulla griglia per andare a pescare le etichette più in alto...)