Andrea Mattei
Una rosa che viene dall’orto…
Identità Golose Milano Creating Delicious Journeys: Valeria Piccini e Silvia Baracchi a identità Golose Milano
Franco Virga con la moglie Stefania Milano. Hanno creato la Good Company Sicily, dando vita a insegne come Gagini, Bocum, Buatta, Aja Mola, tutte a Palermo
Era l’11 marzo. Si intuiva che l'aria era pesante. Si attendeva la conferenza stampa di Giuseppe Conte. Ascoltavamo increduli le sue parole con una specie di sorriso spezzato, comunicava che avremmo dovuto chiudere tutte le attività! Sconforto, lacrime, notte insonne, pensieri sconnessi, un'idea chiara: il lavoro di una vita andato in fumo, in un attimo. La notte per l'indomani mattina, 60 dipendenti, 60 famiglie, 60 "figli" dovevano rimanere a casa. Ti senti cadere nel vuoto, una sola domanda che rigira inesorabile nella mente: e adesso? Notti in bianco e giorni a guardare la tv, incredulo su ciò che accadeva. Migliaia di voci nella mente. L’arrivo della primavera che come sempre ci fa rinascere. Il lockdown. Ma cos’è? Dentro quale regia ci troviamo? Quale film di fantascienza stiamo vivendo? Un messaggio ai collaboratori. Qualcosa di molto più grande di noi avrà enormi conseguenze su tutti. È già più che una percezione.
Distribuiamo le scorte alimentari, il pesce, la carne, le verdure acquistati uno, due giorni prima. Abbiamo la chiara sensazione che ogni piccola cosa che davamo per scontato diventa un bene inestimabile. Le luci dei ristoranti si spengono. Abbiamo quasi la sensazione di abbandonarli. Lo sconforto.
«Reagisci! - mi dico - Lotta! Non sei mai stato fermo ad aspettare le cose che accadono, sei artefice della tua vita, della tua attività!». Ma oggi no, non è cosi. Chi è il mio nemico? Non è una crisi di settore. Cosa posso fare per reagire, per combattere? Abbraccio gli chef, i camerieri, i fattorini, mi impongo un contegno ma le lacrime sono inevitabili, i sorrisi di speranza forzati. Sgomento. Smarrimento.
Le call con i ragazzi, i progetti di aprire a Londra, la consapevolezza che il mondo era già cambiato, prima del lockdown, e la ricerca di nuove formule, la nuova cucina di cui già parlavamo da due anni e l'incontro con Mauricio Zillo che interpreta perfettamente il nostro concetto di cucina. Lui arriva tre giorni prima del lockdown, con il suo modo di considerare la Sicilia il parco giochi degli chef. Via il sottovuoto, via le basse temperature. Bello sì, ma buono in primo luogo!
Rinascita è il concetto che sento più forte in me. La notte è lunga, difficile, triste ma l'alba arriva sempre...
La riapertura. Emozionati come bimbi al primo giorno di scuola, riaccendiamo le luci, i fuochi, sanifichiamo, disinfettiamo. Tanto verde nei nostri ristoranti, tante piante che creano piccole isole per i nostri clienti perché per ora socializzare è pericoloso e allora circondiamoli di bellezza, di speranza e non di plexiglass, rispettiamo le distanze ma con gusto.
Dice bene il grande Ferran: il problema non è riaprire, è riempire. Tante storie sulle distanze sociali, ma il vero ostacolo è la psicosi. Forse il risultato del lungo lavoro che hanno fatto i media, nel bene e nel male.
Il Gagini di Palermo
Il nostro dna ci porta a condividere e a sorridere. Avremo sempre meno voglia di balzelli, di lezioni di cucina, di appunti da prendere, di estetica esasperata, e saremo sicuramente più attratti dal sorriso che finalmente possiamo vedere sul viso di un commensale. Piatti più veri, più concreti, voglia di scoprire il territorio, e finalmente apprezzare le bellezze di Madre Natura. Personalmente, già da tempo accarezzavo questa idea, sarò propenso ad abbandonare tecniche estreme, a percepire l'essenza del cibo stesso.
Mauricio Zillo
Domani sarà un nuovo giorno e noi ci saremo.
palermitano doc, già imprenditore nel mondo dell’abbigliamento, a un certo punto ha deciso di creare a Palermo, per il cibo, «quello che è corso Como per la moda a Milano», ossia un distretto del (buon) gusto. Attraverso la sua Good Company Sicily ha dato vita a insegne come Gagini, Bocum, Buatta, Aja Mola
L'intera brigata di Identità Golose Milano assieme agli chef brasiliani, Alex Atala del D.O.M di San Paolo (Brasile) e Mauricio Zillo, del ristorante Gagini a Palermo nel corso della cena alla vigilia di Identità Milano 2023 - accade all'Hub lo scorso 27 gennaio Foto Brambilla / Serrani
L'intera brigata di Identità Golose Milano assieme agli chef brasiliani, Alex Atala del D.O.M di San Paolo (Brasile) e Mauricio Zillo, del ristorante Gagini a Palermo nel corso della cena alla vigilia di Identità Milano 2023 - accade all'Hub lo scorso 27 gennaio
Foto Brambilla / Serrani
Il belga Kobe Desramaults, 41 anni, al timone del neonato Stazione Vucciria a Finale, frazione di Pollina (Palermo). Apertura al pubblico: sabato 4 giugno. Foto Zanatta
Mauricio Zillo, 40 anni, da pochi mesi chef di Gagini a Palermo. Torna da esperienze importanti a Barcellona, Parigi, Milano...
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose