20-03-2020
Rivelazioni importanti nella diretta di oggi sul profilo Instagram di Identità Golose tra Paolo Marchi e Carlo Cracco
Ore 16 di oggi: sulla piattaforma Instagram di Identità Golose dialogano Carlo Cracco e Paolo Marchi. Il cuoco vicentino è appena tornato da un sopralluogo particolare. Era al cantiere dell’ospedale straordinario che vedrà la luce tra circa 10 giorni alla Fiera di Milano (nei padiglioni 1 e 2, ingresso via Teodorico). Vi troveranno posto 400 letti per malati di Covid-19. «Ci siamo resi disponibili attraverso la Regione Lombardia», racconta Cracco a Marchi, «a dare una mano coi pasti. Nel nostro ristorante in Galleria 6 ragazzi hanno preparato cibo che io e i miei due Alessandri, Troccoli e Ruggle, abbiamo servito a tutti gli operai che stanno lavorando. Avevamo poco tempo, quindi siamo stati sul classico: insalata di riso con verdure e una bella frittata con zucca, castagne e patate. Cucineremo ancora nei giorni a seguire». Com’è la situazione a Mosca, sede del vostro ristorante Ovo? Chiede Marchi. «Proprio ieri nella Capitale hanno chiuso tutti gli outlet della ristorazione. E presto chiuderanno anche tutti gli hotel. Come il Lotte, dove ha sede il nostro ristorante». E il vostro progetto di recupero del Pitosforo di Portofino? «Stiamo ancora ristrutturando la veranda. Se ne riparlerà il prossimo anno».
I padiglioni uno e due della Fiera di Milano (ingresso via Teodorico), che fra 10 giorni ospiteranno l'ospedale di emergenza per pazienti Covid-19
Matteo Malusardi, patron della Trattoria al Laghett a Chiaravalle, Milano, scomparso a 38 anni
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Carlo Cracco a lezione all'Università Iulm, con i ragazzi della tredicesima edizione del "Master in Food and Wine Communication". A destra, Gabriele Zanatta
A sinistra, lo chef Carlo Cracco e a destra Luca Sacchi, la sua ombra al ristorante Cracco, Milano. Foto Brambilla-Serrani