23-09-2016
Carlin Petrini all'inizio della relazione del 27 agosto scorso, tenuta in occasione della quinta edizione del MAD a Copenhagen, in Danimarca. Tema "La cucina del futuro", un'appassionata orazione di 15 minuti sui mali del mondo e le possibili vie di uscita. Un percorso che deve muovere attraverso vocaboli come "calma", "carisma", "amore" e "compassione". Un buon modo per introdurci al discorso con cui il fondatore di Slow Food aprirà oggi Terra Madre a Torino, accanto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (foto MAD)
Mi hanno chiesto di venire a parlare del futuro della cucina. E devo farlo in 15 minuti. Per spiegare dove va la cucina, bisogna capire dove va il mondo: quali sono le istanze che incidono sulla nostra vita quotidiana? Per rispondere, dobbiamo concentrarci su due importanti avvenimenti, che nei prossimi anni saremo chiamati per forza a considerare: 1. Il disastro ambientale di proporzioni bibliche, mai visto prima. Una delle cause principali di questo disastro è il sistema alimentare. Tutti pensano all’inquinamento delle fabbriche o delle automobili; ma la prima causa di questo disastro è il nostro sistema alimentare. Poco stiamo facendo per fermarlo. 2. Il secondo elemento è che questo sistema alimentare di natura industriale, negli ultimi 50-100 anni ha risolto molti problemi per l’umanità ma ha anche causato grandi problemi per la salute delle persone. Siamo arrivati al punto, allo stato attuale delle cose, in cui la nostra salute è destinata a scoppiare. Teniamoci pronti perché la situazione oggi è sottotraccia, tutti ne tacciono. Ma cresce. E cresce perché questo sistema alimentare è il primo responsabile. In questo momento, in Italia, ci sono un milione di celiaci. Un milione, ho detto: quand’ero bambino non c'era un celiaco, oggi sono un milione. Hanno cambiato la natura del grano. E assistiamo alla crescita esponenziale del diabete di tipo 2. Sta aggredendo giovani di 13-14 anni. Potrei continuare ma vi risparmio i dettagli. Questa situazione di natura alimentare sta generando sofferenza in tutto il mondo. Abbiamo un miliardo di persone che soffrono di malnitruzione e fame e 2 miliardi di persone che soffrono d’iperalimentazione. Questo sistema non funziona, è un sistema criminale. Dove va allora la cucina del domani? Deve andare contro questo sistema. Deve cambiare le regole del gioco. Vediamo come. Sul primo fronte, l’aspetto ambientale: perdiamo quotidianamente biodiversità, frutta e verdura. Razze animali che perdiamo per le produzioni intensive. A furia di metter chimica, stiamo perdendo la fertilità del suolo. Manca l’acqua e questa sarà la causa delle guerre del futuro: oggi il 78% dell’acqua è impiegato nell'agricoltura intensiva. In tutto questo, la situazione è disperata dal punto di vista sociale: in ogni angolo del pianeta i contadini sono in sofferenza. In alcune aree, i contadini soffrono addirittura di fame, un evento che non era mai accaduto nella storia dell’umanità.
La mozzarella danese che ha stregato Carlo Petrini. Chi la fa? Christian Puglisi al Baest (in foto, a sinistra). Approfondimenti qui
"Efficientismo, produttività, competitività, leadership: diciamo basta ai vocaboli che imperano nel nostro tempo"
La locandina del MAD5 di Copenhagen, un evento che Paolo Marchi ha raccontato qui e qui
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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classe 1949, di Bra (Cuneo), detto anche Carlin, è gastronomo, sociologo e scrittore. Fondatore di Slow Food, Salone del Gusto, Terra Madre e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo