Questa volta sono davvero dieci. Numero tondo, dieci: ossia le edizioni di Identità di Pizza, sezione speciale dedicata al cibo più amato al mondo, ancora al centro dei riflettori al congresso Identità Milano 2022.
Poco da girarci attorno: è stato un decennio di crescita incredibile per questo settore, rimasto a lungo negletto nei congressi di alta cucina. Identità ruppe il ghiaccio per prima, era il 2012 - saremmo già all'undicesimo appuntamento se non ci fosse stato lo stop del 2020, causa Covid e lockdown - quando Identità di Pizza nacque, sul palco Simone Padoan, Beniamino Bilali, Franco Pepe, Giuseppe Giordano, Massimo Gatti, Roberto Pongolini, Corrado Assenza, Enzo Coccia e l'inglese Jon Pollard. Ma già l'anno precedente quattro pizzaioli - tra cui il solito Padoan, vera stella polare della rivoluzione che stava avvenendo - erano saliti sul palco del MiCo, a dimostrazione di un precoce sdoganamento decretato da Identità a quel mondo lievitato che stava vivendo proprio in quel momento una fase decisiva di evoluzione che ne avrebbe poi accompagnato la crescita impetuosa di questi ultimi anni.
Ma insomma, bando alle ciance: siamo al decennale per la sezione del congresso dedicato al disco lievitato più goloso del mondo, appuntamento in sala Blu 2 venedì 22 aprile, per l'intera giornata, a partire dalle ore 11. Consueta la formula, ossia quella che ne ha sempre decretato il successo: non celebrazione di quello che è, ma iniezione d'intelligenze e stimolo a quello che sarà, in una miscela esplosivamente fertile di pizzaioli innovatori, scuole (di pensiero, di tecniche) differenti, ma tutte accomunate da un preciso obiettivo. Ossia portare la pizza nella modernità, valorizzarla tracciandone un profilo preciso. In breve, pensare alle nuove prospettive della pizza contemporanea.
Continuità e prospettive. La prossima sarà un'edizione
di Identità di Pizza ricchissima di volti nuovi. Certo, non mancherà ancora una volta il maestro
Franco Pepe, d'altra parte come privarsi dell'apporto di pensiero, parole e idee di un punto di riferimento assoluto del settore, con la sua
Pepe in Grani di Caiazzo (con lui, appuntamento proprio in chiusura di giornata, alle 17,30, per un gran finale). E tornerà, in replica rispetto all'edizione 2021, anche un esponente della
new wave della pizza contemporanea, ossia
Pier Daniele Seu, patron e chef di
Seu Pizza Illuminati: classe 1987, si è affermato in questi anni grazie alla sua concezione di pizza moderna e identitaria.
Per il resto, tutti volti nuovi, tranne uno di ritorno dopo tanto tempo. Aprirà le danze alle ore 11 un binomio inedito, ad alto tasso di interesse: quello costituito da Gianni Di Lella, della pizzeria La Bufala di Maranello (Modena), e Richard Abou Zaki, chef del Retroscena a Porto San Giorgio (Fermo). Identità serve anche (o soprattutto?) a creare sintesi, la loro lezione è tutto un programma.
Dopo di loro un esordio assoluto, alle 12: è quello di Alessandro Ratta, delle Officine Birrai di Lecce; a seguire, invece, un ritorno. Avevamo infatti conosciuto Angelo Rumolo (de Le Grotticelle di Caggiano, Salerno), giovanissimo e appassionato, nel 2014, quando portò la sua pizza a Identità Milano insieme allo chef Vitantonio Lombardo. Otto anni dopo, osserveremo l'evoluzione della sua tecnica (ore 13).
Alla ripresa dei lavori dopo la consueta pausa per il pranzo, la scena sarà per il già citato Seu, alle 15,30. Poi, ore 16,30, occhi puntati su Big Mamma: è un format pizzaiolo transalpino di grande successo, "due francesi e 750 italiani di 24 anni in media", con sedi a Parigi, Lille, Lione, Bordeaux, Marsiglia, ma anche Londra e Madrid. A parlarne, saranno uno dei fondatori, Victor Lugger, e due dei suoi maestri della pala, Alberto Suardi e Andrea De Michele.
Gran finale, alle 17,30, con Pepe. Ma questo ve l'avevamo già raccontato.
QUI IL PROGRAMMA COMPLETO DI IDENTITÀ MILANO 2022
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