27-03-2018
Paolo Campana, al suo esordio su Identità Golose, tratteggia la figura di Pier Daniele Seu come modello del pizzaiolo romano moderno. Qui foto dello stesso Campana, le altre nell'articolo sono di Azzurra Motta e Lido Vannucchi
Raccontare Pier Daniele Seu significa narrare oggi il rapporto tra la pizza e Roma, una città bellissima, solo in apparenza statica, con una finestra sul suo grandioso passato e un’altra aperta su un futuro precario come mai prima. E’ in questo contesto di difficoltà e incertezze che un trentenne di Ostia, zona balneare di confine nota più per la cronaca che per le enormi potenzialità gastronomiche, capisce durante un concorso amatoriale che la pizza è la risposta. E lo capisce così bene da diventare, in pochissimi anni, il nome nuovo della pizzeria romana, quello di cui tutti oggi parlano.
Pier Daniele Seu, nel disegno, con la compagna Valeria
Seu & marketing
Pier Daniele è un pizzaiolo fuori dagli schemi classici, è uno che legge, ascolta, dialoga e studia tanto, non solo il mondo pizza ma anche e soprattutto quello che riguarda la ristorazione, gli chef e le materie giuste da usare. Chiacchierare con lui di pizze, idee e ingredienti è come aprire il più classico dei vasi di Pandora. Il suo impasto? Arriva da molto lontano. «Prende spunto dai grandi classici napoletani con il cornicione ben alveolato e pronunciato, ma, stando a Roma doveva e voleva incontrare la croccantezza tipica della pizza romana che tanto deve alla teglia. Un mix necessario per andare incontro al cliente senza snaturarsi».
Dopo un tipico percorso giovanile (la classica gavetta) da qualche giorno Pier Daniele e la sua compagna Valeria, sono genitori felici di uno dei locali più attesi della Capitale, Seu Pizza illuminati, per sua stessa ammissione un locale che prova, come accade in molti Paesi, a dare alla pizzeria una veste più moderna e fresca, che non sia quella classicissima a cui siamo abituati.
Il nuovo Seu Pizza illuminati
Non solo pizza
foto Paolo Campana
Tutte le notizie sul piatto italiano più copiato e mangiato nel pianeta
di
classe 1971, nasce grafico, disegnatore e curioso. Apre il suo blog bloggokin.it nel 2005 quando non era ancora una moda, da allora si occupa e scrive di creatività e di tutto quello che gli gira intorno, cibo e ristorazione compresi. Nel 2016 lancia tutto da solo, la campagna #AMAtriciana per aiutare la popolazione del centro italia colpita dal terremoto e coinvolge tutto il mondo. Il suo motto: giro, vedo gente, mangio cose