28-01-2021

Como hotels and resorts: intervista al direttore Chris Orlikowski

Il neonato Castello del Nero nel Chianti e tutte le novità più interessanti del brand alberghiero fondato da Christina Ong

Chris Orlikowski, group director, pr e communica

Chris Orlikowski, group director, pr e communications di Como Hotels and Resorts, gruppo fondato 30 anni fa da Christina Ong, di Singapore

Forse non tutti sanno che il primo ristorante firmato da Gualtiero Marchesi all’estero è stato, negli anni Novanta, il The Halkin, 5 stelle lusso firmato Como hotels and resorts, nel quartiere londinese di Belgravia. Risale a quel tempo anche la carriera nella moda di Christina Ong, proprietaria del brand, come fondatrice di Club 21, fashion retailer di lusso, che ha favorito influenti alleanze tra i mercati globali e le principali firme del fashion italiano, in primis Armani.

È un legame che ha radici profonde quello tra la signora e il Belpaese. Al punto che ha scelto proprio l’Italia come destinazione per l’ultima proprietà del brand, aperta nel marzo 2019, già presente in 14 location nel mondo, dall’Australia ai Caraibi, che nel 2021 compie 30 anni.

Riapre infatti in aprile, in un’enorme tenuta storica nel Chianti, Como Castello del Nero che, già proprietà della famiglia Trotta e acquistato nel 2018, è anche il primo hotel del pluripremiato gruppo alberghiero di Singapore ad aprire nell’Europa continentale. «Ho un profondo legame con l’estetica italiana», spiega Christina Ong, «ammiro come si possano sovrapporre storia e modernità per creare un risultato così splendido. Gli italiani possono essere i maestri del Barocco, ma sanno comprendere anche la semplicità in modo unico e potente, dal design al cibo».

Si allunga così la lista di gioielli del Gruppo che include il già citato Club 21, il brand benessere Como Shambhala e Como Foundation, organizzazione filantropica. Una realtà che guarda al futuro, interpretando le tendenze e le nuove esigenze di un viaggiatore più attento e consapevole, pronto a tornare a viaggiare in sicurezza, sempre più desideroso di fermarsi più a lungo nelle mete di soggiorno, per entrare in connessione con tutto ciò che il luogo ha da offrire. Ed emozionarsi. Ce ne parla Chris Orlikowski, group director, pr and communications.

Como Castello del Nero, ultimo nato nel Chianti di Barberino Tavarnelle (Firenze)

Como Castello del Nero, ultimo nato nel Chianti di Barberino Tavarnelle (Firenze)

Panzanella con pomodori verdi del ristorante La Torre, Castello del Nero

Panzanella con pomodori verdi del ristorante La Torre, Castello del Nero

Il Bar La Taverna, Castello del Nero

Il Bar La Taverna, Castello del Nero

Come sta reagendo il mercato in questo momento difficile?
Nonostante la pandemia, l’andamento è positivo, soprattutto negli ultimi mesi, abbiamo fatto il sold out nelle proprietà di Turks e Caicos, il nostro rifugio nel favoloso arcipelago di 40 isole coralline nell’Oceano Atlantico, a sud-est delle Bahamas e poi nei resort delle Maldive, il Como Maalifushi e il Cocoa Island. L’interesse e la voglia di partire sono altissimi nei mercati inglese e tedesco, molto alto è poi il desiderio dei viaggiatori italiani, che dalle richieste sono pronti a ricominciare a viaggiare.

Ad oggi quali proprietà sono aperte? Come restate in contatto con i vostri repeater?
Tutti i nostri resort sono aperti, eccetto quelli che sono in chiusura stagionale. Fanno poi eccezione la nostra punta di diamante, il Como Shambala Estate che, insieme al Como Uma Canggu, riapriranno in aprile perché l’Indonesia è aperta solo al mercato interno, ma abbiamo colto l’occasione per fare un restyling delle strutture. Stesso discorso vale per il Como The Treasury di Perth, in Australia, dove non è ancora consentito andare e per l’Uma Paro e l’Uma Punakha, in Bhutan, perché il Paese è chiuso al turismo. Nel frattempo, in attesa di poter accogliere nuovamente gli ospiti nelle strutture, abbiamo attivato il programma ‘Como Shambala by my side’, la versione digitale dell’esperienza Como Shambala: a soli 10 euro al mese è possibile accedere ai nostri nutrizionisti, yoga master, coach, oppure richiedere sedute individuali.

Qual è la sua visione del futuro, quali sono i trend dell’ospitalità?
Nel mondo dell’hôtellerie, le strategie di sviluppo e di comunicazione degli anni Novanta sono state focalizzate sulla vendita delle camere, poi si è passati al desiderio di costruire per gli ospiti esperienze sempre più coinvolgenti e stimolanti. In particolare, nel nostro caso si è trattato di disegnare attività personalizzate e ispirate alla nostra idea olistica di benessere, con un approccio mirato a restituire equilibrio a corpo, spirito e mente, grazie a un programma di attività ad hoc che spaziano dalla cucina sana alla meditazione. Il nuovo trend mette al centro l’emozione e la possibilità di creare una ‘reale connessione’ con il luogo che si è scelto per una vacanza, a diversi livelli e sempre tenendo conto dell’identità e dell’individualità di ciascun ospite. Un’altra tendenza riguarda il tempo di permanenza nei luoghi di vacanza. Si opterà per soggiorni più lunghi, soprattutto quando, per lo più d’inverno, si andrà lontano, nei paradisi esotici: nell’ottica di dover affrontare nuovi lockdown e restrizioni, si cercherà di sfruttare al massimo i periodi buoni. In generale, nei long weekend prevarrà il turismo di prossimità e saranno privilegiate quindi le mete ‘domestiche’ o comunque vicine al proprio Paese.

La reception rinnovata del Como Castello del Nero

La reception rinnovata del Como Castello del Nero

Particolare del Como Metropolitan di Bangkok, Tailandia

Particolare del Como Metropolitan di Bangkok, Tailandia

Il bar del Como The Halkin, Londra

Il bar del Como The Halkin, Londra

Come sarà il nuovo viaggiatore?
Sicuramente più rispettoso dell’ambiente e della natura, verrà dato grande input al turismo sostenibile. Si viaggerà con tutta la famiglia e gruppi di amici, per il crescente bisogno di sicurezza e di privacy, si sceglieranno soprattutto piccole proprietà, residenze e ville private, island resort, game reserve in Africa. Natura, turismo all’aria aperta, attività da poter fare in piena libertà e luoghi ‘protetti’ e isolati, queste le caratteristiche che deve avere la vacanza nei prossimi anni.

Como Hotels and Resorts nel 2021 compie 30 anni, quali sono i punti di forza che hanno permesso al brand di raggiungere questo importante traguardo?
Sono stati trent’anni nel segno della passione per l’ospitalità, della creatività e dello stile. Oggi il Gruppo conta 15 proprietà distribuite tra Indonesia, Australia, Europa, Bhutan, Maldive, Thailandia, Caraibi e America, possiamo dire che questo traguardo, per noi molto significativo, è merito di tutti i nostri collaboratori, che hanno sempre fatto un lavoro straordinario, supportati dai grandi professionisti nelle tante discipline che offriamo, dallo yoga al coaching, ‘personaggi’ riconosciuti nelle loro ‘arti’ a livello internazionale, che la signora Ong da sempre incontra personalmente, testando tecniche e abilità sulla sua persona, prima di coinvolgerli nel team e metterli a disposizione dei suoi ospiti. Per celebrare questo importante anniversario sono in programma tante iniziative sia corporate sia nelle diverse proprietà, in base alle peculiarità di ciascuna. Abbiamo studiato diverse offerte per permettere ai nostri clienti di fermarsi il più possibile nelle loro destinazioni del cuore. Le lanceremo a breve.

Parlando del Belpaese, c’è una grande novità che riguarda l’Italia, l’opening di Castello del Nero nella campagna toscana.
Sì, Castello del Nero riapre in aprile con la nuovissima Como Shambala Retreat Spa, fondata sulla filosofia wellness nel dna della compagnia, che propone trattamenti asiatici, ma anche massaggi a base dei prodotti del territorio. Sarà un ‘rifugio’ contemporaneo in una tenuta storica di 300 ettari nel cuore del Chianti, a solo mezz’ora d’auto da Firenze e Siena. Il corpo centrale è un castello del XII secolo con 50 camere e suite, a firmare gli ambienti interni è stata la designer milanese Paola Navone, che ha dato forma ad un elegante e calda residenza, curando tutto nei minimi dettagli per valorizzare la storia dell’edificio originario. Il tutto lasciando intatto lo storico pavimento in cotto del Castello, così come le pareti affrescate e i soffitti a volta.

Particolare di copertina del libro "The pleasures of eating well" di Christina Ong (2016). Si può acquistare online

Particolare di copertina del libro "The pleasures of eating well" di Christina Ong (2016). Si può acquistare online

Tonno crudo, rape, insalata di fagioli di soia e condimento ispirato al Giappone. E' uno dei piatti contenuti nel libro

Tonno crudo, rape, insalata di fagioli di soia e condimento ispirato al Giappone. E' uno dei piatti contenuti nel libro

La fondatrice di Como Hotels and resorts, Christina Ong

La fondatrice di Como Hotels and resorts, Christina Ong

Cosa caratterizzerà la proposta enogastronomica?
Estrema attenzione viene data anche all’offerta culinaria, a cominciare dalla qualità del cibo e dalla selezione di ingredienti stagionali. È il concetto del farm to table, con un orto supervisionato dall’executive chef Giovanni Luca Di Pirro, che nel ristorante La Torre, una stella Michelin, propone una cucina italiana gourmet, a base dei migliori prodotti toscani. La proprietà ha il proprio vigneto, gli alveari e gli uliveti. È la testimonianza di quanto Como sia attenta a mantenere un forte legame con il territorio e l’ambiente circostante, come dimostrano le tante escursioni culturali guidate, organizzate per permettere agli ospiti di andare alla scoperta del luogo ed entrarne profondamente in contatto.


Hôtellerie

Radiografia, notizie e curiosità sugli hotel e le locande più importanti in Italia e nel mondo.

a cura di

Elisabetta Canoro

Giornalista professionista, è consulente di Identità Golose, vice direttore di The CUBE Magazine e collaboratrice di AD Architectural Digest italia e Panorama. Autrice di guide e di libri editi da WhiteStar e Marco Polo

Consulta tutti gli articoli dell'autore