28-12-2023

Undici bollicine italiane per festeggiare l'anno nuovo

Dal Piemonte alla Sardegna, dal Veneto al Lazio, la redazione di Identità Golose è prodiga di consigli originali sul calice da sollevare

Questo è un periodo speciale, tra poco vivremo il passaggio dal 2023 al 2024 e ogni momento può essere quello giusto per stappare e stare bene. Cinzia Benzi, che di Bollicine del Mondo è l’artefice, la curatrice assidua, per l’occasione ha cambiato orizzonte e noi con lei. Questa volta solo Italia, lo riteniamo giusto proprio perché ci attendono giornate diverse da quelle di sempre, 11 volte scelte tricolori. Con una curiosità legata a Manlio Giustiniani. Abituato a concentrarsi sull’universo Champagne senza frequentarne altri, nella circostanza eccolo planare sulla Marca Trevigiana grazie a uno Spumante Metodo Classico Amphora 2020 che ci racconta proprio qui.

Pinot Nero Metodo Classico "Vulcano 800 Rosé" - Terra dei Re, Basilicata
Siamo alle pendici del Monte Vulture, l’antico vulcano della Basilicata, sulla via che da Rionero in Vulture conduce ai suggestivi Laghi di Monticchio. In questa splendida cornice paesaggistica ha sede la cantina Terra dei Re, nata nel 2000 dalla sinergia imprenditoriale delle famiglie Leone e Rabasco. L'azienda agricola è proprietaria di 31 ettari di vigneto dislocati su terreni vulcanici particolarmente vocati per la coltivazione dei vitigni di Aglianico del Vulture e di Pinot Nero. La famiglia Leone, che si occupa della gestione dell’azienda, è coadiuvata sin dal 2018 dall’esperienza di Riccardo Cotarella; la filosofia produttiva della cantina coniuga al rispetto delle tradizioni, una grande attenzione alla preservazione della biodiversità e ai temi di sostenibilità, tanto che Terra dei Re è stata la prima azienda al mondo a ottenere la certificazione Friend of the Earth nel settore del vino. Dalle uve di Pinot Nero raccolte a mano al primo accenno di maturazione, ha origine Vulcano 800 Rosé, uno spumante Metodo Classico che, dopo una brevissima macerazione a contatto con le bucce, volta a ottenere il delicato color rosé, matura a lungo (30 mesi) sui lieviti, fase essenziale per intensificare la complessità aromatica e l’eleganza di questo vino fresco e fragrante. Andrea Grignaffini

Franciacorta Brut Satèn 2019 - Tenuta Ambrosini, Lombardia

Tenuta Ambrosini si trova nel cuore della Franciacorta, tra il lago d’Iseo e le splendide colline dalla magnifica esposizione. Siamo nel comune di Cazzago S. Martino e qui la famiglia Ambrosini si dedica con passione, dalla metà del secolo scorso, alla coltivazione di dieci ettari di vigneto, tra Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot NeroTenuta Ambrosini dà merito al suo nome non solo offrendo impeccabili spumanti, ma mettendo a disposizione dei visitatori anche un agriturismo con camere e un ristorante di cucina tipica franciacortina. L’esperienza, quindi, sarà completa per apprezzare la generosità e la genuinità di questa famiglia del vino. Il Brut Satèn 2019 è uno Chardonnay in purezza che svolge la fermentazione alcolica in acciaio, con un 20% in criomacerazione pellicolare con fermentazione in barrique e un affinamento di 26 mesi sui lieviti. Il dégorgement è avvenuto nel 2022, con un dosaggio brut. Fragranti profumi fruttati, nuances mielate e di pasticceria, rendono l’olfatto di bella complessità. Sorprende soprattutto al palato con un sorso ampio, complesso, elegante e di assoluta piacevolezza, grazie alla freschezza che regala l’encomiabile sapidità. Bruno Petronilli

Spumante Metodo Classico "Imagine 2018" - Borgo Stajnbech, Veneto
Quello che non manca, di certo, è l’armonia. Perché Imagine, lo Spumante Metodo Classico dell’azienda Borgo Stajnbech di Lison, è proprio ispirato alla celebre canzone di John Lennon. A spiegarlo è Rebecca Valent: «Abbiamo voluto dare questo nome al nostro spumante, perché rispecchia la filosofia aziendale, così come noi ci rispecchiamo nel brano di Lennon». L’immagine di un mondo ideale, in un vino molto particolare, il primo Metodo Classico per l’azienda che ha sede a Belfiore di Pramaggiore, in provincia di Venezia. «Il Metodo Classico non è per noi un punto di arrivo, ma una tappa importante che volevamo raggiungere. È un vino pensato già nel 2011 da mio papà Giuliano. Abbiamo puntato molto anche sul Pinot Nero, che si è adattato davvero bene ai terreni, molto argillosi, in pianura, con presenza di carbonato di calcio». L’annata 2018 è realizzata con l’85% di vino dell’annata e il 15% di vino di riserva, con Chardonnay al 60% e Pinot Nero al 40%, 36 mesi sui lieviti. «Abbiamo realizzato 3.300 bottiglie, ma ne sono state sboccate solo 1.600, per capire le evoluzioni future». È una bollicina con note molto fruttate e fresche, dall’ottima immediatezza; al palato si allunga con una piacevole lunghezza, con interessanti prospettive per il domani. Raffaele Foglia

Spumante Metodo Classico Korì Pas Dosé - Cincinnato, Lazio

La cooperazione è sempre difficoltosa: mettere d'accordo un numero importante di soci, ognuno con le proprie idee e convinzioni, è sempre molto complesso. Figuriamoci fondare una cooperativa nel secondo dopoguerra, nel pieno della fuga dalle campagne, in un paese della provincia pontina fuori dalle grandi rotte del vino e continuare, tutt'oggi, a rendere l'azienda competitiva e all'avanguardia. Cincinnato nasce nel 1947 a Cori proprio per valorizzare il lavoro di tanti piccoli viticoltori del luogo ed evitare che abbandonassero un patrimonio vitivinicolo inestimabile. Nel 1979 la cantina si amplia negli spazi e nelle strutture; nel 1995, quando le mode stavano andando in direzione opposta, col "progetto qualità" la cooperativa incentiva il mantenimento dei vitigni autoctoni e la riduzione delle rese, andando progressivamente verso una conversione biologica di gran parte del parco vigne a disposizione. Nel frattempo, i primi esperimenti di spumantizzazione si susseguono e trovano oggi il loro compimento nel Korì Pas Dosé da Bellone in purezza: l'olfatto è nettamente agrumato, con un'alternanza di lime, cedro e yuzu, passando poi a toni speziati di pepe bianco, per chiudere su note di crosta di pane. Bocca fresca, slanciata, equilibrata, appagante e di sostanza. Verace. Alessio Pietrobattista

Valdobbiadene Superiore di Cartizze Dry - Le Colture, Veneto

Grazie al padre Cesare, partito come vignaiolo negli anni ’80, oggi Silvia, Veronica e Alberto Ruggeri si ritrovano, sotto la sua guida, a gestire un’azienda di circa 40 ettari di vigneti nel cuore di un Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Nel pacchetto vigne di Le Colture c’è anche una parcella nella sottozona del Cartizze, indubbiamente il lembo di terra più ambito dai viticoltori nel comune di Valdobbiadene, tra le frazioni di Santo Stefano, Saccol e San Pietro di Barbozza: meno di un chilometro quadrato esposto a pieno sud e in quota, dove l’uva matura meglio che nei dintorni e l’escursione termica fa il resto del lavoro cesellando profumi splendidi. Le sinuosità e le dolcezze di un Superiore di Cartizze sembrano non passare mai di moda, risultando caratteri appaganti e strutturali per una beva equilibrata e coinvolgente. Approfittate del contenuto grado alcolico (11,5%) di questo spumante a base Glera, della sofficità e della cremosità del sorso e dei 23 g/l di zucchero residuo (dry, non lasciatevi ingannare, non vuol dire propriamente "secco" ma è la fascia 17-35 g/l) per un abbinamento insolito, divertente e di grande compagnia: gli spaghetti “di mezzanotte”, aglio, olio e peperoncino. Monica Coluccia

Spumante Metodo Classico Brut "Karagnanj" - Cantina Tondini, Sardegna
Questa giovane realtà vitivinicola si trova nel cuore dell’alta Gallura, su una collina tra Luras e Calangianus, zona d’eccellenza per il Vermentino, ma anche per la rinomata produzione di sughero. Qui la famiglia Tondini ha cominciato a produrre vino con le proprie etichette nel 2004. Al timone c'è Orlando Tondini, con i suoi quattro figli che collaborano alla crescita aziendale, occupandosi ognuno di un settore specifico. Le vigne, per 30 ettari complessivi, si trovano a Calangianus, disposte su un corpo unico, su una collina circondata da boschi, a un’altitudine tra i 300 e i 400 metri s.l.m., su terreni a matrice prevalentemente sabbiosa, generati da disfacimento di antiche rocce granitiche. La forte escursione termica tra giorno e notte arriva anche a 25°C, favorendo lo sviluppo aromatico delle uve. Si coltiva prevalentemente Vermentino, ma non mancano altre varietà autoctone della zona, come Cannonau, Carignano Cagnulari"Karagnanj" è un Metodo Classico da uve Vermentino dal profilo olfattivo connotato da profumi di scorza di limone, mela Golden, cenni di erbette aromatiche e sottili nuances iodate. Il sorso è vibrante, teso ed energico, dalla freschezza quasi citrina. Adele Granieri

Spumante "Arma Dei" 2019 - Podere Cipolla di Denny Bini, Emilia Romagna | Premio speciale "Vitigno raro" per Bollicine del Mondo

Nel 2003 Denny Bini crea la sua piccola attività artigianale incarnando il vigneron “garagista”, espressione più comune per i produttori d’Oltralpe, ma perfetta per descrivere la filosofia che si respira a Podere Cipolla. Il quartier generale è a Coviolo, lungo la via Emilia. Pochi ettari vitati ereditati dal nonno con vigne di Lambrusco, Malvasia, Malbo gentile e Spergola. Un approccio biologico e sperimentale con la genialità di chi intende creare vini identitari e unici. Etichetta ispirata alla storia di Enrico IV che, con la sua Arma Dei, attraversa la zona dove si trova il vigneto del XII secolo di uve Spergola, rarità assoluta per la zona. Viti piantate a 450 metri s.l.m. nei pressi di Canossa. Vendemmia manuale, pressatura a grappolo intero con lavorazioni minime in cantina. Fermentazioni spontanee con lieviti indigeni e nessuna filtrazione o chiarifica. Tiraggio con solo mosto fiore e affinamento 30 mesi sui lieviti seguito da sboccatura “alla glace” senza dosaggio. Un colore giallo paglierino con una spuma vivace. Esplosione di crosta di pane al naso e frutta esotica, che si ritrovano all’assaggio con una leggera nota ossidativa equilibrata e convincente. Freschezza e versatilità celano una bollicina da provare per un’Emilia al calice che non ti aspetti. Cinzia Benzi

Spumante Metodo Classico “AMPHORA” 2020 - Bianca Vigna, Veneto

L’azienda Bianca Vigna, di circa 30 ettari vitati in collina nell’alta Marca Trevigiana, nasce nel 2004 da un’idea di Elena Moschetta che coinvolge il fratello Enrico, enologo, e la famiglia Cuzziol in un progetto vitivinicolo di qualità. Tradizione e innovazione è il motto di Bianca Vigna che coltiva le proprie vigne per portare in bottiglia i sapori del territorio. La nuova cantina, inaugurata nel 2016, è una struttura in equilibrio con il paesaggio nel rispetto delle tradizioni locali. Questa Cuvée, Glera in purezza, proveniente dai vigneti collinari situati nel Comune di Conegliano, è prodotta con il metodo ancestrale. La vendemmia viene effettuata manualmente con la prima fermentazione spontanea e senza aggiunta di solfiti, a contatto con le bucce per quattro settimane. L’affinamento in anfora di terracotta per quattro mesi permette la micro-ossigenazione del vino, mantenendo inalterati gli aromi primari fruttati e floreali tipici della Glera. La presa di spuma avviene in bottiglia per 24 mesi con lieviti indigeni senza aggiunta di zuccheri. All’olfatto sentori agrumati di lime, fruttate di mela golden, pera Williams e susina, note di lieviti, erba di campo, profumi di gelsomino e floreale di sambuco. Al palato è fresco, con una effervescenza cremosa, spiccata acidità e un finale piacevolmente amaricante. Si può bere lasciando i lieviti sul fondo o seguendo la tradizione contadina agitandolo prima dell’apertura, rimettendo in circolo i lieviti. Il prosecco che non ti aspetti. Manlio Giustiniani

Franciacorta Farneticante - Borgo La Gallinaccia, Lombardia
Una rarissima cascina seicentesca del franciacortino, immersa tra vigne e boschi, custodisce nei suoi sotterranei i vini di Borgo La Gallinaccia. La cantina si trova, infatti, sottoterra e consente un perfetto e naturale controllo della temperatura. Ed è qui, nella DOCG Franciacorta, ai piedi delle Prealpi lombarde, che nasce il Farneticante. Un brut millesimato, ottenuto da uve Chardonnay e Pinot Nero, di ottima persistenza. «Ricerchiamo il miglioramento ogni anno», dichiara Borgo La Gallinaccia, «perfezionando sia i prodotti, sia i processi di vinificazione con l’utilizzo di nuove tecnologie, senza seguire le mode, ma raccontando la nostra personalità». Perseguendo questo obiettivo, il Farneticante ha di certo grande personalità: sapido, caratterizzato da note di frutta secca alternate a percezioni agrumate, con bollicine rapide e continue, che lo rendono un metodo classico divertente e di grande energia. Stefania Oggioni

Asti Spumante - I Vignaioli di Santo Stefano Belbo, Piemonte

I Vignaioli di Santo Stefano, più che una cantina, è un encomiabile progetto nato nel 1976 per volere delle famiglie Ceretto e Scavino al fine di applicare i più alti paradigmi di qualità alla coltivazione e alla vinificazione del Moscato Bianco, nobilissimo vitigno aromatico troppo spesso svilito da massive produzioni commerciali. E se le buone pratiche sono essenziali sia in vigna, sia in cantina, fondamentali per un rilancio di successo risultano anche la cura dell’immagine e la sua promozione. Ecco quindi una bottiglia inconfondibile, progettata dal designer Giacomo Bersanetti negli anni Novanta, un’etichetta altamente identitaria che rende omaggio al territorio, alla sua cultura e alla sua storia. Attualmente la cantina dispone di oltre 40 ettari di terreno - tra Santo Stefano Belbo, Canelli e Calosso - da cui vengono prodotte due sole tipologie di vino: il Moscato d'Asti e l'Asti Spumante. Quest’ultimo, che si caratterizza per la presa di spuma in autoclave e una pressione all’imbottigliamento di cinque atmosfere, ha colore giallo paglierino, valorizzato da un’effervescenza cremosa. L’olfatto è intenso e articolato su note di salvia e mughetto, fiori d’arancio e sambuco, frutta gialla e miele di acacia. Delicatamente dolce all’assaggio, chiude fresco e persistente. Luca Torretta

Alta Langa Metodo Classico Airali Pas Dosé - Tenuta Carretta, Piemonte

Quando ho iniziato a scoprire Tenuta Carretta mi sono imbattuto con piacere nel loro sito web che, prima del vino, prima del territorio, racconta e pone l’accento sulle persone che costituiscono questa azienda. Quelle persone ogni giorno concorrono alla produzione di vini di alta qualità, buoni da bere. Qui è importante sottolineare che la differenza la fanno proprio loro, le persone, che ci mettono nome, cognome e faccia. Un altro elemento davvero degno di nota è la storia, la nascita, attestata con dovizia di particolari attraverso un documento datato 28 novembre 1467, che riporta gli obblighi cui i massari devono sottostare nella coltivazione: per quanto riguarda le viti, essi le dovranno ogni anno diligentemente “putare” (potare), “agonzare” (sistemare) “et scarzorare” (scacchiare). Gli spumanti di quest’azienda sono due, Metodo Classico come Alta Langa richiede almeno 36 mesi sui lieviti, vitigno Chardonnay e Pinot Nero. Qui abbiamo preferito il Pas Dosé che racconta questo territorio con straordinaria profondità ed eleganza grazie al suo sorso piacevolmente complesso. Luca Turner


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