15-03-2021
Il Passito di Pantelleria dell'azienda Marco De Bartoli 2018
Nell’estate del 2018 hanno perso il lavoro di un anno intero a causa di un furto. Sei quintali di uva passa destinata al prestigioso Bukkuram; ma ora, grazie all’intervento del Consorzio Vini Pantelleria Doc guidato dal presidente Benedetto Renda è nato il Passito della Solidarietà dell’azienda Marco De Bartoli. "L’idea nasce", racconta Sebastiano De Bartoli a Identità Golose, "durante l’edizione di Passitaly 2018: avevamo subito il furto dello Zibibbo in appassimento e il Consorzio si è impegnato a donarci le uve che poi hanno quasi compensato la perdita subita. A quel punto siamo stati spinti nel ricambiare quest'atto di generosità proponendo l’idea di questo vino e donare una parte delle bottiglie per solidarietà, anche per sensibilizzare un comparto in crisi”.
Adesso, dopo un lungo periodo di affinamento, il Passito della Solidarietà va in commercio avvalendosi di due importanti collaborazioni, quella di Tannico e di Eataly. 0,375 ml di bontà solidale, frutto di una terra e di uomini generosi e uniti, che racconta in etichetta una storia di luoghi, persone e vini dal dolce finale. Un atto ignobile aveva sottratto alla storica cantina De Bartoli il frutto della vendemmia pantesca ma che, grazie alle altre aziende del consorzio come Pellegrino, Murana, Vinisola, Donnafugata, Basile e Coste di Ghirlanda, oggi racconta una storia di solidarietà nata nell’isola al centro del Mediterraneo: “Coinvolgere l’Istituto tecnico agrario Abele Damiani– continua De Bartoli – è stato spontaneo nei confronti di un territorio che dovrebbe dedicare molta più attenzione alla formazione sul tema. Purtroppo pochi giovani si affacciano al mondo agrario e all’enologia”.
La vendemmia di Bukkuram
Sebastiano De Bartoli
Quella di Pantelleria è una viticoltura eroica che deve fare i conti con l’esigenza di un apporto di manodopera qualificata e fortemente motivata. Sull’Isola del Sole e del Vento, la pratica agricola della coltivazione dello Zibibbo ad alberello ha ricevuto il prestigioso riconoscimento Unesco e perché questo straordinario patrimonio immateriale abbia un futuro, è fondamentale che i giovani studino viticoltura e poi tornino sull’isola per mettere a frutto le competenze acquisite.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
nato in Toscana ma cresciuto a Menfi (Agrigento), ama la pasta, la bici e la Sicilia. È laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna ed ha conseguito due master di cui uno in Marketing digitale alla LUMSA. Sommelier e giornalista, si occupa di comunicazione con attività di ufficio stampa e pr. Degustatore e collaboratore di guide enogastronomiche, è autore di 5 libri