23-12-2020
I vigneti di Ao Yun, una sfida vinta dal colosso LVMH
Ao Yun è senza dubbio il vino cinese più famoso al mondo. In italiano significa “Volare sulle nuvole”, nome evocativo per le nuvole spesse e vaganti che caratterizzano i cieli di quei vitigni. Siamo di fronte alla scommessa più originale vinta dal gruppo LVMH: produrre un grande rosso alle pendici dei monti Meili Xue Shan, nella regione sud-occidentale dello Yunnan. Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco dal 2003, è una porzione vitata scelta accuratamente con maestria: raggruppa 314 parcelle di vigneti, distribuite in poco meno di 28 ettari. Appezzamenti vitati messi a dimora nei 4 villaggi cinesi di Xidang, Sinong, Shouri e Adong tra i 2.200 e i 2.600 metri sul livello del mare. I climi sono simili a Bordeaux e le alte vette contribuiscono alla creazione di un terroir singolare. Le poche piogge estive, accompagnate da marcate escursioni termiche, contribuiscono a offrire vigne ben coltivate, in regime di agricoltura biologica. La Tenuta di Ao Yun, che ha la cantina nel villaggio di Adong, è proprio a 2.600 metri ed è tra le più alte al mondo. Dopo le prime tre annate di Ao Yun, si è decisa la composizione del blend di questo millesimo 2016 a Hong Kong, perché la percezione del gusto con ossigeno rarefatto in quota non è la stessa. Occorre infatti restare sul livello del mare dove il grado di umidità dell’aria resta costante. Si tratta di un taglio bordolese classico, 74% Cabernet Sauvignon e 20% Cabernet Franc, arricchito in questo millesimo da piccole quote di Syrah (4%) e Petit Verdot (2%). Tocchi di morbidezza e ampiezza palatale che emergono all’assaggio.
Maxence Dulou, enologo della Tenuta di Ao Yun
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
I protagonisti della cena "Sapori dal Mondo Belmond" a Identità Golose Milano di giovedì 9 marzo: secondo da sinistra in foto Alessandro Cozzolino (La Loggia di Villa San Michele di Fiesole, Firenze) e, primo a destra, Daniele Sera (Tosca del Castello di Casole a Casole d'Elsa, Siena). Con loro, Riccardo Talenti (pasticciere di Villa San Michele) e Michele Raggi (sous chef di Tosca)