11-07-2019
I vigneti di Orsogna: si punta ad avere 1.200 ettari tutti a conduzione biologica o biodinamica
Un patrimonio “verde” per puntare a un futuro sostenibile: ben mille ettari di vigneto biologici.
E’ questa la grande realtà, forse poco conosciuta, di Cantina Orsogna, azienda cooperativa che si trova proprio a Orsogna in provincia di Chieti.
L'enologo Camillo Zulli
Numeri sicuramente importanti. «Di certo c’è una difficoltà nella gestione dei soci e dei vigneti, ma c’è sicuramente una maggiore qualità, in quanto i singoli soci si occupano dei campi e garantiscono per la conduzione delle vigne, come anche per la raccolta a mano, per fare un esempio».
Un'altra immagine dei vigneti
Le uve coltivate sono per il 60% quelle del Montepulciano d’Abruzzo, ma ci sono anche Pecorino, Passerina, Cococciola, Malvasia, Pinot Grigio e Primitivo d’Abruzzo. I vigneti sono coltivati tra i 380 e 580 metri di altitudine, su un terreno abbastanza variabile, anche se la maggior parte è calcareo-argilloso o calcareo-sabbioso. «La produzione complessiva è di circa 1,7 milioni di bottiglie, perché in realtà vendiamo ancora molto vino sfuso».
Le bottiglie della linea Vola Volè
«La terza si chiama Vola Volè, e nasce da un progetto con l’università di Firenze, con la quale è stato fatto uno studio su dove vivono i lieviti nel periodo invernale. E abbiamo visto che trovano il loro ambiente in mezzo ai pollini. Così li abbiamo selezionati e riprodotti in laboratorio, per creare una linea di vini con lieviti autoctoni. Si tratta di vini comunque piuttosto semplici e immediati». E il simbolo è il disegno di un’ape che, di etichetta in etichetta, cambia espressione.
Le bottiglie della linea Lunaria
I vini sono espressione di questo entusiasmo: molto interessanti sono i tre Montepulciano d’Abruzzo, nelle tre versioni Zeropuro, Lunaria e Vola Volè, ognuno con un proprio carattere, ma sempre concentrati a valorizzare il vitigno. Da segnalare anche la produzione di spumanti ancestrali, nella linea Lunaria, con la rifermentazione in bottiglia senza sboccatura: vini molto piacevoli, da bere freschi, ideali per l’estate.
La qualità è già buona, ma la volontà è quella di puntare ancora più in alto. Ma serve tempo e pazienza. E un lavoro costante.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose