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Uno scatto dalla Chianti Classico Collection 2019, che si è svolta alla Stazione Leopolda di Firenze nell’ambito delle Anteprime di Toscana
Fiducia nel Sangiovese e sostenibilità: questi i fattori sui quali stanno puntando i produttori di Chianti Classico. E lo si è visto, non solo sulla carta ma anche nel bicchiere, alla Chianti Classico Collection 2019, che si è svolta alla Stazione Leopolda di Firenze nell’ambito delle Anteprime di Toscana.
Alessandro Campatelli di Riecine
In effetti la 2016 è davvero stata ottima: la media qualitativa è davvero molto alta, dove i punti di forza sono eleganza e longevità. Se dobbiamo trovare un difetto, dobbiamo dire che alcune aziende si sono per certi versi limitate a fare il “compitino”, cioè a realizzare un buonissimo prodotto senza però esaltarne l’annata. Ma sono davvero tanti quelli che invece hanno realizzato bottiglie da segnarsi e soprattutto da mettere in cantina.
Giacomo Nardi di Nardi Viticoltori
In conclusione, lo stato di salute del Chianti Classico è buono: vini che sanno farsi valere nel mondo grazie al Sangiovese. Senza troppi compromessi.
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo