22-05-2024
Rat has brains, ossia cervelli di topo: il piatto certamente più d'impatto (ma ci sono anche i "ratti grigliati" tra i 22 assaggi proposti da Gaggan Anand al suo ristorante Gaggan, a Bangkok
Ecco: cervelli di topo per cena.
Ce li presenta così Gaggan Anand, attoriale e istigatore più che mai: «Io credo nella sostenibilità e nel chilometro zero. Ora, molti dei miei colleghi ristoratori possono affidarsi alla pesca, all’orto, alla caccia nei loro dintorni. Ma trovare prodotti a chilometro zero all’interno di una giungla di cemento quale è Bangkok, dove sono, è più difficile. Ero in difficoltà: molti locali si fregiano della stella verde e a me questa possibilità è preclusa?». (Fa trasparire delusione, ndr). «A venirmi in soccorso è stato un maestro di feng shui: ci siamo messi insieme alla ricerca di prodotti a km zero nei pressi del ristorante. A un certo punto abbiamo scoperchiato una botola e cosa abbiamo trovato? Tantissimi ratti! Si era ai tempi del lockdown, la gente era perlopiù chiusa a casa, ci siamo accorti che i ratti avevano preso possesso della città, erano per strada, sugli alberi, ovunque. Ecco allora l’idea: ne abbiamo catturato un bel numero e innanzitutto li abbiamo mandati per 15 giorni in una specie di Spa, han fatto la manicure e la pedicure. Già dopo questo periodo non sembravano più ratti, piuttosto topi raffinati. Poi, per ulteriori 21 giorni, li abbiamo nutriti con i migliori manicaretti, il meglio del meglio; abbiamo fatto ingurgitare loro (a forza, per la verità) una zuppa con cipolle, aglio e aromi. Han bevuto buon whisky. A quel punto erano pronti per essere cucinati. Ora posso proporvi il piatto di carne più sostenibile che ci possa essere a Bangkok: carne di topo!». I loro cervelli, poi, sono una vera chicca.
Gaggan Anand, chef indiano a Bangkok
Gaggan a Bangkok ne è un altro grande esempio…
Il ristorante Gaggan dentro e fuori. Il locale si trova al piano terra, sopra di lui si è trasferito Ms. Maria & Mr. Singh, dove si gusta la fusione tra cucine indiana e messicana, vedi foto sotto, ne abbiamo scritto qui
Noi invece ci siamo divertiti tantissimo e abbiamo mangiato divinamente.
Cosa?
I cervelli di topo appunto. Il piatto ha le sembianze del cervello di un piccolo animale; è bianchiccio con venature rosse a richiamare evidentemente il sangue. In bocca risulta cremoso, piuttosto dolce, delicato. Godibile, eh.
Rat has brains
Il piatto "Rat has brains" di Gaggan Anand è una creazione gastronomica provocatoria e concettuale che fa parte del menu del ristorante Gaggan di Bangkok, Thailandia. Gaggan Anand è noto per la sua cucina innovativa e sperimentale, spesso descritta come "progressive Indian cuisine". Nonostante il nome inquietante, il piatto "Rat Brain" non contiene cervello di ratto vero. Si tratta di una preparazione che gioca con la percezione e l'immaginazione dei commensali. Il piatto è stato creato utilizzando ingredienti comuni presentati in un modo che ricorda l'aspetto di un cervello, spesso utilizzando tecniche di cucina molecolare per creare consistenze e forme insolite.
Eccetera.
Noi abbiamo percepito nuances che ricordano un foie gras molto leggero, più probabilmente cipolla caramellata e poi note vagamente torbate. Pensiamo: nel racconto di Gaggan, con il quale abbiamo iniziato questa narrazione, ci sono tanti indizi utili e per nulla casuali, quando elenca l’alimentazione dei topi all’ingrasso, dopo la Spa.
Tant’è. Prima e dopo i topi, la cena da Gaggan si è valsa di una messa in scena coinvolgente, durante la quale il primattore intreccia racconti provocatori, aneddoti, osservazioni sull’attualità – che sia l'immigrazione, il patrimonio culturale, il nostro sistema alimentare o lo stato del pianeta. Sciorinando, in questo lungo e appassionante monologo senza filtri, assaggi di pura alta cucina, 22 in tutto (11+11, nei due atti. I primi introdotti come «facili da mangiare, difficili da cucinare», i secondi con gli elementi invertiti. Che poi, non è neanche vero), con echi certo thai, poi soprattutto indiani e giapponesi, qualcosa anche di mediorientale, persino francese e spagnolo, ma sempre su un canovaccio saldamente asiatico. Spettacolo, davvero. Cui contribuisce la cantina: il sommelier serbo Vladimir Kojic squaderna un pairing fisso che è un'eccezionale selezione di vini naturali europei, compreso un calice di Pecoranera (Freisa, Dolcetto, Barbera e Merlot) di Tenuta Grillo, nel Monferrato, Piemonte. ATTO 1
Yogurt & chutney
Shrimp shiso papadums
Mushroom fireworks shells
South indian murku paper
Rat has brains – Cervelli di topo, ne abbiamo già parlato ampiamente. Golosi, pieni.
Green asparagus sunflower
Beetroot gorgonzola below
Chole bhatura
Coffee foie waffle
Ghewar sea salt salad
Uni kiwi toast
ATTO 2
Tomato rasam latte
Bamboo turmeric satay
Methi matar momo
Colors of eggplant
Chicken charcoal wada
Crab cauliflower mustard
Fish paturi
Vinha d'alhos taco
Wild shrimps rice
Pink guava leaf
Kintoki carrot halwa
Gaggan at Louis Vuitton all'interno dell'enorme LV The Place Bangkok
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di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
L'anatra del ristorante Potong, una stella Michelin nel quartiere Yaowaraj di Bangkok, e la sua autrice Pichaya Soontornyanakij, semplicemente Chef Pam, tailandese di origini cinesi (foto @gastrofilm e @poldivina)
Gaggan Anand e rat's brain, cervelli di topo (finti, naturalmente), uno dei 22 assaggi del menu degustazione unico, ristorante omonimo
Mukhin e Gaggan uniti in un fotomontaggio usato per promuovere la cena virtuale a 4 mani organizzata dal White Rabbit