Daniel Canzian
I taroz tradizionalidi Franco Aliberti
Dall'Italia Daniel Canzian: non si interrompe il fascino dell’Alta cucina veneta
Paco Roncero appare sulle pareti multimediali di Sublimotion, il ristorante di Ibiza all'interno dell'Hard Rock Hotel
Noi, che eravamo stati nel ristorante stellato più economico del mondo, a Singapore (leggi Siamo stati nel ristorante stellato meno caro del mondo, Hawker Chan), potevamo farci mancare anche il suo opposto? Sublimotion passa per essere il locale più costoso dell'universo terracqueo. Per sedersi al suo unico tavolo da 12 coperti occorre atterrare a Ibiza, che di per sé è un gioiello apprezzabile soprattutto se si evitano i due mesi centrali dell'estate, quando l'isola, dove abitano stabilmente meno di 150mila persone, viene presa d'assalto da due milioni di turisti - con un trend positivo, però, che si registra negli ultimi tempi: meno numeri, meno presenze, ma di maggior qualità, che in termini di mercato significa con un portafoglio più ricco.
È questa tendenza ad aver attirato l'attenzione di molti. Migliora la tipologia di turismo, deve migliorare l'offerta, anche ristorativa (se poi sia il primo fattore ad aver generato il secondo, o viceversa, è aspetto che meriterebbe un discorso a parte). Non è un caso che a Ibiza abbiamo aperto in molti: Albert e Ferran Adrià ad esempio, con il loro Heart in collaborazione col Cirque du Soleil; altri spagnoli illustri e stellati, come Sergi Arola e Ricardo Sanz; ma anche l'onnipresente Nobu Matsuhisa e il nostro Gennaro Esposito, con IT Ibiza. L'esperienza più esclusiva e desiderata è, però, un'altra. Quella al Sublimotion, appunto, "the leading gastronomic performance in the world", come recita il claim.
Paco Roncero... in un momento di relax
Data la particolarità della faccenda, conviene fornire qualche ulteriore spiegazione. Dall'esterno il locale appare come un parallelepipedo un po' anonimo, all'interno dell'Hard Rock Hotel Ibiza, enorme cinque stelle con 493 camere e musica onnipresente. Ci si immerge, insomma, in un'atmosfera già piuttosto straniante; si sposa un concetto di vacanza-spettacolo che alla fine appare piuttosto coinvolgente.
L'Hard Rock Hotel
Cast stellare, come si direbbe per un film. E, proprio quasi fosse una produzione hollywoodiana, tutta la performance si avvale di sofisticati sistemi di proiezione multimediale (a partire dalla tavola stessa, che è in realtà un enorme schermo digitale) e da apparecchiature studiate da ingegneri, designer e programmatori: loro la chiamano Hybrid Reality, il che si traduce in un ambiente completamente virtuale, dove i piatti interagiscono col contorno, e non intendiamo insalata e patate.
1) il menu è oggettivamente di altissimo livello. E non tanto - e non solo - per gli chef, anzi le chef ospiti (intendiamoci: la Arzak fa il suo, che è tanta roba; come anche Pía León e, un gradino sotto, Janice Wong per la parte dolce. Mentre la proposta di Ana Roš non ci ha del tutto convinto, appare un po' sotto tono), quanto per la maestria di Roncero. Davvero abile nel tenere dritta la barra - il rischio evidente era la deriva stile nouveaux riches - con una raffica di piatti certo golosi, certo scoppiettanti (siamo dalle parti del tecnoemozionale, in fondo), ma ugualmente precisi, eleganti, armoniosi, di classe. Proprio bravo, non c'è che dire.
Per prenotazioni: sublimotionibiza.com
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera