06-09-2023
Chef Giuseppe Biuso, al centro, con la brigata del suo Il Cappero al Therasia Resort, sull'isola di Vulcano. Da sinistra verso destra: Francesco Molè, Leandro Faraci, Gianluca Colucci (pastry chef), lo chef Biuso, Gianluca Sottile (sous chef), Alessandro La Cava, Sabrina Mottola. Non è in foto un ultimo elemento della brigata, Mattia Lucia
Reduci da una cena davvero di alto livello a Il Cappero del Therasia, a Salina, ottimamente orchestrata da quel gran professionista che è Giuseppe Biuso, ci siam messi a fare una considerazione: non basta essere ottimi chef, magari con personalità, idee, tecnica, creatività, come in questo caso. Occorre anche definire con attenzione la propria cifra stilistica: non per ripetere sé stessi o rimanere nella comfort zone o chiudersi rispetto a ulteriori stimoli (perché il processo di costruzione non è mai terminato, fino alla pensione), ma per valorizzare al meglio la propria vocazione, andando via via a svilupparla. Biuso, ad esempio: ne avevamo scritto qui anni fa, sottolineando la sua squisita Sicilia contemporanea, dandogli insomma atto di saper proporre una tavola "fresca, talentuosa, eccellente", ovvero di essere stato in grado, dopo tanto aver viaggiato per il mondo e avendo così spezzato il proprio legame con radici gastronomiche fortissime e per questo a volte soffocanti, di aver saputo "riappropriarsene a mente libera, forte di una acquisita contezza delle cose. Così da dimostrarsi capace di focalizzarne i punti di forza e i limiti, e di sviluppare creativamente i primi, rintuzzando i secondi".
Il Therasia Resort e, sotto, la sala de Il Cappero
I piatti sono stati un esempio di evoluzione fertile, partendo da radici identitarie ma senza autarchia, perché l'arricchimento viene anche dalla conoscenza del mondo e dei suoi prodotti. A partire dagli appetizer di gran livello, poi i pani eccellenti, il burro straordinario (fatto in casa con blend di latte siciliano ovino e caprino 50%-50% e aromatizzato alle erbe spontanee di Vulcano), l'ottima Capasanta agra, maionese all'erba cipollina, mela dell'Etna, ravanello al sidro di mela, caviale, l'elegante Dentice, salume di petto d'anatra siciliana, gel di tamarindo, maionese alla paprika affumicata, salsa alla giuggiulena e acetosella, il Risotto al provolone dei Nebrodi, peperone, vongole, finocchietto selvatico di Vulcano, riso soffiato, dove formaggio e peperone sgomitano un po' troppo, ma l'esito è comunque golosissimo.
Giuseppe Biuso
Sono la dimostrazione della bravura dello chef e della grandezza della cucina d'impronta siciliana (certo, con divagazioni): non solo quella della nonna, che dio l'abbia in gloria, ma quella che sa guardare al domani.
E ora tutti i nostri assaggi, nelle foto di Tanio Liotta.
Tartelletta salsa verde, branzino e wakame, il primo degli appetizer. Poi Tacos con cetriolo marinato, triglia e maionese al wasabi; Tartelletta di barbabietola con tonno e lemon grass; Bun con cipolla croccante, stracotto di maiale, salsa di jalapeno; Roll di cipolla croccante con ostrica e salsa di liquirizia; Sfera di cozze
Gambero rosso, cavolo trunzu, sorbetto di pala di fico e aloe, colatura di carote al tosatzu e cuccìa soffiata
Capasanta agra, maionese all'erba cipollina, mela dell'Etna, ravanello al sidro di mela, caviale
Dentice, salume di petto d'anatra siciliana, gel di tamarindo, maionese alla paprika affumicata, salsa alla giuggiulena e acetosella
Scalogno macerato in aceto balsamico ripieno di scampo e asparago di mare, finger lime, cipolla croccante, fonduta di caprino girgentano alle uova di tobiko
Cannolo di melanzana, pomodoro datterino arrosto, ricotta al basilico, cioccolato di Modica
Spaghetto trafilato maison e mantecato alla crema di noci, chimichurri di ortica, cannolicchi, foglie di cappero, olio piccante e sommacco
Risotto al provolone dei Nebrodi, peperone, vongole, finocchietto selvatico di Vulcano, riso soffiato
Ombrina, arachidi, cerfoglio e mitili
A margine, delle Cozze allo spiedo fantastiche, con un estretto di pino marittino
Piccione affumicato all'eucalipto, pak choi grigliato, pimento, blu di capra
Piccione, il particolare della zampetta soffiata
Kiwi, prezzemolo, tapioca e zenzero
Babà, bagna al limocello e cedro, gel alla fragole, namelaka al limone, sorbetto alla fragola
Mousse al pistacchio, namelaka al cioccolato al latte, cioccolato fondente soffiato, gelato alla carruba e grué di cacao
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di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
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