01-08-2021
Lo staff del Balìce di Milazzo. Appoggiati con i gomiti sul bancone, in primo piano il sous Alessandro La Cava, lo chef-patron Giacomo Caravello, sua sorella Manuela Caravello, gran domina della sala. Con loro, da sinistra, Melania Curró, il sommelier Salvatore La Cava, Claudia De Girolamo, Maria Arnó e la pastry chef Giusy Carpentieri
Tornare al Balìce di Giacomo Caravello, a Milazzo, perché quella è una zona ormai ad alto tasso d'interesse gourmet, in città ci sono anche il nuovo Ngonia Bay (ne abbiamo parlato qui), la Verace Elettrica, e poi da lì si parte per le isole Eolie, che per il buongustaio ormai significano Signum (leggi qui), I Tenerumi (leggi qui), Il Cappero, Capofaro...
Tornare al Balìce di Giacomo Caravello, a Milazzo, per tastare con mano la crescita di uno chef di talento, intelligente, lanciatosi nella prima sua avventura personale con tutti i crismi per centrare l'obiettivo, perché la sua qualità è indiscutibile.
Tornare al Balìce di Giacomo Caravello, a Milazzo, però anche per vedere lo stato dell'arte di questa giovane impresa ristorativa: aperta nel luglio 2019 (ne parlammo qui), quindi una breve estate d'avviamento e poi subito, quando si trattava di consolidarsi, di mettere radici, ecco l'arrivo della pandemia, con gli sconquassi che ha provocato. Han sofferto realtà con dietro capitali ingenti, molto più strutturate di questa; figurarsi un ristorante appena aperto da un manipolo di giovani entusiasti, una scommessa in provincia, di quelle da far tremare i polsi anche in tempi normali.
Balìce ha festeggiato il suo secondo compleanno il 19 luglio scorso
La sala
L'esito è confortante. I sapori sono lunghi. Spicca, in questo percorso di degustazione, l'uso strumentale dell'acidità come fil rouge che innerva il pasto, «stimola la salivazione, porta a mangiare... Ma in realtà non c'è una ragione precisa che mi ha portato a questa scelta, è stato un approdo naturale». Di certo conferisce identità a uno stile in fieri, come fosse tappa necessaria di una lenta sedimentazione di conoscenza ed expertise che porterà presto al Caravello definito - ma non di per sé definitivo, in fondo non si finisce mai di evolvere - del prossimo futuro. Perché è proprio il futuro la stella polare attraverso la quale orientarsi: questi due anni sono stati un percorso a ostacoli, ora il Caravello può dispiegare finalmente le vele, e scusateci il gioco di parole.
Ora la nostra cena, negli scatti di Tanio Liotta.
Cannolo alla norma fritto, spuma di ricotta infornata
Hummus con panna acida, senape e nasturzio
Ostrica e salsa tzatziki
Tiradito di ricciola, leche de tigre, melanzana alla quaglia (cotta sottovuoto e condita con aceto di vino bianco, vino bianco, sale e pepe)
San Pietro, burro agli agrumi, dashi, sala al prezzemolo e plantago
Sgombro grigliato, salsa di caprino, capperi canditi, polvere di cappero, misticanza. Cottura perfetta
Bottoni ai tenerumi, ostrica e nocciole. Gustativamente un gran piatto, abbiamo solo un'osservazione: sarebbe perfetto con un ripieno che "scoppiasse" in bocca
Spaghetto con lardo di suino nero dei Nebrodi, fasolari, acqua di pomodoro e mollica atturrata. Comfort food di qualità
Eccellenti queste Sarde arrosto al salmoriglio con barbabietola in aceto di mele, cicoria spadellata e bagna cauda all'aglio nero
Guancia di vitello, fagioli piattoni saltati e salsa piccante alle arachidi
Crema di ricotta di bufala, frutta secca e miele
Vegetale: crema al sedano, crema ai piselli, spugna alle mandorle, gelato alla lavanda e mandorle, mandorle salate
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Le Cozze scoppiate alla brace, limbarda e astratto sono il Piatto della bella stagione di Giacomo Caravello, chef del ristorante Balìce a Milazzo (Messina)
Tiradito di ricciola, uva e melanzane "alla quaglia" è il Piatto dell'Estate 2022 di Giacomo Caravello, chef del ristorante Balice a Milazzo, in provincia di Messina
Gita fuoriporta o viaggio all’estero? La meta è comunque golosa. Lo è perlomeno per il nostro Carlo Passera, alias Carlo Mangio. Un cibo succulento le sue parole, che stimolano curiosità e salivazione, pensieri limpidi, tanta sostanza per una delle penne più interessanti del panorama gastronomico nazionale