03-10-2020

Valle del Douro in tempo di vendemmia, tra ottima cucina e assaggi di Porto

Ottobre mese ideale per visitare il paradiso enoico portoghese. I nostri consigli, facendo base nel magnifico resort Six Senses dove abbiamo conosciuto Marc Lorés, uno chef di gran valore

La magnifica Valle del Douro con il Six Senses Dou

La magnifica Valle del Douro con il Six Senses Douro Valley, resort che è perfetto punto di partenza per andare alla scoperta di una delle regioni vinicole più belle del mondo. Ottobre è il momento ideale per farlo, vi diamo alcuni buoni consigli...

È una stagione fantastica, la migliore dell’anno, per godersi qualche giorno nella valle del Douro, una delle regioni vinicole più belle del mondo, patrimonio dell’umanità Unesco, vanto del Portogallo, eden per gli amanti del vino, della natura, del buon cibo e della tranquillità. I voli sono estremamente economici, il Covid-19 sotto controllo (non ha mai inciso granché soprattutto nel Nord del Paese, né esistono restrizioni per i turisti in arrivo o in partenza), il clima piacevole, le vigne – 45mila ettari circa - vivono in questo inizio d'ottobre l’ultima parte della vendemmia, è dunque possibile partecipare a molte attività connesse con la raccolta di Touriga Nacional, Tinta Amarela, Tinta Cao, Tinta Roriz, Touriga Franca, Rabigato, Codega, Malvasia Fina, Malvasia Rei, Carrega Branco, tanto per citare i vitigni più pregiati… Insomma, uno scenario ideale anche solo per uno short break di pochi giorni, un fine settimana d’assoluta piacevolezza. Ovviamente golosa.

Panoramica sul Douro

Panoramica sul Douro

Una prima tappa che vi consigliamo, magari arrivando in auto da Porto, è alla storica Confeitaria da Ponte, pasticceria d’eccellenza dal 1930, uno degli indirizzi di riferimento della docaria conventual, ne avevamo parlato anni fa qui, una roba da ribaltarsi. Di fronte alla vetrina della Confeitaria non si sa cosa scegliere, qualsiasi opzione è fantastica, grandissima qualità. Si trova ad Amarante, elegante cittadina meta di pellegrinaggi in quanto devota a San Gonçalo, una specie di San Valentino locale (peraltro solo beato, per la Chiesa) e meta di scapoli e nubili in attesa di matrimonio, che qui convergono per acquistare beneauguranti e tradizionali pasticcini a forma di pene.

La Confeitaria da Ponte e la sua eccezionale pasticceria, ad Amarante

La Confeitaria da Ponte e la sua eccezionale pasticceria, ad Amarante

La Confeitaria da Ponte è affacciata - con bel dehors - sul Tâmega, il più lungo affluente del Douro, ossia la spina dorsale di questa magica valle enoica; nasce come Duero in territorio iberico nella provincia di Soria, comunità autonoma di Castiglia e León; poi con i suoi 897 km (è il terzo fiume più lungo della penisola) percorre 572 km in Spagna, per ben 112 km segna la linea di confine della medesima con il Portogallo, mentre sono i 213 km "lusitani doc" a essere oggetto delle nostre attenzioni.

Amarante dista giusto tre quarti d’ora da Porto e altrettanti dal Six Senses Douro Valley, nostra meta e meravigliosa base d’appoggio per visitare la regione. È una casa padronale del XIX secolo splendidamente ristrutturata e convertita in hotel nel 2007, su una collina che domina la campagna vitata della valle e il fiume sottostante. Luogo d'accoglienza d’alto livello – ora non siamo in alta stagione, i prezzi sono ragionevolissimi – fa parte del gruppo Six Senses, con base in Thailandia, che comprende 16 hotel e resort a cinque stelle tra Asia ed Europa, con propaggine alle Seychelles, dunque anche in Africa.

Il Six Senses Douro Valley immerso nella natura

Il Six Senses Douro Valley immerso nella natura

È un posto da sogno, con splendidi boschi e ampi panorami. L’area presenta 3.500 specie botaniche tutelate, così il Six Senses Douro Valley protegge e mette a disposizione dei propri ospiti un bosco di 4 ettari, impegnandosi a sostenere l'ambiente, con giardini biologici e percorsi naturalistici.

Le 60 camere di design sono il punto di partenza perfetto per visitare l’area circostante, magari a bordo di uno dei tanti battelli che percorrono il fiume. Noi però abbiamo scoperto anche altre cose. Come la cucina dell’executive chef Marc Lorés Panadés, catalano di Lleida, 36 anni, formatosi in mitici indirizzi iberici (elBulli, Mugaritz) e poi partito per il suo personale giro del mondo in Austria, Inghilterra, Danimarca, Germania, Hong Kong, Bali… La sua è una tavola di prodotto, con pochi ingredienti, molto contemporanea; celebrazione della regione, gran parte dei prodotti sono provenienti dai dintorni e in particolare dai tre orti biologici che fanno parte della tenuta e garantiscono tutto l’anno una messe di deliziose verdure ed erbe aromatiche.

L’executive chef Marc Lorés Panadés

L’executive chef Marc Lorés Panadés

I piatti sono dunque un inno alla natura e alla stagionalità; ci è molto piaciuto il tocco lieve dello chef, la sua intelligenza gastronomica che sa fondere il territorio con la sua formazione spagnola. Spettacolare ad esempio il suo Calamaro e riso, ossia “come una paella”, croccantissima e gustosa, esaltata dall’aromaticità di succo di carabineiro e coriandolo: gran piatto. Come anche la Papaya affumicata con olio di ginger, cocco e peperoncino, chiara reminiscenza del suo trascorso thailandese dal quale ha tratto anche una moglie capace di spingerlo a una scelta vegetariana, da qui la sua particolare predilezione per il mondo verde.

In ambito carnivoro, la sua Rubia gallega (maturata 40 giorni) con quenelle di carote al forno e zucchine, è un capolavoro di gusto e prodotto; rappresenta l’ultima portata salata di un menu che poi prevede un tiramisù originale. Marc vinse il premio Negrini Creative Cuisine al Madrid Fusión, nel 2012, con un Paisaje terroso de tiramisù, ossia un Paesaggio del tiramisù che rielaborava il celebre dessert italiano in forme diverse, con gelato di burrata; spunto originario per un'evoluzione che ha portato al Bosco di funghi, presentato allo stesso concorso quattro anni più tardi e noi abbiamo assaggiato al Six Senses: sorta di tiramisù, appunto, con zabaione di Porto, zucca, crema di shiitake, caramello alla nocciole.

Calamaro e riso

Calamaro e riso

Papaya affumicata con olio di ginger, cocco e peperoncino

Papaya affumicata con olio di ginger, cocco e peperoncino

Rubia gallega con quenelle di carote al forno e zucchine

Rubia gallega con quenelle di carote al forno e zucchine

Bosco di funghi

Bosco di funghi

Il resort è anche occasione per una colazione assolutamente spettacolare, di grandissimo livello, una cornucopia di dolcezze, frutta e piatti salati preparati sul momento (uova Benedict; toast di avocado dell’Algarve, broccoli, uovo in camicia e paprika affumicata; omelette cremosa con erbe del nostro giardino, da ordinare ancora e ancora... E così via, un breakfast memorabile per qualità e quantità); oppure per una degustazione di Porto, vengono organizzate ogni sera con bottiglie di gran qualità dalla fornitissima cantina; per rilassarsi nella grande area Spa di 2.200 metri quadrati, magari nuotando nella piscina coperta affacciata sul giardino; per scoprire l'Alchemy Bar delkla struttura, dove le erbe del giardino, le uve della tenuta, il sale e i frutti divengono pozioni profumate per profumi e cosmetici tailor made; infine, per almeno un paio di scorribande nei dintorni.

Colazione (fantastica) al Six Senses

Colazione (fantastica) al Six Senses

La piscina coperta

La piscina coperta

Degustazione di vini

Degustazione di vini

La prima che vi consigliamo è alla Casa de Mateus, storica residenza in stile barocco della freguesia (una sorta di Comune) omonima, a Vila Real, 20 minuti d’auto dal resort. L’edificio venne progettato nel XVIII secolo dall’architetto italiano Niccolò Nasoni da San Giovanni Valdarno, in tipico stile barocco portoghese, per la nobile famiglia Mateus. È bellissimo, con le stanze visitabili che raccontano l'opulenza della casata; è circondato da splendidi giardini, e famoso in tutto il mondo per essere anche raffigurato sulle etichette delle bottiglie di un vino invero discutibile, il Mateus rosé, che ha nulla a che fare con l’edificio e i dintorni, le uve non provengono da qui. Il marchio e la produzione (non locale) vennero create nel 1945 per attrarre i mercati nordamericani e nordeuropei in rapido sviluppo.

La Casa de Mateus

La Casa de Mateus

L’altra escursione che vi raccontiamo è quella alla Quinta do Bomfim, nel cuore dell'Alta Valle del Douro, situata in una zona di transizione tra climi temperati e mediterranei, mezz’ora dal Six Senses che vi può organizzare la trasferta. È una delle punte di diamante di una produzione vinicola celebre per il Porto – con i rabelos, le imbarcazioni che fanno spola con Vila Nova de Gaia, giù a due passi dall'oceano e di fronte all'omonima città, riva sinistra del Douro, dove i vini finiscono in cantina per l'ulteriore maturazione.

Quinta do Bomfim

Quinta do Bomfim

La cantina

La cantina

Questa quinta (traduciamolo “tenuta”, in italiano) di circa 100 ettari appartiene dal 1912 alla famiglia inglese dei Symington, leader del mercato, cui fanno capo altri marchi celebri come Graham, Dow's, Warre's, Cockburn's o Vesuvio. Oggi il 30% della sua produzione è dedicata ai vini rossi, un settore in ascesa, che ha mosso i primi passi non più di un trentennio fa; la maggior fetta è sempre destinata invece ai classici vini Porto, nelle classiche tipologie. In questo periodo di vendemmia, i visitatori di Quinta do Bomfim possono vedere da una speciale piattaforma panoramica l'attività che ferve nei lagares, grandi vasche di pigiatura in granito. L'esperienza termina con una degustazione guidata che può culminare, come nel nostro caso, con un Quinta do Vesuvio Vintage Porto 1995, straordinarie note, corpo enorme, deliziosi sapori di cassis bilanciati da tannini decisi, fantastica esibizione di potenza e finezza.

Una specie di super-concentrato ideale delle emozioni che regala la valle del Douro.


GLI INDIRIZZI

Six Senses Douro Valley
quinta Vale de Abrão, Samodães
Tel. +351 254 660600
sixsenses.com/en/resorts/douro-valley

 

Confeitaria da Ponte
rua 31 de Janeiro 186, Amarante
Tel. +351 255 432034
facebook

 

Casa de Mateus
Fundação da Casa de Mateus, Mateus, Vila Real
Tel. +351 259 323121
casademateus.com

 

Quinta do Bomfim
PInhão, Alijo, Portogallo
Tel. +351 254 730370
symington.com/vineyard/quinta-do-bomfim


Carlo Mangio

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La meta è comunque golosa, per Carlo Passera

Carlo Passera

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Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

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