03-10-2020
La magnifica Valle del Douro con il Six Senses Douro Valley, resort che è perfetto punto di partenza per andare alla scoperta di una delle regioni vinicole più belle del mondo. Ottobre è il momento ideale per farlo, vi diamo alcuni buoni consigli...
È una stagione fantastica, la migliore dell’anno, per godersi qualche giorno nella valle del Douro, una delle regioni vinicole più belle del mondo, patrimonio dell’umanità Unesco, vanto del Portogallo, eden per gli amanti del vino, della natura, del buon cibo e della tranquillità. I voli sono estremamente economici, il Covid-19 sotto controllo (non ha mai inciso granché soprattutto nel Nord del Paese, né esistono restrizioni per i turisti in arrivo o in partenza), il clima piacevole, le vigne – 45mila ettari circa - vivono in questo inizio d'ottobre l’ultima parte della vendemmia, è dunque possibile partecipare a molte attività connesse con la raccolta di Touriga Nacional, Tinta Amarela, Tinta Cao, Tinta Roriz, Touriga Franca, Rabigato, Codega, Malvasia Fina, Malvasia Rei, Carrega Branco, tanto per citare i vitigni più pregiati… Insomma, uno scenario ideale anche solo per uno short break di pochi giorni, un fine settimana d’assoluta piacevolezza. Ovviamente golosa.
Panoramica sul Douro
La Confeitaria da Ponte e la sua eccezionale pasticceria, ad Amarante
Amarante dista giusto tre quarti d’ora da Porto e altrettanti dal Six Senses Douro Valley, nostra meta e meravigliosa base d’appoggio per visitare la regione. È una casa padronale del XIX secolo splendidamente ristrutturata e convertita in hotel nel 2007, su una collina che domina la campagna vitata della valle e il fiume sottostante. Luogo d'accoglienza d’alto livello – ora non siamo in alta stagione, i prezzi sono ragionevolissimi – fa parte del gruppo Six Senses, con base in Thailandia, che comprende 16 hotel e resort a cinque stelle tra Asia ed Europa, con propaggine alle Seychelles, dunque anche in Africa.
Il Six Senses Douro Valley immerso nella natura
Le 60 camere di design sono il punto di partenza perfetto per visitare l’area circostante, magari a bordo di uno dei tanti battelli che percorrono il fiume. Noi però abbiamo scoperto anche altre cose. Come la cucina dell’executive chef Marc Lorés Panadés, catalano di Lleida, 36 anni, formatosi in mitici indirizzi iberici (elBulli, Mugaritz) e poi partito per il suo personale giro del mondo in Austria, Inghilterra, Danimarca, Germania, Hong Kong, Bali… La sua è una tavola di prodotto, con pochi ingredienti, molto contemporanea; celebrazione della regione, gran parte dei prodotti sono provenienti dai dintorni e in particolare dai tre orti biologici che fanno parte della tenuta e garantiscono tutto l’anno una messe di deliziose verdure ed erbe aromatiche.
L’executive chef Marc Lorés Panadés
In ambito carnivoro, la sua Rubia gallega (maturata 40 giorni) con quenelle di carote al forno e zucchine, è un capolavoro di gusto e prodotto; rappresenta l’ultima portata salata di un menu che poi prevede un tiramisù originale. Marc vinse il premio Negrini Creative Cuisine al Madrid Fusión, nel 2012, con un Paisaje terroso de tiramisù, ossia un Paesaggio del tiramisù che rielaborava il celebre dessert italiano in forme diverse, con gelato di burrata; spunto originario per un'evoluzione che ha portato al Bosco di funghi, presentato allo stesso concorso quattro anni più tardi e noi abbiamo assaggiato al Six Senses: sorta di tiramisù, appunto, con zabaione di Porto, zucca, crema di shiitake, caramello alla nocciole.
Calamaro e riso
Papaya affumicata con olio di ginger, cocco e peperoncino
Rubia gallega con quenelle di carote al forno e zucchine
Bosco di funghi
Colazione (fantastica) al Six Senses
La piscina coperta
Degustazione di vini
La Casa de Mateus
Quinta do Bomfim
La cantina
Una specie di super-concentrato ideale delle emozioni che regala la valle del Douro.
GLI INDIRIZZI
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
I Pasteis de Belem
Il Pastel de Nata secondo Nuno Mendes: salato, a base di crema di rapa, con caviale
Amorim è una famiglia portoghese che nel 1870 iniziò con una piccola fabbrica di sughero guidata da una visione futuristica ben oltre i confini nazionali. Generazione dopo generazione è diventato un gruppo in grado di produrre e fornire al mondo intero prodotti di sughero dalla qualità eccelsa