Alcune località turistiche di culto esprimono il meglio all’inizio o alla fine della stagione esitva, quando sono ancora a misura d’uomo e di viaggiatore. Non di turista. Così proprio in aprile abbiamo voluto fare un giro nella iconica Saint-Tropez per vedere che aria tira fra nuove aperture e miti che resistono nel tempo.

Il Filetto di vitello con gnocchi al parmigiano e salvia del ristorante Le Suffren Café, all'interno del nuovo e centralissimo Hotel de Paris
Fra le aperture più recenti e degne di nota non può passare inosservato l’
Hotel de Paris, all’ingresso del paese. Un nuovo albergo di lusso (è alla sua seconda stagione) proprio in centro, fra il porto e la place de Lices. Ambiente ultramoderno e di charme, dove sono i particolari a fare la differenza. Al suo interno il ristorante
Le Suffren Café con menù ideato dal celeberrimo
George Blanc (tre stelle Michelin) e realizzato dallo chef
Philippe Guérin. Locale caldo e menù di grande livello. Abbiamo voluto provarlo a mezzogiorno quando lo chef propone un attraente menu a 38 euro comprensivo di tre portate, un bicchiere di vino, acqua e caffè. Un’opportunità che vi consigliamo vivamente di non perdere. Non dimenticheremo facilmente il
Filetto di vitello con gnocchi al parmigiano e salvia. La salsa tirata in modo eccellente e la cottura della carne perfetta.
Spostandoci un po’ più in là, nel celebre hotel tropezino
Byblos, ecco un’altra new entry da tenere d’occhio ovvero il
Rivea di
Alain Ducasse. Questo ristorante sorge sulle ceneri del mitico
Spoon, sempre di Monsieur
Ducasse, che ha visto passare fra i suoi tavoli il jet-set mondiale, e che il grande imprenditore e chef ha avuto il coraggio di cambiare. Rifatto ex-novo un anno fa con una splendida cucina a vista e un magnifico
dehors,
il locale è improntato sulla cucina italiana (che non passa mai di moda) con dei fantastici antipasti classici come i salumi di
Spigaroli, il vitello tonnato, la burrata, la focaccia di Recco. Ottima materia prima ovviamente. E poi primi come le
Linguine alle vongole (giganti) o tra i secondi l’
Astice blu con zucchine e cavolfiore.
Se capitate a Saint-Tropez di martedì e sabato non mancate una visita al celebre mercato sulla place de Lices
(fino alle 13). Tanta gente, tante bancarelle non solo per
fashion-addicted ma anche per appassionati gourmand. In stagione troverete carciofi e asparagi di dimensioni e bontà eccezionali.

Le belle bancarelle del mercato di Place de Lices, attivo martedì e sabato fino alle 13
D’estate una visita alla bellissima spiaggia di
Ramuatelle è d’obbligo. Qui ci sono tanti locali, più o meno modaioli. Uno su tutti, con uno stile inimitabile immune al passare degli anni (anzi dei decenni), il
Club 55. Veniteci per pranzo (alla sera i locali sul mare sono tutti chiusi) una volta e ci tornerete per sempre. Non per il cibo che è buono, ma non memorabile, bensì per l’esperienza in sè e in particolare per l’atmosfera di convivialità che si crea. La musica dal vivo fra i tavoli, lo champagne e il rosé che scorrono a fiumi. Se sopravvivete potete poi fare un pisolino sulla spiaggia privata del ristorante. Se siete degli intrepidi lupi di mare, il
Club 55 è uno dei pochi locali dotato di pontile e servizio
tender. Se ordinerete il
Paniere con il pinzimonio di verdure di stagione, di così grandi e buoni non ne troverete altrove.
Al calare della sera invece il posto giusto è sicuramente uno dei locali che si affacciano sul porto, dove ci sono attraccati dei veri e propri palazzi galleggianti. Fra tutti abbiamo scelto
L’Escale, con il suo pavimento di bianca e vera sabbia, arredi di classe. Nel menù soprattutto ostriche, crostacei e molluschi tutti freschissimi: prendendo il
Plateau Royal non si sbaglia. Tra il nuovo che avanza timidamente e il vecchio che si consolida sempre più, Saint-Tropez è così: si ama o si odia, ma di certo non si cambia. Come una grande signora d’altri tempi, con i suoi pregi e i suoi difetti. A voi la scelta.