Andrea Dopico Cafarelli
Gambero marinato con angostura, mela e cavialedi Fabio Barbaglini
Dall'Italia Il nuovo corso di Al Mercato Steaks | Burger a Milano
Mauro Colagreco al leggio della tappa parigina dell'ultimo 50BestTalks, quello di lunedì 16 settembre a Parigi
Platea di addetti ai lavori, tra chefs, giornalisti, appassionati di cucina e di gastronomia provenienti dalla Francia e da molte nazioni, europee e non. Un grande 50 Best Talks, con discorsi e presenze altolocate nel mondo della gastronomia e della cucina.
Inizia a parlare Mauro Colagreco, lo chef Italo/franco/argentino. E parla della sua volontà, nella sua cucina, di mettere insieme più origini, più tradizioni, più provenienze. Un discorso fortemente politico in un momento in cui genti diverse si mescolano in Europa, trovano difficile asilo, incontrano mille problemi. La mescolanza delle origini crea invece, come dice Colagreco, nuove ispirazioni, dà vita a nuove esperienze, che diventano piatti e quindi cucina. Grande applauso per Mauro da parte della sala gremita.
I protagonisti del dibattito sull'evoluzione dell'identità della gastronomia francese. Da sinistra Mauro Colagreco, Bertrand Grebaut, Romain Meder, Alain Passard e Yannick Alleno. Moderatore Eric Brunet
Insieme a Mauro, salgono sul palco talenti del calibro di Yannick Alléno di Pavillion Ledoyen, Bertrand Grebaut di Septime, Romain Meder di Alain Ducasse Plaza Athenee e Alain Passard di Arpege. Si siedono, e iniziano a rispondere alle domande e alle provocazioni di Eric Brunet, giornalista radiofonico e televisivo di primaria importanza in Francia.
Dan Barber, Manu Buffara e Mauro Colagreco in conferenza
Silenzio di tomba sul palcoscenico. Applausi, fischi e apprezzamento in sala. Una specie di temporale di commenti, lampi e tuoni di approvazione o dissenso, soprattutto nei confronti di Alléno, che l'indomani si scuserà con tanto di comunicato per avere ricondotto la donna alla maternità. La domanda era particolarmente delicata e dirimente. Perché? Innanzitutto perché siamo in Francia, dove le cuoche donne stellate si contano sulle dita di una mano.
Due deliziose proposte di Guillaume Sanchez, chef di NeSo a Parigi
E, sebbene un po’ meglio, si trovano a operare allo stesso modo e nello stesso mondo le donne in Spagna, dove Elena Arzak Espina e Carme Ruscalleda (a ristorante ormai chiuso...) guidano l’esiguità truppa femminile dell’alta cucina che deve contendere il ruolo a infinitamente più numerosi colleghi maschi. Per non parlare del Giappone... nella terra di straordinari tagliatori, friggitori, pastai e cucinieri, conoscete una cuoca giapponese famosa, anyone? No. Non ce n’è.
Una superba interpretazione del Tropézienne glacée da parte del pasticciere Yann Couvreur
Basta. Era veramente poco. Ma era anche un’epoca poco mediatica per i cuochi, figuratevi per le cuoche. Oggi finalmente in Italia abbiamo la fortuna di veder crescere nuove di donne al comando in cucina, anche se ancora troppo poche. Però è un sollievo poter contare su Valeria Piccini, Antonia Klugmann, Marianna Vitale, Cristina Bowerman, Martina Caruso, Caterina Ceraudo, Aurora Mazzucchelli e Gaia Giordano, per esempio. E a queste aggiungiamo le centinaia e centinaia di cuoche che lavorano dietro le quinte, o nei ristoranti di famiglia, come hanno sempre fatto le donne nelle famiglie italiane.
Hélène Pierini, brand director dei 50 Best, e Alain Ducasse, star chef a lungo molto critico verso la classifica inventata quasi vent'anni fa a Londra
Vero. Molto vero. Ma se non vogliamo donare alle donne lo scettro del comando, almeno il mestolo vogliamo riconoscerglielo? Forza donne... “Lotta dura per la verdura “, come diceva un motto anarchico degli anni Ottanta. Prendete il posto che vi spetta. Anche in cucina.
Triestino, partito dall'agenzia di pubblicità Armando Testa, ha ricoperto ruoli di vertice nei settori della comunicazione di aziende come Michelin, Honda, Telecom Italia. Oggi è consulente di comunicazione e marketing aziendale e politico, per clienti quali Autogrill, Thevision.com. Tiene lezioni all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e a quella di Genova. È docente presso Niko Romito Formazione, Intrecci Scuola di Sala e In-Cibum. Presidente dell'Associazione "Le cose cambiano", che lotta contro il bullismo omofobico
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose