Se si cerca Spaccanapoli in un qualsiasi motore di ricerca la definizione sarà molto netta e storicamente precisa: “Un'arteria viaria che con il decumano maggiore e il decumano superiore è una delle tre strade principali dell'impianto urbanistico progettato in epoca greca e che attraversavano in tutta la loro lunghezza l'antica Neapolis.”
È insomma uno dei luoghi simbolo della città campana e comunemente chiamata, appunto, "Spaccanapoli", in quanto divide nettamente, con la sua perfetta linearità, la città antica tra il nord e il sud. Ma, oltre a queste definizioni fredde e circostanziali, c’è molto di più. C’è il racconto di una terra, di tradizioni e una storicità che va ricercata nei palazzi, nei negozi e in ogni via che confluisce in essa. Per il napoletano verace rappresenta un odi et amo, un posto che si apprezza ma che si vive con sofferenza, vedendolo preso d’assalto da tutti gli avventori che vogliono visitare la città; proprio per questi forestieri che arrivano da fuori, è invece un posto dal quale non si può evitare di passare se si vuole vivere la vera essenza di Napoli.
È in questo scenario che, a ragion veduta, entra il progetto Teritoria. Presieduto da Alain Ducasse, la community di Teritoria, che fa seguito a les Collectionneurs, riunisce ristoratori, albergatori che condividono la stessa missione: inventare un turismo che faccia amare il mondo. L’obbiettivo principale è quello di mostrare la vera autenticità di un luogo. Proprio questa arteria principale è il luogo da dove può partire un viaggio nei ricordi di una città così singolare, grazie a un boutique hotel speciale che ha aderito all’ambizioso progetto ideato dallo chef francese. Il Santa Chiara Boutique Hotel accoglie gli ospiti in una dimora storica napoletana del XVII secolo: al piano nobile di Palazzo Tufarelli.
SANTA CHIARA BOUTIQUE HOTEL

Una delle camere del Santa Chiara Boutique Hotel

Il Vesuvio e tutta la città di Napoli visti dal terrazzo di Palazzo Tufarelli
Giuseppe Autorino ha realizzato dieci camere e suite dallo stile classico ricercato, in alcune è possibile ammirare affreschi restaurati in maniera attenta e tutte sono impreziosite da complementi d’arredo moderno. L’hotel ha conservato la carta da parati originale e in ogni parte dell’edificio può raccontare qualcosa di unico dei suoi secoli di storia. Quando si entra nella corte interna di questo palazzo si lasciano fuori il frastuono delle voci, i profumi delle tradizioni culinarie e la bellezza dei monumenti storici, per trovare un luogo che ti fa vivere un’esperienza diversa della solita Spaccanapoli. La famosa via, infatti, si può apprezzare in modo differente dal
Santa Chiara Boutique Hotel, sia da alcune delle sue camere, rifinite nei minimi dettagli, che si affacciano sopra al brulicare di tutti coloro che, come formiche, si muovono; sia dall’insospettabile terrazzo panoramico all’ultimo piano del palazzo che ospita l’hotel. Da lì si può osservare giù e sentire ancora più lontano il riconoscibile frastuono della città, ma soprattutto si può apprezzare tutta Napoli che si muove. Tra le tegole dei tetti, i fili e le antenne che ti accompagnano fino all’orizzonte con il Vesuvio che troneggia.
PALAZZO PETRUCCI PIZZERIA

La pizza di Palazzo Petrucci Pizzeria
Una volta trovato il proprio equilibrio interno al
Santa Chiara Boutique Hotel non si può che riscendere nella confusione di Spaccanapoli, perché ogni giorno di permanenza nella città porta con sé un languorino di pizza napoletana che va soddisfatto. Proprio a due passi dall’hotel troviamo
Palazzo Petrucci Pizzeria. In piazza San Domenico Maggiore, lì dove si trovava l’omonimo ristorante, ora a Posillipo. La pizzeria si iscrive in un tessuto urbano contemporaneo che preserva gli elementi della sua lunga storia, e lo fa con una filosofia di pizza rispettosa della tradizione gastronomica partenopea ma con un atteggiamento anch’esso al passo con i tempi. Primavera, estate, autunno ma anche inverno: c’è sempre una giornata di sole o una serata adatta per mangiare la pizza con gli occhi incantanti dalla vista dell’obelisco, visibile a pochi metri. Siamo in una delle pochissime pizzerie di Napoli inserita con la menzione in Guida Michelin, con la pizza
Margherita come pilastro e biglietto da visita insieme ad un'altra intramontabile
Marinara. Seguono subito proposte identitarie come la pizza
Domenica, con ragù napoletano, provola, polpettine fritte, friarielli, parmigiano reggiano. Il nome, facile immaginarlo, è una dedica al pranzo napoletano tipico del giorno di festa. Con il ragù a farla da padrone. E per restare in tema di ragù partenopeo, ecco la
Palazzo Petrucci, pizza ripiena, cioè calzone, con provola, ricotta, ragù napoletano, pepe e parmigiano reggiano. Al timone il giovane pizzaiolo
Davide Ruotolo coadiuvato nella messa a punto delle farciture da
Lino Scarallo. Lo chef del ristorante
Palazzo Petrucci ha creato topping che si rifanno alla tradizione napoletana, dei primi piatti soprattutto, rivista per sposarsi con la pizza.
PALAZZO PETRUCCI RISTORANTE

Uno dei tavoli con la vista migliore del ristorante Palazzo Petrucci

La Lasagnetta di mozzarella di bufala e crudo di gamberi di chef Lino Scarallo
È proprio verso
Palazzo Petrucci che vale la pena spostarsi per continuare un itinerario tra i gusti napoletani. Abbandonare per qualche ora il rumore della via pregna di movimento umano e sostituirlo con il frastuono del mare. Siamo sulla rinomata spiaggia della baia di
Posillipo, dove troviamo
Palazzo Petrucci Ristorante, facente parte anche lui del progetto
Teritoria ed emblema dello stile
pieds dans l’eau: comodamente seduti al tavolo si può respirare il profumo del mare e ascoltare le onde che si infrangono sulla battigia, la vista spazia dallo storico Palazzo Donn’Anna all’isola di Capri e al Vesuvio. All’interno il design contemporaneo e installazioni d’arte si uniscono alla filosofia di cucina di chef
Lino Scarallo, una narrazione della storia del Mediterraneo, dei suoi profumi, sapori e colori.
Nei menu degustazione scelti dallo chef spiccano alcune preparazioni simbolo come la Lasagnetta di mozzarella di bufala e crudo di gamberi, i Paccheri al ragù napoletano in piedi e la Stratificazione di pastiera napoletana. C’è tanto pesce e tanta fantasia nei piatti che ripercorrono la storia di una cucina ricchissima di spunti. Per conoscere la cucina di Palazzo Petrucci, ci si può affidare ai menu degustazione Lino fai tu, 5 o 7 portate a mano libera che pescano tra i grandi classici e le novità della cucina. La carta dei vini conta circa mille etichette di cantine della Campania, dell’Italia e del mondo. Particolare attenzione è dedicata ai produttori di vino campano con nomi illustri e vignaioli che hanno saputo portare in altro i vitigni locali: Fiano, Greco, Falanghina, Aglianico.
METRO900 BOUTIQUE HOTEL
Se si vuole restare a pochi passi dal mare il luogo perfetto per continuare il proprio soggiorno è il Metro900 Boutique Hotel, anch'esso parte di Teritoria. Luogo che racconta ancora una volta come la storia in questa città si lega ad ogni edificio. Ospitato in un elegante palazzo Art Nouveau del XX secolo, ex stazione ferroviaria della città, questo hotel vi può accogliere in una delle sue 34 camere dal design esclusivo. La particolarità più suggestiva è che nello stesso edificio si trova anche la stazione della metropolitana di Mergellina, storica fermata della linea 2, ideale per raggiungere tutte le principali attrazioni della città: Piazza del Plebiscito, Palazzo Reale, il “Maschio Angioino” presso il museo archeologico e strade tipiche come Spaccanapoli e San Gregorio Armeno. Per gli amanti della spiaggia, il famoso lungomare Caracciolo dista solo 10 minuti a piedi. Una struttura che incarna i valori di ospitalità e turismo sostenibile.