09-11-2023
Uno scorcio della sala del ristorante Roland
Un luogo in cui i visitatori possono abbinare l’esperienza culturale degli eventi di Spazio Field con quella culinaria del ristorante. Spazio Field è il nuovo polo espositivo di Palazzo Brancaccio a Roma per l’arte moderna e contemporanea: un’area dedicata alla produzione artistica. Arte e cucina creano un connubio unico, accolti dall’atmosfera di Palazzo Brancaccio. È un percorso per i sensi, un’esperienza unica. Questo suggestivo incontro di due discipline diventa un viaggio immersivo. L’ingresso diretto del ristorante è da via Merulana, salendo una grande scalinata bianca barocca, si accede al primo piano, in una sala con mostra di opere nel quale artisti a rotazione trimestrale mostrano le loro opere d’arte.
Il Ristorante Roland accoglie i suoi ospiti in un ambiente elegante, i soffitti hanno affreschi e decori originali del Palazzo, le sale sono ornate da stucchi in stile barocco, tele del 1400 e ospitano affreschi e disegni di Francesco Gai, storico artista della famiglia Brancaccio, anche nella sala del bar elegantissima con bancone essenziale in marmo e velluto blu come la sala delle poltrone che precede il ristorante.
Carlo Alberto D’Audino
D’Audino e Lorenzo Campoli
Nascono quindi i due menu: Essentialis, un percorso composto da cinque portate a fantasia dello chef con vini in abbinamento; Ad maiora semper, sette portate a fantasia dello chef e vini in abbinamento.
Tagliatelle al kamut, con nduja ,ricci di mare e pomodoro verde
Gusti chiari, espliciti e allo stesso tempo delicati come le Animelle con zucca in agrodolce. Il sous chef e pasticcere Francesco Di Giacomo propone un Tiramisù che compone al tavolo con gelato al caffè, un contrasto caldo e freddo piacevole.
Petto d’anatra, fichi, carote e senape
Da tutto ciò notiamo come la ricerca del prodotto cada direttamente sull’espressione qualitativa e tipica delle determinate aree. È una carta che è frutto di un’incessante ricerca, in continua evoluzione, tanto da contare ad oggi 350 etichette e ben presto 700, ci racconta Campoli.
Spaghettone di Senatore Cappelli, burro di Normandia, alici e katsuobushi
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Insegnante, imprenditrice e giornalista (con una passione per le scarpe e il bodybuilding) è convinta sostenitrice della tesi per cui la qualità e la sostenibilità del cibo sono obiettivi imprescindibili nella nostra società, raggiungibili più facilmente attraverso percorsi di educazione all’ecologia e all’inclusività.
Il logo della nuova apertura firmata Lo Iudice e Miocchi: Miao Miao Kebab
La Cacio e pepe senza cacio (ma buona uguale, anzi di più) di Uma, nuova insegna romana di Matteo Taccini e Luigi Senese