16-09-2023

Gennaro Esposito torna a Milano: Caruso, presso il Grand Hotel et de Milan, sarà la sua nuova casa

Il bistrot dello storico cinque stelle lusso, completamente rinnovato, aprirà il 21 settembre con i menu firmati dallo chef campano

Esposito con Francesco Potenza, l'executive c

Esposito con Francesco Potenza, l'executive chef a cui affiderà la cucina di Caruso
(tutte le foto sono di Andrea Ferrari, tranne dove indicato)

Gennaro Esposito torna a Milano. Una città che in questi ultimi anni ha dimostrato una notevole forza attrattiva per molti chef di primo piano, approdati all'ombra della Madonnina: tra questi, il cuoco della Torre del Saracino e di Festa a Vico aveva già inaugurato nel 2019 un'insegna, IT, in via Fiori Chiari, che ottenne anche una stella Michelin dopo pochi mesi (la collaborazione terminò a dicembre 2020 e nel frattempo IT Milano ha chiuso). 

Questa volta Esposito atterrerà ancora di più nel centro di Milano, a pochi passi dalla Scala, grazie alla sinergia con la famiglia Bertazzoni, che dal 1970 gestisce lo storico Grand Hotel et de Milan di via Manzoni. A lui sarà affidato non il ristorante gastronomico Don Carlos, ma il bistrot Caruso, con il suo ingresso affacciato sulla piazzetta tra via Manzoni e via dei Giardini, dove si trova il monumento dedicato a Sandro Pertini

Gli interni rinnovati

Gli interni rinnovati

Il locale è stato completamente rinnovato: un restyling affidato a Emiliano Salci e Britt Moran, il duo che nel 2003 ha fondato a Milano Dimorestudio, studio di design di grande prestigio internazionale. Salci e Moran, durante la presentazione alla stampa del nuovo Caruso, hanno ricordato la collaborazione che nel 2010 li aveva già visti impegnati nel rinnovo degli interni del Grand Hotel et de Milan, esprimendo la propria soddisfazione per essere nuovamente al fianco dei Bertazzoni per un progetto che vuole celebrare il valore storico di questi locali, dando loro luce e atmosfera inedite. 

La veranda

La veranda

I dettagli storici dell'ambiente sono stati conservati e riportati al loro splendore originario, mentre nella sala centrale Dimorestudio ha immaginato un nuovo spazio sopraelevato, con l'intenzione di citare un atelier di moda e sottolineare così il legame unico tra la città di Milano e l'haute couture. 

Gennaro Esposito con Daniela Bertazzoni

Gennaro Esposito con Daniela Bertazzoni

La proposta gastronomica del nuovo Caruso è stata dunque affidata a chef Esposito, che ha ricordato di aver conosciuto Daniela Bertazzoni, vera anima del Grand Hotel et de Milan, a un tavolo della Torre del Saracino: «Siamo rimasti in contatto nel corso degli anni e di questa possibile collaborazione parliamo da tempo, poi sono successe molte cose, tra cui il Covid, che hanno rallentato la sua realizzazione. Sono molto felice di essere qui a Milano e di poter presentare un progetto che sarà profondamente italiano, mediterraneo, e che metterà al centro gli elementi vegetali. Le verdure sono da sempre protagoniste nella mia cucina e anche nella mia alimentazione, nel menu di Caruso troveranno uno spazio particolare».

Zuppetta di olive Nocellara del Belice con pesce spatola "anni 80" (foto N.V.)

Zuppetta di olive Nocellara del Belice con pesce spatola "anni 80" (foto N.V.)

Toni verdi, e schiettamente mediterranei, hanno in effetti caratterizzato il primo piatto assaggiato durante la presentazione, una ben riuscita Zuppetta di olive Nocellara del Belice con pesce spatola "anni 80", un antipasto che pur nella citazione del passato si è presentato con un equilibrio di sapori piuttosto sorprendente. Più classici e rassicuranti invece i Ravioli di burrata ed erbe amare con pomodori secchi e origano di montagna o il Rombo all'acqua pazza

Pasta minestrata

Pasta minestrata

Spaghetto al pomodoro del Vesuvio selezione Gennaro Esposito

Spaghetto al pomodoro del Vesuvio selezione Gennaro Esposito

Proposte che raccontano del carattere pop, diretto e non concettuale, che avrà il Caruso sotto la guida di Gennaro Esposito, che ha affidato il ruolo di executive chef al campano di Torre del Greco Francesco Potenza. Tra i classici che si troveranno in carta, ad esempio, ci saranno celebrazioni della cucina napoletana come il Gateaux di patate (solo a pranzo) o lo Spaghetto al pomodoro del Vesuvio, ma anche must milanesi, come il Risotto allo zafferano e la Cotoletta. La sera sarà offerto anche un menu degustazione di quattro portate a 75 euro, mentre i prezzi medi alla carta rispecchiano il posizionamento di un bistrot di un cinque stelle lusso: tra i 25 e i 30 euro per antipasti e primi, tra i 35 e i 40 per i secondi. 


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Niccolò Vecchia

Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare 
Instagram: @NiccoloVecchia

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