01-08-2023

Il giardino tutto intorno e nei piatti al ristorante Danì Maison di Ischia (...che presto raddoppia)

Siamo tornati nella casa dello chef ischitano Nino Di Costanzo, alla cui tavola i profumi del mare e della macchia mediterranea trovano corpo e sostanza in un impeccabile percorso vegetale, interpretazione verace del territorio

Nino Di Costanzo, lo chef del ristorante Danì Mai

Nino Di Costanzo, lo chef del ristorante Danì Maison, due stelle Michelin a Ischia

Il giardino è il luogo che per eccellenza sintetizza la potenza dirompente e trasformante dell’incontro fra l’uomo e la natura: senza l’uomo il giardino, infatti, non esisterebbe. Così come una grande materia non diventerebbe piatto senza il pensiero di chi la trasforma. Il giardino è il locus amoenus, luogo di piacevolezze e di soprese, talvolta di magia. È luogo di ricerca dove, a volte, ci si ritrova dopo lunghi giri. Nel giardino si sosta per riposarsi e rinfrancarsi, si sta soli o in compagnia, ma si sta sempre bene. Come a tavola.

Ed è proprio per questo che entrata migliore non sapremmo immaginare del rigogliosissimo giardino che lo chef Nino Di Costanzo ha scelto per aprire le porte di quella che un tempo era la sua casa di famiglia e che ora ospita il ristorante Danì Maison, a pochi km di strada tortuosa da Ischia Porto, arricchendolo oltre che di numerosissime specie vegetali locali e da tutto il mondo, anche di opere d’arte contemporanea di artisti ischitani e campani.

Il giardino del ristorante Danì Maison

Il giardino del ristorante Danì Maison

All’aperto, in estate, si consuma l’aperitivo servito su divanetti immersi nel verde e con vista mozzafiato, passando da una serie di piccoli golosi bocconi pensati dalla cucina, in abbinamento a un calice di vino o un cocktail, per poi essere accompagnati all’interno per la cena, ospitata da una sala intima che accoglie pochi tavoli e dallo chef’s table. Cenare nella cucina di Di Costanzo e ammirare la danza dei suoi ai fornelli e al servizio - al quale non si sottrae nemmeno lui - rende l’idea di quanto la cura di ogni singolo dettaglio stia a cuore a questo chef, nato ischitano e che ha girato il mondo prima di riapprodare sull’isola, aprendo il suo ristorante nel 2016. Precisione, armonia, bellezza, eleganza, dedizione: questi i tratti dell’esperienza di chi siede a quel tavolo.

E se l’ “effetto wow” pare essere dietro l’angolo - come nella proposta variopinta e scenica di Art is not a crime, una selezione di dessert serviti su piatti-omaggio ad artisti della scena mondiale - non per questo si perdono per strada il gusto e la sostanza.

Riso capperi e limone

Riso capperi e limone

Che si ritrovano, per esempio, in alcuni delle nuove creazioni dell’estate 2023 come il Riso capperi e limone, fresco e squisito, un’immersione a occhi chiusi nel mare blu di Ischia, per riemergere sulla sabbia e riempirsi i polmoni dei profumi mediterranei di queste coste.

Verdure e Ndunderi con infusi arrostiti

Verdure e Ndunderi con infusi arrostiti

O ancora Verdure e Ndunderi con infusi arrostiti, saporiti gnocchetti della costiera amalfitana accompagnati da ortaggi in diverse cotture e consistenze e i Ravioli friarielli e stracchino, delicati ed estivi. Non manca nella proposta del menu vegetariano da noi scelto, uno dei piatti classici dello chef Di Costanzo: gli Spaghettoni ai cinque pomodori, un tripudio di profumo - sì, prima di tutto quello! - e sapore, omaggio alla devozione che Di Costanzo ha per la sua terra.

Spaghettoni ai cinque pomodori, un classico dello chef Di Costanzo

Spaghettoni ai cinque pomodori, un classico dello chef Di Costanzo

E un piacevole atterraggio a casa. Parla di Sud e di territorio anche l’Agnello in parmigiana di melanzane, che ci siamo concessi come extra al menu vegetale: delicato e schietto, senza inutili effetti speciali, da godersi boccone dopo boccone.

Agnello in parmigiana di melanzane

Agnello in parmigiana di melanzane

Chi lo volesse, può scegliere fra una selezione di portate alla carta oppure optare per un menu degustazione a sorpresa con piatti stabiliti dalla cucina, o ancora dedicarsi alle due opzioni di percorso a tema bollicine, in abbinamento alle etichette dello Champagne Dom Pérignon P2 o P3 o di Ferrari. D’altra parte, la cantina da sola meriterebbe una sosta al Danì Maison, per la varietà di etichette dall’Italia e dal mondo e la profondità di annate disponibili.

E ora, novità: a pochi passi dal ristorante, all’interno del giardino, sta per nascere il progetto a cui Nino Di Costanzo sta pensando da qualche anno, perfezionandolo e che offrirà ai fortunati avventori - spesso provenienti da barche e lussuosi yacht in sosta al porto poco distante - una materia prima della stessa qualità del vicino bistellato.

Ripercorrendo a fine serata il giardino a ritroso, si guadagna l’uscita, fra profumi, angoli di bellezza e colori, come un refrain a ricordare le sensazioni provate a tavola.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Amelia De Francesco

Napoletana di nascita e lucchese di adozione, parte dalla critica letteraria per arrivare poi a raccontare di cibo e di vino (che sono anche le sue passioni). Adora viaggiare e va matta per la convivialità che si crea intorno alla tavola

Consulta tutti gli articoli dell'autore