Un giardino incantato, quasi dei tarocchi, ricco di objet trouvé e pezzi d'arte, nel cuore di un'isola concitata che qui trova però requie. Danì Maison è l'Itaca di Nino Di Costanzo, una dimensione ideale nel quale sciorina la sua cucina solo apparentemente carnevalesca, ma che nasconde una conoscenza delle materie prime rara da trovare e una assoluta capacità di geolocalizzarsi nel tempo e nello spazio. A questo si aggiunga una profonda cultura enologica, che lo porta a collezionare bottiglie di grande pregio e a costruire i suoi menu in un dialogo incessante tra solido e liquido.
I menu sono espressionisti, di chi non ha paura dei sapori, non si rifugia in ideologie "nordiche" che a Ischia sarebbero fuori luogo. Gli antipasti sono un luna park, crudi di pesce, la Bassa Marea, il Coniglio con patate affumicate e fagioli di Controne. I primi non vengono nascosti come in molti fine dining ma esibiti con opulenza, ci sono anche dei Fusilli al salmone cosi Ottanta e la mirabile Paste e patate. Tra i secondi il Rombo alla mugnaia è un agguato alle aspettative. I dolci fanno storia a sé, circensi, sovraesposti, fastosi e festosi. Isola sì ma del tesoro.
romano di stanza a Milano, sommelier e giornalista del quotidiano Il Giornale, racconta da anni i sapori delle città in cui vive
romano di stanza a Milano, sommelier e giornalista del quotidiano Il Giornale, racconta da anni i sapori delle città in cui vive