Ciccio Sultano
...una semplice insalatadi Stefano Baiocco
Dall'Italia «Ho 4 locali sulla stessa via. Il mio polo del gusto napoletano e la mia idea di sostenibilità d'impresa»
Antonio Guida, Antonino Cannavacciuolo, Pierfederico Pascale e Federico dell'Omarino, i 4 autori dell'ultima cena benefica "A Casa di Antonio", a favore dell'associazione onlus L'Abilità
È enorme la stima che nutriamo per professionisti come Antonio Guida e Federico dell’Omarino, specificavamo di recente, due cuochi (e amici) animati da un’umiltà così speciale e riservata che, se si concedono pubblicamente, lo fanno solo ed esclusivamente per cause nobili. Come “A Casa di Antonio”, un format sviluppato dagli chef del Seta - il ristorante contenuto nel Mandarin Oriental Hotel di Milano - e dall’infaticabile Luciana Lombardi, moglie di Antonio, per sostenere L’Abilità, associazione Onlus fondata a Milano 25 anni fa allo scopo di facilitare i percorsi di bambini con disabilità, come quella che affligge la loro piccola Viola. E difendere il loro sacrosanto diritto alla cura, all’educazione, al tempo libero, all’inclusione sociale, un lavoro quotidiano che consente di aiutare le mamme e i papà nella complicata gestione quotidiana delle cose. Ciclicamente dal 2019, i Guida aprono le porte di casa per cucinare menu speciali per un massimo di 12 persone, disposte a pagare cifre importanti (900 euro l'altra sera, ma spesso le donazioni sono ben superiori) per sostenere L’Abilità. Spesso cucinano loro, altre volte accorrono ad aiutare amici e colleghi, com’è accaduto in passato con Wicky Priyan o Anthony Genovese. Nella cena di lunedì scorso dal lago d’Orta è arrivato niente meno che Antonino Cannavacciuolo con Pierfederico Pascale, pasticciere di Villa Crespi, ristorante insignito da pochi mesi dalla terza stella Michelin. «Io e Antonio», ha spiegato il cuocone di Vico Equense, uno che non concerta spesso menu a 4 mani, anzi, «ci conosciamo da oltre un decennio. Per lui, faccio questo ed altro». «In termini di preparazione», spiegava Guida, come dell’Omarino felicemente impegnato a cucinare nell’unico giorno libero della settimana, «questa cena richiede più impegno di un servizio al Seta: l’organizzazione s’attiva diversi giorni prima perché i dettagli da mettere assieme sono davvero numerosissimi. Ma la soddisfazione alla fine è enorme: c’è quella che leggiamo negli occhi dei clienti benefattori e la nostra per aver contribuito all’enorme lavoro dei ragazzi dell’Abilità».
La tavola, allestita col sostegno di Dior Maison
Anna Tipaldi e Carlo Riva, onlus L'Abilità. Per informazioni sulle donazioni, clicca qui
Con il quartetto di cuochi, Luciana Lombardi
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
La corte verdeggiante nascosta del Mandarin Garden, bistrot del Mandarin Oriental Hotel di Milano
I protagonisti di sala e cucina del pranzo a 4 mani al ristorante Seta del Mandarin Oriental Hotel di Milano, martedì 28 giugno. Da sinistra a destra, Filipe Martins Alves, Federico dell'Omarino, Quique Dacosta, Antonio Guida e Manuel Tempesta
Da sinistra, Alessandro Martellini e Antonio Guida. Il primo arrivò come stagista al Pellicano di Porto Ercole diversi anni fa, trovando in Guida un maestro fondamentale
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose