Thomas Quintavalle, fotografo veneziano classe 1974, da due anni documenta le cucine del Ristorante Uliassi di Senigallia. Il suo progetto La Brigade - Kitchen Stories nasce da un'osservazione semplice: esiste una grande curiosità per i meccanismi dell'alta cucina anche tra chi non frequenta abitualmente i ristoranti stellati. L'obiettivo è mostrare ciò che accade prima che il piatto arrivi in tavola, quella perfetta organizzazione gerarchica inventata da Auguste Escoffier a fine Ottocento che ancora oggi governa le grandi cucine.

Casa Perbellini - 12 Apostoli

Casa Perbellini - 12 Apostoli

Casa Perbellini - 12 Apostoli
Dal 1995
Quintavalle è in sedia a rotelle a seguito di un incidente stradale. «Essere in sedia a rotelle mi dà un rapporto con la fotografia e con il mondo che non avrei se camminassi», spiega. «Quando scatto mi ritrovo per un istante dentro alla scena. Laddove la sedia non mi consente di arrivare, ci pensa la fotografia a restituirmi la libertà di essere ovunque si posi il mio sguardo». Questa condizione ha influenzato profondamente il suo punto di osservazione e la sua sensibilità artistica.

Atelier Moessmer - Norbert Niederkofler

Atelier Moessmer - Norbert Niederkofler

Atelier Moessmer - Norbert Niederkofler
Laureato in giurisprudenza a Ferrara, città che lo ha aiutato a ricominciare dopo l'incidente, Quintavalle ha vissuto a Berlino fino al 2019 dedicandosi completamente alla fotografia. L'incontro con l'alta cucina è avvenuto nel 2014 quando
Paolo Marchi lo invitò a
Identità Golose, dove nacque l'amicizia con
Mauro Uliassi. Oltre a
La Brigade, ha realizzato i progetti fotografici
Le Mani della Tradizione,
Dreamland e
Summertime.
Le sue fotografie catturano senza artifici il dinamismo delle cucine: i briefing prima del servizio, le mani esperte in movimento, il lavoro di squadra. Sono immagini sobrie che documentano persone e gesti, mostrando la passione che unisce l'intera brigata dallo chef de cuisine al marmiton. L'intento è rendere l'alta cucina più accessibile, umanizzandola attraverso il racconto visivo del suo funzionamento interno.
Il progetto coinvolge alcuni dei più importanti nomi della ristorazione. Oltre a
Mauro Uliassi, hanno partecipato i tristellati
Disfrutar di Barcellona degli chef
Eduard Xatruch,
Oriol Castro e
Mateu Casañas, l'
Atelier Moessmer di
Norbert Niederkofler, l'
Hiša Franko di
Ana Roš,
Casa Perbellini 12 Apostoli di
Giancarlo Perbellini, i bistellati
Arnolfo di
Gaetano Trovato e
Agli Amici di
Emanuele e
Michela Scarello, lo stellato
Dalla Gioconda di
Davide Di Fabio. Presto si aggiungeranno i
Cocina Hermanos Torres di Barcellona,
Le Mirazur di Menton e
Harry's Piccolo di Trieste.
«Se tutto quello che abbiamo fatto qualcuno l'ha fatto prima, aprire una nuova finestra sul mondo dell'alta ristorazione è l'obiettivo di questo mio progetto», afferma
Quintavalle. Le sue immagini trasformano le cucine stellate in laboratori dove genialità e passione si fondono nel lavoro quotidiano, offrendo uno sguardo privilegiato su un mondo solitamente inaccessibile al pubblico.