21-06-2025

50Best 2025, istantanee di una festa

Al di là del dibattito su meccanismi e classifica, la prima edizione italiana in 23 anni ha trasformato Torino in un parco giochi del gusto

I busti dei cuochi della Word's 50Best Restaur

I busti dei cuochi della Word's 50Best Restaurant a Villa Bria, Gassino Torinese

E anche l’edizione della World’s 50Best Restaurant 2025 è alle spalle. Ha vinto a sorpresa il ristorante Maido di Lima, a sorpresa perché nelle ultime tre edizioni a trionfare era sempre il ristorante che l’anno precedente si era classificato al secondo posto (mentre invece l’insegna di MitsuharuMichaTsumura l’anno scorso occupava la quinta piazza). Un ristorante di Lima vince dunque per la seconda volta in 3 anni (nel 2023 trionfò Central di Virgilio Martinez), un risultato che fotografa bene la crescita (e gli investimenti) della cucina peruviana nell’immaginario collettivo dell’ultimo ventennio.

Cucina nikkei, per l’esattezza, quell’insieme di tradizioni nippo-peruviane che hanno cominciato a intrecciarsi alla fine dell’Ottocento nella capitale del Perù. Crasi fertili cui Micha si sforza di dar luce dall’ottobre 2009, l’anno in cui aprì Maido nel quartiere Miraflores. «È una cucina», spiega sempre il cuoco, «festosa, maliziosa, esuberante, mai verticale e sempre democratica. Una tradizione che somiglia alla danza marinera: noi abbiamo creato il nostro ballo, i nostri costumi e le nostre melodie, fondate sul passato e su radici disparate. Ma poi l’abbiamo raccontata attraverso un linguaggio nuovo e potente». Per chi volesse approfondire il soggetto, si legga il libro “Nikkei es Perù” (si acquista qui),

Che edizione è stata? Al di là dei buoni risultati per la cucina italiana (abbiamo 6 insegne nelle 50 posizioni come la Tailandia, più di tutti) e delle critiche a meccanismi e cerimonia in sè, più o meno condivisibili (per noi era piuttosto grave che non si potesse accedere a internet nell’auditorium, un’occasione persa per un evento che fa sempre il boom grazie ai live posting), per la città sono stati 5 giorni di festa, un'abbondanza che non ricordiamo in altre edizioni: party, chef's feast, cene a 4 mani, presentazioni di libri, esibizioni popolari, degustazioni, ritrovi più o meno clandestini hanno accresciuto la reputazione della città nei circuiti foodie globali, avvicinando iper-chef a tavole un tempo misconosciute fuori dalla città e coinvolgendo la cittadinanza in iniziative spesso elettrizzanti. Il programma del “fuori-salone” è stato molto ricco e le istantanee che seguono ne raccontano solo una parte.

Mitsuharu “Micha” Tsumura, classe 1981, chef e patron ristorante Maido di Lima, primo ristorante per la World's 50Best 2025. Maido è il secondo ristorante peruviano a vincere la competizione negli ultimi 3 anni (nel 2022 fu Central). In 23 edizioni la Spagna ha vinto 8 volte, 6 la Danimarca, 3 gli Stati Uniti, 2 Italia e Perù, 1 ciascuna Francia e Gran Bretagna. Curiosamente, l'Asia - presente in abbondanza nella classifica 2025 - non ha mai espresso un vincitore

MitsuharuMichaTsumura, classe 1981, chef e patron ristorante Maido di Lima, primo ristorante per la World's 50Best 2025. Maido è il secondo ristorante peruviano a vincere la competizione negli ultimi 3 anni (nel 2022 fu Central). In 23 edizioni la Spagna ha vinto 8 volte, 6 la Danimarca, 3 gli Stati Uniti, 2 Italia e Perù, 1 ciascuna Francia e Gran Bretagna. Curiosamente, l'Asia - presente in abbondanza nella classifica 2025 - non ha mai espresso un vincitore

Non si è parlato a sufficienza del grande exploit del team di Norbert Niederkofler dell’Atelier Moessmer: a neanche due anni dall’apertura, il ristorante di Brunico ha già 3 stelle Michelin e siede al 20mo posto 50Best (+32 rispetto all’anno precedente). Complimenti

Non si è parlato a sufficienza del grande exploit del team di Norbert Niederkofler dell’Atelier Moessmer: a neanche due anni dall’apertura, il ristorante di Brunico ha già 3 stelle Michelin e siede al 20mo posto 50Best (+32 rispetto all’anno precedente). Complimenti

Tanti, inutile nasconderlo, facevano il tifo per la vittoria del basco Bittor Arginzoniz. Contrariamente a quanto successo nelle precedenti edizioni, la leggenda della griglia di Asador Etxebarri ad Axpe, nei Paesi Baschi, non ha fatto il salto dalla seconda alla prima posizione, rimanendo stabile sulla piazza d’onore. Crediamo che il primo a rammaricarsene sia lui, che per altri 12 mesi dovrà di nuovo correre a mille all'ora per conquistare la vetta nel 2026. 65 anni, in prima linea dal 1990, negli ultimi anni ha ripetuto spesso quanto sia faticoso fisicamente fare il lavoro che fa. In bocca al lupo

Tanti, inutile nasconderlo, facevano il tifo per la vittoria del basco Bittor Arginzoniz. Contrariamente a quanto successo nelle precedenti edizioni, la leggenda della griglia di Asador Etxebarri ad Axpe, nei Paesi Baschi, non ha fatto il salto dalla seconda alla prima posizione, rimanendo stabile sulla piazza d’onore. Crediamo che il primo a rammaricarsene sia lui, che per altri 12 mesi dovrà di nuovo correre a mille all'ora per conquistare la vetta nel 2026. 65 anni, in prima linea dal 1990, negli ultimi anni ha ripetuto spesso quanto sia faticoso fisicamente fare il lavoro che fa. In bocca al lupo

Chi di certo è destinata ad arrampicarsi a vette superiori è la canadese Jessica Rosval de Al Gatto Verde, qui in foto in un momento di relax con la sous chef Alessia Belladonna (a sinistra). All’orizzonte per la canadese, si intravede il titolo di Miglior chef donna e l’ingresso del suo ristorante nei 50. Accettiamo scommesse

Chi di certo è destinata ad arrampicarsi a vette superiori è la canadese Jessica Rosval de Al Gatto Verde, qui in foto in un momento di relax con la sous chef Alessia Belladonna (a sinistra). All’orizzonte per la canadese, si intravede il titolo di Miglior chef donna e l’ingresso del suo ristorante nei 50. Accettiamo scommesse

Sempre in tema di cuoche, ci è piaciuto molto il passaggio di consegne nel titolo di chef donna tra la brasiliana Janaina Torres (detentrice del premio nel 2024) e la thailandese di origini cinesi Pichaya Soontornyanakij, detta chef Pam, del ristorante Potong. Il ricordo della sua anatra in più servizi è ancora nitido nel nostro ippocampo

Sempre in tema di cuoche, ci è piaciuto molto il passaggio di consegne nel titolo di chef donna tra la brasiliana Janaina Torres (detentrice del premio nel 2024) e la thailandese di origini cinesi Pichaya Soontornyanakij, detta chef Pam, del ristorante Potong. Il ricordo della sua anatra in più servizi è ancora nitido nel nostro ippocampo

Era gremito di gente il ristorante Condividere nella Nuvola di Lavazza a Torino per la presentazione del libro che porta il nome del ristorante, firmato dal suo chef Federico Zanasi, in foto a sinistra. Con lui ci sono Marco Bolasco (fondatore della casa editrice Topic) e Ferran Adrià. Ci torneremo

Era gremito di gente il ristorante Condividere nella Nuvola di Lavazza a Torino per la presentazione del libro che porta il nome del ristorante, firmato dal suo chef Federico Zanasi, in foto a sinistra. Con lui ci sono Marco Bolasco (fondatore della casa editrice Topic) e Ferran Adrià. Ci torneremo

C’erano tanti ospiti alla merenda bollente (per le temperature) organizzata da Gin Mare nel Parco di Villa Sassi, sulle prime alture di Superga. A tenere banco, i food pairing concepiti da 3 pezzi da 90: Massimo Bottura, Agostino Perrone e Giorgio Bargiani, compostissimo duo di bartender del Connaught di Londra. Tortellini modenesi, gin tonic e tante chiacchiere

C’erano tanti ospiti alla merenda bollente (per le temperature) organizzata da Gin Mare nel Parco di Villa Sassi, sulle prime alture di Superga. A tenere banco, i food pairing concepiti da 3 pezzi da 90: Massimo Bottura, Agostino Perrone e Giorgio Bargiani, compostissimo duo di bartender del Connaught di Londra. Tortellini modenesi, gin tonic e tante chiacchiere

Hanno avuto successo le serate del ciclo “Pop-Up” dell'organizzazione Buonissima, intrecci tra cucine pop e top, per utilizzare un dualismo caro ai curatori Luca Iaccarino e Stefano Cavallito. Sono stati nientemeno che Massimiliano e il nipote Giovanni della famiglia Alajmo (Le Calandre a Padova e tanto altro) ad affiancare a casa loro  Antonella e Daniele Rota dell’imprenotabile Antiche Sere, piola cult celebre per le sue frittatine e le acciughe al verde. Nel menu, spiccava un Carpaccio di manzo con maionese di gallina e tartufo nero estivo, omaggio degli Alajmo alla tradizione di cucina del nord-ovest

Hanno avuto successo le serate del ciclo “Pop-Up” dell'organizzazione Buonissima, intrecci tra cucine pop e top, per utilizzare un dualismo caro ai curatori Luca Iaccarino e Stefano Cavallito. Sono stati nientemeno che Massimiliano e il nipote Giovanni della famiglia Alajmo (Le Calandre a Padova e tanto altro) ad affiancare a casa loro  Antonella e Daniele Rota dell’imprenotabile Antiche Sere, piola cult celebre per le sue frittatine e le acciughe al verde. Nel menu, spiccava un Carpaccio di manzo con maionese di gallina e tartufo nero estivo, omaggio degli Alajmo alla tradizione di cucina del nord-ovest

Sempre per il ciclo “Pop Up” di Buonissima, bella la serata da Lao, osteria cinese molto popolare per i noodles tirati a mano. La titolare Tingting Dai, cliente assidua del Cambio di Torino, ha incrociato il mestiere con lo chef uscente Matteo Baronetto. A proposito, per conoscere i dettagli della sua nuova insegna nel quartiere Crocetta di Torino, dovremo aspettare la fine dell’anno

Sempre per il ciclo “Pop Up” di Buonissima, bella la serata da Lao, osteria cinese molto popolare per i noodles tirati a mano. La titolare Tingting Dai, cliente assidua del Cambio di Torino, ha incrociato il mestiere con lo chef uscente Matteo Baronetto. A proposito, per conoscere i dettagli della sua nuova insegna nel quartiere Crocetta di Torino, dovremo aspettare la fine dell’anno

Caterina Ceraudo e Niko Romito, allieva e maestro insieme alla Fondazione Re Rebaudengo per l’evento “breakfast with the stars” di Illy, un’esplorazione tra il mondo del caffè e quello del gusto. Niko era felice del suo piccolo passo in avanti, al 18mo posto (era 19mo nel 2024)

Caterina Ceraudo e Niko Romito, allieva e maestro insieme alla Fondazione Re Rebaudengo per l’evento “breakfast with the stars” di Illy, un’esplorazione tra il mondo del caffè e quello del gusto. Niko era felice del suo piccolo passo in avanti, al 18mo posto (era 19mo nel 2024)

Perù protagonista pure 24 ore prima della cerimonia con l’imballatissima cena a 4 mani messa insieme da Alexander Robles, padrone di casa ad Azotea, e Pia Leon del ristorante Kjolle a Casa Tupac, lo stesso complesso che ospita il pluridecorato Central, del marito Virgilio Martinez. Da giovedì scorso Kjolle è il nono ristorante al mondo

Perù protagonista pure 24 ore prima della cerimonia con l’imballatissima cena a 4 mani messa insieme da Alexander Robles, padrone di casa ad Azotea, e Pia Leon del ristorante Kjolle a Casa Tupac, lo stesso complesso che ospita il pluridecorato Central, del marito Virgilio Martinez. Da giovedì scorso Kjolle è il nono ristorante al mondo

Il plotone di cuochi internazionali che ha dato vita alla cena “Melting Pot” alla Pista del Lingotto. Un richiamo forte allo “ius cucinae”, cuochi dal passaporto diverso che lavorano in Italia, ognuno concentrato a portare una specialità del proprio paese. Tra loro, assi della cucina e dell’ospitalità, come Matias Perdomo, Roy Caceres, Giulia Liu, Max Chiesa, Charles Pierce, Vinod Sookar, Jose Alfredo Villa Lopez con il padrone di casa Alessandro Scardina. E le ragazze di Roots Modena, il progetto di Jessica Rosval che coinvolge donne migranti. Con lei, c’erano la messicana Aketsalli Bobadilla Canseco, la guineiana Fanta Diaby e l’ucraina Nadiya Shevchenko

Il plotone di cuochi internazionali che ha dato vita alla cena “Melting Pot” alla Pista del Lingotto. Un richiamo forte allo “ius cucinae”, cuochi dal passaporto diverso che lavorano in Italia, ognuno concentrato a portare una specialità del proprio paese. Tra loro, assi della cucina e dell’ospitalità, come Matias Perdomo, Roy Caceres, Giulia Liu, Max Chiesa, Charles Pierce, Vinod Sookar, Jose Alfredo Villa Lopez con il padrone di casa Alessandro Scardina. E le ragazze di Roots Modena, il progetto di Jessica Rosval che coinvolge donne migranti. Con lei, c’erano la messicana Aketsalli Bobadilla Canseco, la guineiana Fanta Diaby e l’ucraina Nadiya Shevchenko

Mai visti in Italia così tanti cuochi 50Best tutti assieme. Nel pranzo che precedeva la cerimonia sono stati avvistati da Scannabue a San Salvario Bruno Verjus, i fratelli Roca, i fratelli Torres, Ferran e Albert Adria, Rasmus Munk, Virgilio Martinez, Nicolai Nørregaard… A tavola, atterravano plin a go go

Mai visti in Italia così tanti cuochi 50Best tutti assieme. Nel pranzo che precedeva la cerimonia sono stati avvistati da Scannabue a San Salvario Bruno Verjus, i fratelli Roca, i fratelli Torres, Ferran e Albert Adria, Rasmus Munk, Virgilio Martinez, Nicolai Nørregaard… A tavola, atterravano plin a go go

La sera prima, musica a palla e spaghetti di mezzanotte da Buatta a Torino: nelle stradine davanti alla tavola di “cucina popolana” del palermitano Franco Virga c’era una bella fetta della community di chef, giornalisti e chairmen della 50best. Tanti abbracci e sorrisi

La sera prima, musica a palla e spaghetti di mezzanotte da Buatta a Torino: nelle stradine davanti alla tavola di “cucina popolana” del palermitano Franco Virga c’era una bella fetta della community di chef, giornalisti e chairmen della 50best. Tanti abbracci e sorrisi

E per mangiare a notte fonda a Torino? Andavamo da Diego Dequi di Luogodivino, dispensatore di grandi vini e prodotti eccellenti: oltre alle acciughe al verde della foto, ricordiamo una spalla cotta di patanegra da sballo

E per mangiare a notte fonda a Torino? Andavamo da Diego Dequi di Luogodivino, dispensatore di grandi vini e prodotti eccellenti: oltre alle acciughe al verde della foto, ricordiamo una spalla cotta di patanegra da sballo


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Gabriele Zanatta

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Gabriele Zanatta

classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. 
instagram @gabrielezanatt

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