Lombardia. 1945.
E' tarda sera. Dopo anni di esperimenti e duro lavoro finalmente un brindisi. Un abbraccio. Sorrisi felici. Immaginiamo così la nascita del Riso Carnaroli. Nella cascina di Ettore De Vecchi a Paullo, piccolo comune a nord di Pavia. Gioia infinita tra il risicoltore illuminato e il signor Carnaroli, fidato collaboratore. Anni di tentativi per l'ibridazione tra la varietà Vialone e Lencino.
Lomellina. 2025.
80 anni dopo. Il Re dei Risi compie 80 anni. La varietà più amata e preziosa al mondo viene celebrata a livello internazionale con una serie di iniziative straordinarie per tutto il 2025. Un’importante ricorrenza. Da festeggiare con allegria. Nell’ambito di Carnaroli 80, l’associazione Strada del Riso dei tre fiumi di Mortara ha ideato e organizzato due eventi speciali: “Sosta & Gusta” e gli “Stati Generali del Riso Italiano”. Tra i numerosi enti che hanno patrocinato il progetto (senza scopo di lucro) elenchiamo ad esempio: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Ente Nazionale Risi, Associazione Europea Vie Francigene, Slow Food Italia, Provincia di Pavia, Città di Vigevano, Giubileo nella Tuscia, Stati Generali delle Donne, Aida.
“Sosta & Gusta” ha appena tagliato il traguardo. Che impresa! Partenza l’8 maggio da Londra e arrivo il 12 giugno a Roma. Un ciclo tour lungo tutta la Via Francigena da Londra a Roma. Oltre 30 giorni. Un viaggio a tappe percorso da Cristiana Sartori (presidente della Strada del Riso dei Tre Fiumi, agronomo e risicoltore biologico) e da una troupe di videomaker con il compito di realizzare il documentario “Rice of Italy”. Pedalate in campagna. Piccoli borghi. Città storiche. A cominciare dalla capitale del Regno Unito dove Cristiana ha dato il “via” al viaggio presso l'importantissimo Istituto Italiano di Cultura di Londra, insieme al direttore Francesco Bongarrà.
E poi Francia, Svizzera e Italia. Luoghi incantevoli. Paesaggi e sorrisi. Quanti sorrisi! Un modo inedito per promuovere il riso Carnaroli. Celebrando, tra l’altro, l’anno speciale del Riso Italiano nel mondo. Un'avventura sorprendente. 20 tappe evento. 20 luoghi simbolo. Degustazioni e cooking show. Momenti gustosi in collaborazione con moltissimi chef. Fra i tanti Paolo Griffa del Caffè Nazionale di Aosta, Marco Rossi de La Mugnaia di Ivrea, Cristina Cerbi dell'Osteria di Fornio di Fidenza, Alessandro Grano de La Fromagerie di Londra e Andrea Paoletti di Montefiascone. Risotti speciali. Risotti indimenticabili. Come quello cucinato da Igles Corelli per la speciale tappa finale, al Senato di Roma. Un risotto memorabile, con ingredienti rappresentativi dei territori che hanno ospitato gli appuntamenti. Dallo Zafferano italiano al Parmigiano Reggiano, dal lardo di Colonnata all'aglio di Voghiera, dalle nocciole della Tuscia al peperoncino di Calabria. E molti altri. In onore della candidatura della Cucina italiana come Patrimonio dell’Umanità Unesco. Turismo lento, lentissimo. Come carezzare le pannocchie di riso sotto il sole. Dal Regno Unito a Roma, seguendo l’antichissima Via Francigena. Cristiana ha anche raggiunto la Città del Vaticano per ringraziare Papa Leone XIV nell’Anno Santo del Giubileo Agro Ambientale.

Igles Corelli prepara il risotto con Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato
Sosta & Gusta non è un viaggio qualunque. È un modo di raccontare. Una visione comune. Amore incontrastato per ciò che è buono, pulito e giusto. Tutto l’amore sarà descritto in suoni e immagini dal documentario realizzato durante il viaggio. Suggestivo e coinvolgente. Incantevole e avventuroso. Sarà come tenere per mano Cristiana. Sarà come viaggiare in biciletta e assaggiare risotti per tutta Europa. Sentirne l’essenza e festeggiare gli 80 anni di nascita del Riso Carnaroli. Sarà il frutto di un viaggio immaginato, sognato e tutto da percorrere. Un viaggio rivolto ad amplificare l’identità del Riso Carnaroli classico e per promuovere questa varietà tra le nuove generazioni. Gratitudine verso il futuro, ammirazione che richiama il passato. Tutto il percorso sarà illustrato dal food cartoonist
Roberto Giannotti, in uno speciale libro a vignette, che sarà donato (per il momento) a tutte le quarte elementari della provincia di Pavia. Colori gioiosi e allegria sincera.
I festeggiamenti non finiscono qui. Appuntamento dal 2 al 5 ottobre per la prima edizione degli Stati Generali del Riso italiano. A Vigevano, nella Capitale della Lomellina. Terra ricca di storia. Stagioni immense di raccolta di riso, fatica e speranza. 4 giorni dedicati esclusivamente al mondo del riso. Saranno invitati oltre 3.000 risicoltori, provenienti da tutte le province risicole italiane. Da nord a sud, da ovest a est. In onore del dono che
Galeazzo Maria Sforza offrì a
Ercole I d’Este, 12 sacchi di riso “dal quale otterrai 12 sacchi da ciascun sacco”. Celebrazione della storia. 550 anni esatti. Inizio della risicoltura diffusa. Gli Stati Generali del Riso italiano saranno un momento di riflessione. Condivisione. Coinvolgimento. Ogni giorno un tema differente. Il riso come comune denominatore. Unione di intenti e valori universali. Voce ai territori. Si parte dal basso. Si inizia dalla terra. Seme che germoglia. Vita che nasce. I produttori, anche i più piccoli, avranno la possibilità di raccontarsi. Porre quesiti. Ragionare. Tutti protagonisti. Gli organizzatori immaginano la creazione di un decalogo di punti cardine. Regole tra produttori. Accordi tra opinioni diverse. Per sostenere il lavoro agricolo. Per la salvaguardia della natura.

Ogni convegno sarà accompagnato dall’esposizione di prodotti e promozione di aziende del settore agricolo e enogastronomico. Una grande vetrina internazionale. Ogni giorno tutti i risicoltori avranno la possibilità di promuovere il proprio riso al pubblico, con una grande manifestazione di mostra mercato. Far conoscere alle persone i frutti del proprio lavoro. Infine, domenica 5, ci sarà una meravigliosa rievocazione del dono dei 12 sacchi. Partecipazione popolare. Costumi autentici. Immersione totale nella storia. Tutta da vedere e da vivere. Durante gli Stati Generali sarà inoltre presentata l’opera d’arte che
Stefano Bressani creerà per l’occasione. Stile esclusivo e raffinato. Una pannocchia di riso unica. Inconfondibile. Identità e rispetto della natura. Sostenibilità al primo posto. Stoffe rare. Stoffe pregiate. Contro il consumismo forzoso. Sensibilità verso tutto ciò che nasce e cresce con responsabilità e attenzione. Opera d’arte che sarà riflessa nel manifesto ufficiale dell’iniziativa a cura del celebre artista.