10-12-2022
La nuova sala ristorante del locale milanese
Quando si ha a che fare con luoghi storici, che a volte chiamiamo "istituzioni", insegne che nel corso dei decenni hanno acquisito un valore simbolico nella vita di una città, temi come il rinnovamento e il cambiamento diventano sempre molto delicati. Da affrontare con cura e intelligenza. A Milano il Sant Ambroeus è sicuramente un'istituzione e la sua nuova stagione, inaugurata da poche settimane, sembra nascere sotto i migliori auspici.
Prima di arrivare all'oggi, un po' di storia: il Sant Ambroeus di Corso Matteottti viene inaugurato nel 1936, con la titolare Teresa Cattaneo: inizialmente solo una pasticceria, diventa poi un bar e anche una tavola calda, entrando nel cuore della Milano bene. Negli anni '70 la proprietà passa alla famiglia Pauli, che nel 1982, grazie anche al grande interesse manifestato da illustri frequentatori con il passaporto americano, decide di fare il salto oltreoceano e di aprire il primo Sant Ambroeus a New York, sulla prestigiosa Madison Avenue. Il successo di questo primo esperimento statunitense porta all'espansione del marchio e all'apertura di altre sedi americane.
Il bancone e la pasticceria
Compito non semplice, come dicevamo, ma realizzato con la cura necessaria: è certamente "nuovo", ma la grazia con cui è stato restaurato e ripensato fa sì che chi ha amato il Sant Ambroeus ci si ritroverà immediatamente. Nessuno stravolgimento, ma anzi la conferma della bellezza di quello storico bar: merito del designer Fabrizio Casiraghi, che ha curato la ristrutturazione, e che ha lavorato per accentuare il carattere storico degli spazi interni, ispirandosi all'estetica del palazzo (risalente al 1930) che ospita il locale.
Iacopo Falai
Ossobuco di vitello in gremolada, riso allo zafferano al salto (foto Alberto Blasetti)
Stracci al cinghiale (foto Alberto Blasetti)
Anatra e foie gras (foto Alberto Blasetti)
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
Antonio Pappalardo sarà uno dei protagonisti di Identità di Pizza (in collaborazione con Latteria Sorrentina): appuntamento in Sala Blu 2 sabato 9 alle 11.45 . Per scoprire il programma clicca qui
I prestigiosi relatori che si daranno il cambio nell'intensa giornata di lunedì 11 marzo in Sala Blu 2 (in collaborazione con Velier), al MiCo di via Gattamelata, a Milano (iscriviti qui). Da sinistra a destra in senso orario: Davide Caranchini, Riccardo Monco, Alessandro Della Tommasina, Ariel Hagen, Francesco Vincenzi, Michele Cobuzzi, Tiziana Cappiello.