21-10-2022

La confortevole creatività mediterranea del Le Monzù di Capri

Nelll'hotel di lusso Punta Tragara, all’ombra dei celebri faraglioni, il menu dello chef Luigi Lionetti esprime l’essenza dell’isola con leggiadria e intensità

Luigi Lionetti, classe 1984, caprese doc, chef del

Luigi Lionetti, classe 1984, caprese doc, chef del ristorante Le Monzù dell'hotel Punta Tragara di Capri

L’aveva chiamata “Stracasa”, perché era più che una semplice dimora. Nel 1920 Emilio Errico Vismara, ingegnere lombardo, sceglie lo spettacolo struggente di Punta Tragara per costruire la sua villa, abbracciata alla roccia, a picco sul mare e con vista diretta sui Faraglioni. L’opera dell’uomo e la magia della natura fanno di questa costruzione “un’emanazione della roccia, una filiazione dell’isola, un fenomeno vegetale, quasi un lichene architettonico cresciuto sul fianco di Capri”, così annota sui suoi bozzetti il progettista svizzero all’epoca dei lavori. Nel 1968 viene acquistata dal conte Goffredo Manfredi che, da buen retiro, lo trasforma nel 1973 in albergo, e, nel corso degli anni, dopo una serie di ristrutturazioni, diventa l’esclusivo cinque stelle lusso attuale: il Punta Tragara.

Fiore all’occhiello dell’ospitalità è il ristorante Le Monzù, che propone diversi percorsi gourmet firmati dall’executive chef Luigi Lionetti. Classe 1984, caprese doc, Luigi viene folgorato dalla passione per la gastronomia a 15 anni. Dopo diverse esperienze sul campo - tra cui con Gennaro Esposito e Arturo Spicocchi - nel 2008 arriva al Punta Tragara, dove a soli 23 anni diventa sous-chef. Professionale, misurato, concreto, con i piedi per terra, capace di riportare nei piatti l’essenza mediterranea dell’isola con leggiadria ed intensità.

Tutto pomodoro e Seppia, ricci di mare, aglio orsino e mela verde

Tutto pomodoro e Seppia, ricci di mare, aglio orsino e mela verde

Puttanesca di baccalà con sorbetto al pomodoro

Puttanesca di baccalà con sorbetto al pomodoro

Risotto con burrata, carpaccio di scampi polvere di capperi e alghe e Cappelletti di pasta all’uovo con parmigiano Vacche Rosse, tartufo nero

Risotto con burrata, carpaccio di scampi polvere di capperi e alghe e Cappelletti di pasta all’uovo con parmigiano Vacche Rosse, tartufo nero

Tutto parte da una grande materia prima, valorizzata attraverso cotture ben calibrate. A preparare il palato alla cena ci sono il goloso Bignè Craquelin ripieno di parmigiana di melanzane e il Bao Bun con insalatina d’astice. Menzione a parte merita il Tutto pomodoro, un assaggio di pomodori in 4 consistenze differenti, dalla spuma alla polvere passando per la cottura confit e al forno, completato con pane croccante e basilico: un amuse bouche che è un inno al simbolo campano per eccellenza, che diventa un boccone - da mangiare con il cucchiaino - di straordinaria intensità gustativa.

Tra gli antipasti, la Seppia, ricci di mare, aglio orsino e mela verde gioca sui contrasti tra la parte iodata degli elementi marini e la dolcezza del frutto, mentre la Puttanesca di baccalà con sorbetto al pomodoro rivisita la tradizione napoletana con raffinatezza e leggerezza. Il capitolo primi si apre con il Risotto con burrata, carpaccio di scampi polvere di capperi e alghe, equilibrato e molto ben mantecato, seguito dai Cappelletti di pasta all’uovo con parmigiano Vacche Rosse, tartufo nero, astice e il suo brodo, golosi e di effetto, che strizzano l’occhio alla clientela internazionale. La panatura croccante esalta la consistenza delle carni nella voluttuosa Ricciola alla milanese, con variazione di scarola maritata e olio di pinoli, rinfrescata dagli spicchi di arancia pelata a vivo.

Lemon Zù

Lemon Zù

Le terrazze del ristorante Le Monzù

Le terrazze del ristorante Le Monzù

Il fine pasto mantiene le promesse del pasto con Lemon – Zù, una delizia al limone con cuore di babà e crema al limoncello, completata a tavola da una neve di limone preparata con il ghiaccio secco: una cupola fresca e profumata, con cui si sorseggia un infuso freddo di foglie e bucce di limone. Tutt’altro registro per Caffè, nocciola, liquirizia, arancia e fior di sale, un dessert di carattere, che gioca in equilibrio sui contrasti di sapori: decisamente ben riuscito.

Si consiglia di anticiparsi di un’oretta rispetto alla cena per godere della terrazza che circonda le due piscine al tramonto, luogo perfetto dove intrattenersi con la proposta di “gin-experience” del Gin Club & American Bar diretto dal barman Daniele Chierico: la migliore dell’isola.

Le Monzù del Punta Tragara
via Tragara 57
Capri (Napoli)
+390810901201
Menu degustazione da 140 a 220 euro


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Adele Granieri

Napoletana, classe 1984, una laurea in legge e una grande passione per il vino, ereditata da una nonna di Monforte d’Alba. Oggi racconta storie di buone tavole e buon vino per varie testate specializzate, partecipa a commissioni di assaggio internazionali ed è cordinatrice della guida Slow Wine per Campania e Basilicata.

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