19-09-2022
C'è tempo fino al 3 ottobre per poter votare il vostro indirizzo del cuore candidato alla quarta edizione dei TheFork Awards 2022 (ve ne abbiamo parlato qui TheFork Awards, edizione 2022: vi presentiamo i 46 ristoranti nominati dai 55 top chef italiani).
55 top chef della cucina italiana, individuati da Identità Golose, hanno nominato 46 insegne tra quelle realtà nate, o che hanno cambiato gestione, tra ottobre 2021 e agosto 2022. Il voto potrà essere espresso dal pubblico sul sito www.theforkrestaurantsawards.it.
L'iniziativa, che ha lo scopo di valorizzare e sostenere le più convincenti nuove aperture o nuove gestioni del panorama gastronomico italiano, culminerà in un evento speciale di gala, il red carpet dei TheFork Awards, che si terrà a Milano il prossimo 25 ottobre 2022 presso gli spazi futuristici degli IBM Studios di Gae Aulenti, a Milano, quando saranno annunciate le insegne più votate. A tal proposito, TheFork Awards 2022 riserva una possibilità esclusiva al pubblico votante: vincere due posti per la straordinaria cena firmata da uno degli chef più amati d'Italia (ma per adesso non vi sveliamo nulla). E allora corsa alle votazioni. Qui di seguito, la lista dei ristoranti in gara del Nord-Ovest d'Italia: vi presentiamo le nuove aperture e nuove gestioni di Liguria, Lombardia e Piemonte. Che vinca il migliore!
LIGURIA
Balzi Rossi, Ventimiglia (Imperia) nominato da Valentino Cassanelli Motivazione:«Enrico Marmo rappresenta il territorio con rispetto, conoscenza e cultura, dando vita a una cucina di spessore».
Descrizione del locale Una cucina dai sapori netti e decisi, in cui l’obiettivo primario da raggiungere è la perfezione gustativa, attraverso l’uso di pochi e selezionati ingredienti e di un lavoro minimale sulla materia prima. Questa è la filosofia di Enrico Marmo, executive chef del Ristorante Balzi Rossi di Ventimiglia (Imperia) che qui ha fatto ritorno per riscrivere la storia di questa meta gastronomica, un tempo non tanto lontano insignita, sotto la guida della storica Giuseppina Beglia, delle due Stelle Michelin. I menu degustazione sono incentrati sulla cucina di mare, sul vegetale e sull’effetto sorpresa. A far da contorno all’esperienza, ci sono una sala elegante ed essenziale, una cantina con vista e una terrazza a picco sul mare.
LOMBARDIA
Corner 58 by Roberto Conti, Milano nominato da Andrea Berton Motivazione: «Locale moderno, una pizza di grande qualità pensata da uno chef che stimo molto, con ottima selezione di bollicine in abbinamento».
Mitù, Milano nominato da Annie Féolde e Riccardo Monco Motivazione: «Uno dei nuovi locali "etnici" da scoprire non solo a Milano, ma in tutta Italia, perché ve ne sono sempre di più - come questo - che propongono grande qualità. Inoltre, la cucina colombiana è davvero interessante».
Modus - La Pizza secondo Paolo De Simone, Milano nominato da Viviana Varese Motivazione: «Paolo De Simone è un professionista di grande serietà, che affronta i suoi progetti sempre con passione e impegno. Modus è una novità interessante per Milano e non solo per l'ottima pizza
Descrizione del locale Il Cilento più autentico trova piena espressione nella cucina di Modus, il format ideato da Paolo De Simone, panificatore e pizzaiolo d’eccellenza con radici che ci portano a scoprire il meglio della dieta Mediterranea. L’equilibrio di uno stile di vita che si tramanda di generazione in generazione espresso in un ambiente elegante in cui vivere una cucina autentica, ispirata solo alla saggezza popolare cilentana. Anche il concetto di pizza evolve da piatto semplice e popolare a pasto completo ed equilibrato con il suo impasto leggero e i condimenti genuini. Da Modus regna l’armonia tra il gusto contemporaneo e la tradizione in un ambiente che esalta la convivialità delle tavole cilentane.
Motelombroso, Milano nominato da Claudio Sadler Motivazione:«Un'ex casa cantoniera di fine '800 sul Naviglio Pavese è stata trasformata in un ristorante carino e piacevole. Lo chef Nicola Bonora ha talento ed è affiancato da una brigata giovane e affiatata. Lo consiglio a chi cerca una situazione rilassata, senza rinunciare al gusto».
Descrizione del locale Sulla sponda del Naviglio Pavese, al civico 256, c’è una casa cantoniera rosa, un tempo abitata dal guardiano del naviglio che assicurava la navigazione da Milano fino a Pavia. Dal 2019, Alessandra e Matteo hanno deciso di restaurarla e dare vita a Motelombroso, una casa rosa dedicata a cibo, vino e otium. Oggi Motelombroso è un luogo di accoglienza, che mira a far star bene chiunque entri all’interno delle sue mura e del suo giardino. Il filo conduttore è la continua ricerca di artigiani ed eccellenze in termini di cibo, vino e arte. Da qualche mese, Motelombroso vive di una nuova energia, quella dello chef Nicola Bonora, pronto a creare un’identità riconoscibile attraverso una cucina sperimentale, con grande attenzione alla materia prima e alla sostenibilità, sia del cibo che umana.
Pellico 3 al Park Hyatt, Milano nominato da Massimo Bottura ed Enrico e Roberto Cerea Motivazione di Massimo Bottura: «Aria nuova al Park Hyatt di Milano: armato di una formazione solida (Bartolini, Ducasse, Alleno…), l’executive chef Giorgio Paternollo offre un’interpretazione personale del suo Mediterraneo«.
Motivazione di Enrico e Roberto Cerea:«Ingegnere, il trentunenne Giorgio Paternollo porta nel bagaglio importanti esperienze, in Italia, ma anche in Francia, che disegnano i tratti di un promettente interprete di nuova cucina mediterranea».
Descrizione del locale Park Hyatt Milano riapre con il nuovo ristorante gastronomico Pellico 3 Milano, guidato dall’executive chef Guido Paternollo, con un nuovo concept e un design firmato dallo studio Flaviano Capriotti Architetti. Un indirizzo dove trovare la perfetta sintesi tra alta cucina e design e dove scoprire un raffinato percorso gustativo attraverso ingredienti stagionali e i sapori del Mediterraneo. Un passato dallo chef stellato Enrico Bartolini e poi in Francia da mostri sacri come Alain Ducasse e Yannick Alleno, chef Guido Paternollo assimila esperienze attingendo dalle eccellenze culinarie europee per esplorare e portare avanti una filosofia di cucina come espressione sincera della materia prima.
Ristorante Andrea Aprea, Milano nominato da Niko Romito e Valeria Piccini Motivazione di Niko Romito: «Al museo di arte etrusca della fondazione Luigi Rovati, nel cuore di Milano, Andrea Aprea, una delle firme più illustri della cucina d’autore italiana, ha appena dato vita a un nuovo ambizioso inizio».
Motivazione di Valeria Piccini: «È sempre una bella notizia quando uno chef di esperienza e talento come Andrea Aprea torna sulla scena gastronomica con un nuovo ristorante in cui esprimersi. La sua è una cucina raffinata, personale, originale: ha tutto per conquistare, di nuovo, la città di Milano».
Descrizione del locale Posto all'ultimo piano della Fondazione Luigi Rovati - in un magnifico edificio storico che ospiterà il Museo d’Arte della Fondazione - il Ristorante raccoglie in una cornice estetica dalle proporzioni straordinarie pure tutti i valori dell'esperienza gastronomica che Aprea ha definito in un percorso di ricerca ventennale. Una scenografia dei sensi dove vivere il rapporto con il cibo, tra attesa delle premesse e condivisione delle conseguenze gustative: in una dimensione di continua sorpresa estetica, tra intimità e completezza. La cucina di Aprea si propone, infatti, di innescare un processo di scambio tra differenti luoghi dell’esperienza - nel ricordo, nello sguardo, nell’olfatto, nel palato - alla ricerca di nuove esperienze attraverso cui definire il sapore della contemporaneità.
Ronin Robata, Milano nominato da Cristina Bowerman e Daniele Usai Motivazione di Cristina Bowerman: «Luigi Nastri è uno chef preparato, maturo: lo dimostra con una proposta gastronomica che sa giocare con influenze diverse, costruendo dialoghi tra culture gastronomiche solo apparentemente lontane». Motivazione di Daniele Usai:«Conosco da anni lo chef Luigi Nastri e lo ammiro per la sua professionalità e la capacità di gestire al meglio la brigata. È una persona seria che sa formare i giovani e li aiuta a crescere, condividendo la sua esperienza con passione».
Contrada Bricconi, Oltressanda Alta (Bergamo) nominato da Alessandro Dal Degan, Gianluca Gorini, Mauro Buffo e Carlo Cracco Motivazione di Alessandro Dal Degan: «Ho profonda stima dello chef Michele Lazzarini. Ha già dimostrato il suo talento, ma ora è davvero pronto a volare da solo. Oltre alla bravura in cucina, apprezzo il suo lato umano, che non è da tutti. Sono certo che farà cose grandi».
Motivazione di Gianluca Gorini:«Michele è un fantastico cuoco che ha deciso di creare un nuvo e personale prorgetto legato alla montagna e alla riscoperta di luoghi troppo spesso dimenticati. Talento e valori di vita daranno sicuramente vita a un cocktail "esplosivo"».
Motivazione di Mauro Buffo:«Non ha bisogno di presentazioni. Un fuoriclasse, completa padronanza di tecniche e dal palato elegante, deciso. Ottimo cuoco, ottima persona, come pochi. Mi piace molto lui come persona, umile, disponibile, socievole. Un applauso alla nuova avventura che sta iniziando, ma è molto consapevole di ciò che fa e questo lo porterà a risultati enormi. Bravo Michele».
Motivazione di Carlo Cracco:«È sempre da apprezzare un giovane che torna a casa per fare qualcosa di proprio e di nuovo. In questo caso Michele Lazzarini ha avuto il coraggio di lasciare una realtà importante per seguire la sua strada: idee chiare e bravura che sicuramente lo porteranno al successo».
Descrizione del locale Contrada Bricconi è una borgata del 1400 nelle Orobie bergamasche che da dieci anni è oggetto di un recupero e di un ripristino dell’attività agricola da parte di tre giovani laureati in Agraria. Da anni sognavano l’avvio di un’attività ristorativa che sublimasse la cultura di queste montagne e così, lo scorso giugno, incontrato Michele Lazzarini anni prima, hanno avviato con lui un ristorante agrituristico col desiderio di raccontare al mondo le peculiarità di questi luoghi. Michele, originario di un paese prossimo alla Contrada Bricconi, entra così a far parte dell’ambizioso progetto che si arricchisce oggi di una cucina basata sui prodotti dell’azienda e di quelli delle realtà agricole dei dintorni».
Il Fagiano del Grand Hotel Fasano, Gardone Riviera nominato da Matteo Metullio e Davide De Pra La loro motivazione:« Anima mediterranea, radicamento sul lago, forte attenzione al mondo vegetale: è il nuovo corso del Grand Hotel Fasano. Con una doppia firma in cucina: Maurizio Bufi e Pasquale Tozzi».
Descrizione del locale Sulla riva sinistra del Lago di Garda, all’interno del Grand Hotel Fasano & Villa Principe di Gardone Riviera (Brescia) si trova il Ristorante Il Fagiano. A guidarlo, lo chef Maurizio Bufi, il quale propone una cucina mediterranea e circolare, in grado di valorizzare le eccellenze, anche di nicchia, provenienti in prevalenza dal territorio e dall’Italia intera. Nei quattro menu degustazione e nella carta, tanti sono i richiami alle origini pugliesi dello chef e ai suoi viaggi. Ci si può accomodare nell’esclusiva saletta interna o nella scenografica terrazza.
Vivace, Brescia nominato da Philippe Léveillé Motivazione:«Una ristrutturazione semplice che recupera le caratteristiche del luogo, con una cucina immediata: ciò che ti viene raccontato è proprio ciò che trovi nel piatto. Faccio gli auguri a un giovane bresciano che ha il coraggio di aprire dopo un periodo così difficile. Complimenti anche a tutta la giovane équipe e alla sommelier, molto preparata. Ora Vivace ha tutto il tempo per crescere e creare una propria clientela e le basi sono già molto buone».
Trattoria Contemporanea, Lomazzo (Como) nominato da Errico Recanati Motivazione:«In un ex cotonificio della provincia lariana, l’ambizioso cuoco varesino Davide Marzullo esprime una creatività non comune su ingredienti poveri, di terra e di mare».
PIEMONTE
Azotea, Torino nominato da Matteo Baronetto Motivazione:«Cocktail bar con tapas di cucina nikkei (nippo-peruviana): la tavola di Matteo Fornaro e Noemi d’Agnello esprime la crescente vocazione cosmopolita di Torino».
Descrizione del locale Perù e Giappone distano 15.473,57 km in linea d’aria ma, nella realtà dei fatti, non sono così lontani. Come testimonia Azotea, il progetto nato a Laigueglia e maturato a Torino che ha avuto l’obiettivo di esaltare il mondo nikkei, di contaminazione nippo-peruviana, nelle sue mille sfumature. In cucina è protagonista Alexander Robles, con la sua carta e il menu degustazione Azotea Experience, nel quale ogni piatto è abbinabile a un sip, un cocktail in porzione ridotta pensato da Matteo Fornaro, bar manager e co-titolare del locale insieme a Noemi Dell’Agnello, anima della sala.
Fàula del Casa di Langa, Cerreto Langhe (Cuneo) nominato da Alessandro Negrini e Fabio Pisani La loro motivazione:«Ci siamo stati qualche tempo fa e siamo rimasti davvero colpiti dal bel connubio tra accoglienza, eleganza, servizio, buon cibo».
Descrizione del locale Il ristorante Fàula, all’interno del resort eco-sostenibile Casa di Langa, si affaccia sulle vigne e sulla vallata circostante. Guidato dal giovane e talentuoso chef Daniel Zeilinga, il Fàula offre una cucina contemporanea che mette al centro le migliori materie prime del territorio. Daniel Zeilinga in questi anni ha svolto un intenso lavoro di ricerca degli ingredienti, instaurando rapporti con alcuni dei produttori più interessanti del territorio, al fine di creare una rete di fornitori eccellenti che gli permettono, ora, di offrire agli ospiti del resort un vero e proprio viaggio enogastronomico attraverso le migliori realtà produttive dell’area, intrepretate in piatti creativi di alta cucina. Due i menuu degustazione che si affiancano alla carta, il percorso green Sapori dell’orto e il Degustazione.
La Gallina del Villa Sparina, Gavi (Alessandria) nominato da Antonio Guida Motivazione:«In bocca al lupo a Graziano Caccioppoli, la sua interpretazione di un territorio di grande fascino mette in mostra una creatività intelligente, misurata, che punta alla valorizzazione degli ingredienti e all'esaltazione del gusto».
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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A cura della redazione di Identità Golose
Le foto della serata sono a cura di OnStageStudio
La terrazza di Vignamare, Andora (Savona)
Particolare de La Lucerna di Ferro, Ameglia (La Spezia)