28-06-2022

Le belle e buone novità del Belmond Caruso di Ravello

Con il nuovo chef Cristoforo Trapani e il management firmato Alfonso Pacifico, per l’hotel in Costiera si prospetta una stagione densa di novità

La terrazza del ristorante Belvedere, contenuto ne

La terrazza del ristorante Belvedere, contenuto nel Caruso, A Belmond Hotel di Ravello (Salerno)

Siamo andati a provare i piatti di Cristoforo Trapani, il nuovo executive chef del Caruso – A Belmond Hotel, a Ravello. Non solo cucina tradizionale, da quest’anno parte la scommessa gourmet con il ristorante Belvedere aperto a tutti, anche a chi non soggiorna in hotel.

E c’era da aspettarselo. Cristoforo Trapani, originario della penisola sorrentina, nel curriculum - con Antonino Cannavacciuolo, Moreno Cedroni e Davide Scabin - conta anche la sua prima stella Michelin ricevuta al Magnolia, il ristorante gastronomico dell’Hotel Byron, a Forte dei Marmi. Non sorprende, dunque, l’aria ambiziosa che si respira al Caruso. Insieme a quella sua inconfondibile allure d’altri tempi, eh no, quella non cambia mai. Trapani torna, dunque, nella sua Campania e riparte da Ravello, al Caruso che è un hotel storico, un antico palazzo del XII secolo. Le terrazze, i giardini, l’Infinity Pool, gli interni, le suite. Eleganza senza tempo e standard qualitativi altissimi, ulteriormente affinati dal dinamico management firmato Alfonso Pacifico.

E così, a partire da quest’anno, il Caruso non sarà più soltanto l’hotel che fa sognare gli stranieri, ma anche meta gourmet per gli amanti del mangiar bene. Con il ristorante Belvedere, l’intento è di avvicinare anche gli italiani a una realtà talmente fiabesca da apparire inaccessibile. Ebbene, tutto uguale e tutto diverso, soffia un vento nuovo in quel di Ravello.

«La mia cucina è ispirata dal quotidiano. Desidero che i miei piatti facciano venir fame a chi ama lo stile gourmet e a chi preferisce il cibo semplice. Cerco di eseguire piatti lineari, leggibili, magari con qualche sorpresa, ma soprattutto carichi di sapore. Un piatto deve essere prima di tutto buono».

Sono queste le parole di benvenuto di chef Trapani, emozionato e concentratissimo sul nuovo incarico. Dirigere l’offerta gastronomica di un luogo che ha fatto, e fa, la storia dell’hotellerie italiana nel mondo significa anche familiarizzare con i riflettori già puntati dagli addetti ai lavori, dai clienti di sempre e, finalmente, anche dai gourmand in cerca di nuovi lidi da esplorare.

Va detto, dormire al Caruso – e godere della prima colazione il giorno dopo - è un’esperienza esclusiva che sentiamo di augurare a tutti, una volta nella vita. Ma se proprio l’occasione dovesse mancare, ecco che cenare dinanzi ad una delle migliori viste della Costiera amalfitana diventa un congruo compromesso. Con questo spirito apre le porte il nuovo ristorante Belvedere.

La proposta gastronomica
Dopo gli amuse bouche iniziali, partiamo con Carote colorate, zenzero, menta ed erbe aromatiche, il nostro primo antipasto. Piatto estrapolato dal menu vegano messo a punto quest’anno dallo chef. Preparazione che fuga ogni dubbio sul fatto che la cucina vegetariana, addirittura quella vegana, possano risultare scevre di colori e consistenze. Piatto delizioso, più allegro che mai. Iniziamo benissimo per proseguire con Capitone alla brace, barbabietola, rabarbaro e birra artigianale al limone. Altro mix di territorio e mondo alla Cristoforo Trapani. In men che non si dica siamo già al terzo antipasto: Animella glassata con cime di rapa e aceto di riso. C’è tradizione e c’è desiderio di umami. Il tutto, messo insieme con carattere e grazia.

Cristoforo Trapani, classe 1988, campano di Piano di Sorrento (Napoli)

Cristoforo Trapani, classe 1988, campano di Piano di Sorrento (Napoli)

Momento pasta con Spaghettone maxi “Pastificio dei Campi”, pomodorini gialli del piennolo, cotenna di maiale soffiata, stracciatella di bufala, limone e gamberi rossi di Praiano (il paesino dei pescatori della Costiera amalfitana). Piatto storico dello chef, il riassunto di una Campania, gastronomicamente parlando, sempre più sul pezzo. Fronte proteico, assaggiamo il Rombo chiodato alla mugnaia, con asparagi di mare e bottarga di tonno rosso di Cetara. Semplice e rassicurante l’idea, stechiometrica l’esecuzione.

Il predessert è un Rigatone con pomodoro e mozzarella in chiave dolce. Croccante, saporito, ci aiuta a godere e ad azzerare il palato prima del dessert. Che è un omaggio totale al Limone Costa d’Amalfi IGP. Il famoso “sfusato”, così chiamato per la sua forma allungata. Torta, fresca, leggera, pungente, messa a punto con il pastry chef Vincenzo Virno. Golosamente intrigante, dolcezza, acidità, consistenze e colore in un felice matrimonio d’amore.

«Amo il cibo semplice, mediterraneo, quello che non è mai banale. E vorrei che, alzandovi dalla mia tavola, pensaste già a ritornare al più presto». Ci piace concludere con le parole dello chef, esattamente come abbiamo iniziato, a corollario di una cena che è persino riuscita a distrarci dal panorama. 

Belvedere del Caruso – A Belmond Hotel
piazza S. Giovanni del Toro, 2
Ravello (Salerno)
+39089858801
Prezzo medio: 135 euro
Sempre aperto in stagione
Chiuso da novembre ad aprile


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Nadia Taglialatela

classe 1977. Nata ad Ischia, gli ultimi quindici anni li trascorre a Roma collaborando con le più note scuole di cucina della capitale. Esperta food&wine, collabora con riviste del settore scrivendo di ristoranti, grandi alberghi, prodotti di nicchia ed eroici produttori. Sommelier Ais, attualmente si divide tra Ischia, Napoli e Roma, sempre a caccia di nuove storie da raccontare

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