Jacopo Mercuro
Tortello di mela cotogna al vapore, battuta di cervo, caviale di moredi Anthony Genovese
Primo piano Ci ha lasciato Roberto Perrone, prima di tutto un amico
Alessandro Gilmozzi e Mariella Caputo, rispettivamente eletti Presidente e Vice Presidente dell'Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto
Il palco del recente congresso di Identità Milano ha messo in luce come le realtà associative che favoriscono l’aggregazione e il racconto di figure - i cuochi - sulle quali orbita una comunicazione talvolta male interpretata, sono quelle dove i piatti e gli stessi chef vengono raccontati (e apprezzati dal pubblico) nella loro sostanza, non solo come mera fonte di una narrazione percepita come astratta ed elaborata con termini tecnici e poco comprensibili.
L’associazione degli Ambasciatori del Gusto, che durante il congresso di Identità ha visto l’assegnazione di nuove 22 giacche a nuovi soci chef, ha avuto l’ulteriore conferma di come sentirsi cucito addosso il proprio mestiere nel mondo della ristorazione o della gastronomia in generale, sia la base dalla quale iniziare a esprimersi prima di tutto da un punto di vista umano, al di fuori della cucina.
Gilmozzi e Caputo sul palco di Identità Milano 2022 con Paolo Marchi, tra gli ideatori dell'Associazione e Vice Presidente per due mandati
Non è stato un compito semplice: i ristoranti nella zona sono numerosi e, la maggior parte, propongono cucina di montagna, proprio come lui. Ma, grazie allo studio delle tecniche di marketing e comunicazione, è riuscito a distinguersi, grazie anche allo sviluppo di modalità di produzione dei suoi piatti, completamente innovativa rispetto ai suoi colleghi, perché la tradizione si mantiene viva se si evolve in continuazione. Il rispetto e l’amore per la sua montagna non smette mai di stupire e ogni piatto è un nuovo racconto delle sue Dolomiti.
La stessa precisione che impiega nelle sue proposte culinarie, l’ha messa nelle parole che ha impiegato a raccontarsi nella nuova veste di Presidente degli Ambasciatori del Gusto.
Qual è il percorso per entrare a far parte del circuito ADG? Non c’è un percorso obbligato da seguire per entrare a far parte dell’associazione, ma è solo una questione di spirito di appartenenza e condivisione di valori, di visione. Possono fare parte dell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto tutti i cittadini italiani o stranieri che si dedichino (o si siano dedicati) professionalmente ad attività connesse con la cucina italiana, che si siano distinti per particolari attività meritorie e che abbiano svolto attività di sostegno nei confronti degli operatori menzionati. Essere Ambasciatore del gusto significa diventare portatore di qualità e difensore del made in Italy. Entrando a far parte di questa associazione bisogna fare fede a 10 principi fondamentali che vengono prima di qualsiasi giudizio legato al cibo pensato e curato, proposto e giudicato, potrei elencarli ma si possono trovare sul nostro sito www.ambasciatoridelgusto.it
In qualità di neo presidente dell'Associazione, come convinceresti i tuoi colleghi a proporsi come ADG? Non sono io che devo convincere i miei colleghi a diventare membri dell’Associazione, negli ultimi sei anni abbiamo realizzato e portato a termine molti bellissimi progetti che sono nati dal lavoro di tutti noi assieme. Sono i singoli individui che devono sentirsela di affacciarsi a questa realtà, con il compito di diventare Ambasciatori della nostra bellissima Italia, per valorizzare e contribuire allo sviluppo del comparto agroalimentare e sviluppare un senso di responsabilità nei confronti delle nuove generazioni. E se ci fosse bisogno di spendere qualche parola per convincerli direi soltanto: «Se ami il tuo territorio e lo comunichi con la cucina, il servizio, l’ospitalità, il vino, il pane, la pizza, il gelato, la tradizione e la ricerca allora siamo l’associazione giusta per te, un'associazione che pensa al nuovo futuro per noi e per gli operatori del settore che verranno».
Nata a Torino, ma di origini cosmopolite suddivise fra la Puglia e la Grecia. Si è occupata a lungo di politica locale, di assicurazioni e di sviluppo di relazioni commerciali negli ambienti dell’enogastronomia. Attualmente scrive per Travel Eat e Il Torinese. Ex atleta agonista, attualmente si tiene in forma per smaltire i pranzi e le cene stampa. Il piatto preferito? Quello capace di stimolare un ricordo solo con il profumo.
Cubi di salmone selvaggio su crumble di pane al nero di seppia, sorbetto di mele cotte, mousse di speck. Foto Giulia Manelli
Il convegno degli Ambasciatori del Gusto a Taormina
Il tavolo dei relatori al convegno che si è tenuto a Messina, organizzato dagli Ambasciatori del Gusto e dedicato alla Ristorazione sostenibile
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose