25-08-2021

In Puglia del Nord tra street food, panini di pesce e ristoranti con orto

In viaggio da Barletta a Polignano a Mare pasteggiando a taralli e friselle tra insegne speciali e panorami mozzafiato

La scenografica terrazza de Il Vecchio e il Mare

La scenografica terrazza de Il Vecchio e il Mare a Trani

La Puglia, quest’anno più che mai, è stata scelta da molti come meta per le proprie vacanze. Una regione meravigliosa capace di cambiare anima da un luogo all’altro. C’è il Salento, meta perfetta per l’estate viste le sue acque cristalline, la Valle d’Itria, bella e misteriosa come poche altre zone della Penisola, abbiamo documentato pochi giorni fa. E poi c’è una parte, forse meno esplorata, appena sotto il parco Nazionale del Gargano e Foggia. È quella bellissima striscia di terra che costeggia il mare Adriatico, partendo da Barletta per arrivare a Monopoli, alle porte della Valle d’Itria.

Barletta: il castello e il panino di mare
Una pesino raccolto, infuocato dal sole. La pietra delle sue vie imprigiona tutto il calore e lo tiene per sé, custodito nel cuore di questo piccolo borgo. A concedere un po’ di fresco è il vento che soffia benevolo dal mare. Dopo aver visitato il meraviglioso e imponente castello e aver passeggiato per le stradine arroventate, una lunga pausa pranzo è d’obbligo. Un posto ottimo per la vostra siesta di metà giornata è Kemare, un locale che già nel nome dichiara la sua missione: farvi mangiare gustosi panini imbottiti di pesce freschissimo. Da provare quello con tartare di tonno, pane al nero di seppia, stracciatella, pomodorino infornato, cipolla carmellata e insalata, oppure le golosissime frittelle con tartare di salmone e mozzarella di bufala dop. Fermarsi in questo posto è un bellissimo benvenuto in Puglia.

Il panino di Kemare a Barletta

Il panino di Kemare a Barletta

Trani e l’aperitivo con Hemingway
Inaspettata, bellissima, da togliere il fiato. Passeggiare in questo borgo al tramonto è un regalo per l’anima. A dare il benvenuto è la cattedrale di Trani, un maestoso gigante di pietra rosa proteso verso il mare e slanciato verso il cielo. A spasso durante l’ora dorata, non ci si può di certo godere lo spettacolo senza sorseggiare un buon drink. Percorrendo quindi la banchina del porto, sul braccio che percorre la costiera dal faro agli scogli, c’è un locale speciale. Attraversando gli archi di pietra antica si arriva al Vecchio e il Mare (un chiaro omaggio a Ernest Hemingway), un locale che è un tutt’uno con l'Adriatico. La sua terrazza è sugli scogli, da qui si possono vedere le navi ormeggiate al porto e i pescatori con il loro da fare. Seduti ai tavolini di questo bar, il tramonto è difficile da descrivere a parole. Un’esperienza da fare.  

L’orto di Pietro Zito a Montegrosso
Varcare le porte del regno di Pietro Zito è più che andare al ristorante, vuol dire prepararsi a un’esperienza difficile da trovare altrove. Tutto ad Antichi Sapori è pensato partendo dalla sua grande passione: l’orto. Infatti Zito non ama farsi chiamare chef ma, dice, «Sono un contadino viscerale, un uomo di cucina che deve tutto alla terra». Una terra che è stata la sua maestra, la sua musa, il suo bagaglio di esperienze. Infatti non esisterebbe ristorante senza orto. Quest'angolo della Murgia del Nord barese è centro della biodiversità, un tesoro raro che Pietro utilizza e valorizza nella sua cucina. Basta assaggiare le sue verdure dell’orto per capire esattamente perché andare a cena da Pietro valga il viaggio (da qualsiasi parte dell’Italia voi partiate). Ogni piatto è una sinfonia di sapori: i taralli, la parmigiana, le orecchiette con le cime di rapa o i germogli di zucchine e la ricotta salata, le zucchine alla poverella, per non parlare poi del suo maialino o del fantastico dolce alla ricotta. Tutto qui è meravigliosamente in equilibrio, un equilibrio che spesso raggiunge però picchi gustativi altissimi, strabilianti, per poi tornare nella culla della coccola, della carezza di chi fa cucina con tanto, tantissimo amore.

Pietro Zito a Montegrosso d'Andria: delizie dall'orto

Pietro Zito a Montegrosso d'Andria: delizie dall'orto

Bari tra focaccia barese e orecchiette
Une delle foto più scattate da amanti del cibo e golosi è la strada delle orecchiette a Bari Vecchia. Se deciderete di fare una passeggiata per queste viette strette e arroventate, troverete veramente le signore intente a fare la pasta, che vi inviteranno ad acquistarle e, perché no, magari a mangiarne un piatto con loro. Oltre ad assaggiare questa prelibatezza made in Puglia, non potete andarvene da Bari senza provare la tipica Focaccia barese con pomodorini, olive nere e origano. Andate quindi allo storico Panificio Fiore e prendetevene un bel trancio con una birra fresca. La coda c’è ed è spesso tanta, ma la bontà di questa prelibatezza tipica della città vale l’attesa. Dove andare a mangiarla? Lasciate le stradine arroventate del centro e mettetevi comodi su una panchina del lungomare. Focaccia fumante in mano, birra fresca, il mare davanti a voi. Cosa altro desiderare oltre a tutta questa bellezza?

Polignano a Mare dai panini di pesce alla cucina di casa
Une dei panorami mozzafiato della Puglia è sicuramente Polignano a Mare. La sua Lama Monachile è uno degli scorci più fotografati dai turisti. Sempre brulicante di turisti, questo colorato borgo è anche sede di Pescaria, ora aperto in molte altre città italiane, ma che vede la sua prima sede e la sua casa qui. La fila da fare prima di poter addentare un panino dei loro è sempre molta, ma il consiglio è di andare alle 12, appena il locale apre. Da assaggiare è senza dubbio il loro famoso bun (creato nel 2015) ripieno di polpo fritto, cime di rapa, mosto cotto di fichi, ricotta, pepe e olio alle alici, oppure quello con la tartare di gamberi, stracciatella al frutto della passione, insalata di spinacino, granella di pistacchio, chips di carote di Polignano (presidio Slow Food), ceviche di mela murgina, cipolla rossa, capperi, zenzero, succo di limone, senape, miele e basilico. Un tripudio di colori e di sapori.

Polignano a Mare

Polignano a Mare


Se invece volete fare un aperitivo tipico, magari godendovi anche uno spettacolo di artisti di strada, accomodatevi ai tavolini del caffè dei Serafini, dove potrete gustare un’ottima birra artigianale, taglieri con prodotti tipici, taralli e friselle. Per cena, un locale giovane e sui generis è Ruz - cucina confidenziale, aperto da tre ragazzi: uno pugliese, uno sardo e uno emiliano, un mix di tradizioni e culture, un matrimonio di sapori che vi conquisterà. Lasciatevi consigliare e coccolare da loro e non ve ne pentirete. Dopo cena, con la pancia piena e il cuore altrettanto, perdetevi per le stradine illuminate di Polignano, passeggiate sul lungomare e arrivate fino alla statua del grande Domenico Modugno.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Barbara Giglioli

classe 1990, varesina, dopo la laurea in Linguaggi dei media ha frequentato il master in giornalismo dell’Università Cattolica. Ama cucinare, mangiare e scrivere di gastronomia

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