Andrea Menichetti
Pollo alla romanadi Arcangelo Dandini
Dall'Italia Dare voce alla solennità dell'orto: il nuovo menu vegetale di Alberto Buratti
La scenografica terrazza de Il Vecchio e il Mare a Trani
La Puglia, quest’anno più che mai, è stata scelta da molti come meta per le proprie vacanze. Una regione meravigliosa capace di cambiare anima da un luogo all’altro. C’è il Salento, meta perfetta per l’estate viste le sue acque cristalline, la Valle d’Itria, bella e misteriosa come poche altre zone della Penisola, abbiamo documentato pochi giorni fa. E poi c’è una parte, forse meno esplorata, appena sotto il parco Nazionale del Gargano e Foggia. È quella bellissima striscia di terra che costeggia il mare Adriatico, partendo da Barletta per arrivare a Monopoli, alle porte della Valle d’Itria.
Barletta: il castello e il panino di mare Una pesino raccolto, infuocato dal sole. La pietra delle sue vie imprigiona tutto il calore e lo tiene per sé, custodito nel cuore di questo piccolo borgo. A concedere un po’ di fresco è il vento che soffia benevolo dal mare. Dopo aver visitato il meraviglioso e imponente castello e aver passeggiato per le stradine arroventate, una lunga pausa pranzo è d’obbligo. Un posto ottimo per la vostra siesta di metà giornata è Kemare, un locale che già nel nome dichiara la sua missione: farvi mangiare gustosi panini imbottiti di pesce freschissimo. Da provare quello con tartare di tonno, pane al nero di seppia, stracciatella, pomodorino infornato, cipolla carmellata e insalata, oppure le golosissime frittelle con tartare di salmone e mozzarella di bufala dop. Fermarsi in questo posto è un bellissimo benvenuto in Puglia.
Il panino di Kemare a Barletta
L’orto di Pietro Zito a Montegrosso Varcare le porte del regno di Pietro Zito è più che andare al ristorante, vuol dire prepararsi a un’esperienza difficile da trovare altrove. Tutto ad Antichi Sapori è pensato partendo dalla sua grande passione: l’orto. Infatti Zito non ama farsi chiamare chef ma, dice, «Sono un contadino viscerale, un uomo di cucina che deve tutto alla terra». Una terra che è stata la sua maestra, la sua musa, il suo bagaglio di esperienze. Infatti non esisterebbe ristorante senza orto. Quest'angolo della Murgia del Nord barese è centro della biodiversità, un tesoro raro che Pietro utilizza e valorizza nella sua cucina. Basta assaggiare le sue verdure dell’orto per capire esattamente perché andare a cena da Pietro valga il viaggio (da qualsiasi parte dell’Italia voi partiate). Ogni piatto è una sinfonia di sapori: i taralli, la parmigiana, le orecchiette con le cime di rapa o i germogli di zucchine e la ricotta salata, le zucchine alla poverella, per non parlare poi del suo maialino o del fantastico dolce alla ricotta. Tutto qui è meravigliosamente in equilibrio, un equilibrio che spesso raggiunge però picchi gustativi altissimi, strabilianti, per poi tornare nella culla della coccola, della carezza di chi fa cucina con tanto, tantissimo amore.
Pietro Zito a Montegrosso d'Andria: delizie dall'orto
Polignano a Mare dai panini di pesce alla cucina di casa Une dei panorami mozzafiato della Puglia è sicuramente Polignano a Mare. La sua Lama Monachile è uno degli scorci più fotografati dai turisti. Sempre brulicante di turisti, questo colorato borgo è anche sede di Pescaria, ora aperto in molte altre città italiane, ma che vede la sua prima sede e la sua casa qui. La fila da fare prima di poter addentare un panino dei loro è sempre molta, ma il consiglio è di andare alle 12, appena il locale apre. Da assaggiare è senza dubbio il loro famoso bun (creato nel 2015) ripieno di polpo fritto, cime di rapa, mosto cotto di fichi, ricotta, pepe e olio alle alici, oppure quello con la tartare di gamberi, stracciatella al frutto della passione, insalata di spinacino, granella di pistacchio, chips di carote di Polignano (presidio Slow Food), ceviche di mela murgina, cipolla rossa, capperi, zenzero, succo di limone, senape, miele e basilico. Un tripudio di colori e di sapori.
Polignano a Mare
classe 1990, varesina, dopo la laurea in Linguaggi dei media ha frequentato il master in giornalismo dell’Università Cattolica. Ama cucinare, mangiare e scrivere di gastronomia
Una storia di famiglia: riassunto perfetto dell'essenza di Casa Sgarra
I relatori di "Puglia, Identità e storie di gola", sede I.I.S.S. Einaudi-Grieco di Foggia, 10 e 11 ottobre. Da sinistra a destra, in senso orario: Domenico Cilenti, Filippo Polidori, Luca Pezzetta, Mattia Cicognani, Roberta Pezzella, Viviana Varese, Pietro Zito, Stefano Guizzetti, Marco Amato, Gianluca Biscalchin, Gianfranco Pascucci, Antonio Campeggio. Per iscriversi gratuitamente, clicca qui
Pietro Zito, lo "chef-contadino" degli Antichi Sapori di Andria, in Puglia
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose