Kseniia Amber
Spaghettoni cotti in brodo di castagne e spezie
Identità Golose Milano Identità Golose Milano: gli appuntamenti della seconda metà di giugno
Un selfie di Mauro Uliassi & staff qualche tempo fa, a Identità Golose Milano
Quanta luce fa una terza stella? Fino a che punto riesce a illuminare? Certamente porta con sé, oltre alla gratificazione e al successo, l'obbligo di ponderare ogni minima scelta con un senso di responsabilità politica e sociale verso ciò che accade intorno. Mauro Uliassi ha ben presente questi concetti, li fa propri, come testimoniano le considerazioni che abbiamo scambiato con lui, qualche giorno fa.
Mauro, la tua è stata una strada lunga, partita con pochi mezzi e tanti sogni. Quali sono i sogni che ancora immagini? «I sogni, come dice la canzone della Disney, sono desideri. È sempre importante riuscire a desiderare le cose, perché il desiderio ti spinge verso una meta raggiunta la quale ti accorgi come quello che più conta sia lo stesso cammino che hai fatto. E in questo percorso è facile incontrare altri soggetti desideranti che hanno le tue stesse aspirazioni. Questo è precisamente ciò che è successo. Ho incontrato altre persone che avevano voglia di desiderare le stesse cose che desideravo io. Volevano fare parte dello stesso mio sogno. Quindi desidero e sogno di continuare a desiderare e sognare».
Hai attraversato con ironia, talento e passione le diverse fasi della carriera da chef. In quale misura sono importanti? «È importante tutto. Il talento, senza il quale non ti riescono facilmente le cose. La passione necessaria per mettere in pratica il talento. E l’ironia. Come diceva Victor Hugo, "La libertà comincia dall’ironia". L’ironia ci concede leggerezza, ci allontana dal nostro ego e così, se ben dosata, avvicina, crea empatia e genera comunità, relazioni, affetti».
Pasta e lardo di polpo
Ossobuco alla marinara. La foto è di Sonia Gioia
Mauro e Catia Uliassi
E poi, quando ti lasci andare? «Quando mi lascio andare non penso a nulla».
Se potessi concederti subito due giornate totalmente libere, cosa faresti? «Me le concedo con tutto il gruppo di lavoro da diverso tempo. Cosa faccio? Me le godo con le persone che amo di più».
Quando si fa una carriera importante come la tua, c’è sempre qualcuno da ringraziare. Tu a chi dici grazie? «Ringrazio sempre gli dei tutti, per non creare invidie e rivalità tra di loro, ben consapevole della protezione che mi concedono. Sapendo quanto siano esigenti, cerco di restituire in qualche modo tutte le loro attenzioni».
Classe 1966, nata a Napoli, è giornalista, sommelier e degustatrice Onaf, oltre che di vini ovviamente. Wine & food writer
Il momento della proclamazione: Geranium, Copenhagen, miglior ristorante del mondo per la 50Best
Mattia Casabianca e Mauro Uliassi sul palco di Dossier Dessert (tutte le foto sono di Brambilla Serrani)
Mauro Uliassi fotografato da Brambilla - Serrani
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose