Si muove silenziosa e morbida nell’ambiente bianco, grigio e lilla della sua Bottega culinaria biologica. È timida, perciò accoglie con umiltà e discrezione. Cinzia Mancini, classe 1973, è una piccola scoperta, di quelle che si fanno con il passaparola. Il suo ristorante a San Vito chietino, a pochi chilometri da Sant’Apollinare, è una realtà nuova ma ha i buoni presupposti per uno scatto in avanti, e quindi è da tenere d’occhio.
Come succede a molti adolescenti, a suo tempo si avvicinò al mondo della ristorazione per sbarcare il lunario. Poi la curiosità ha preso il sopravvento e Cinzia per 15 anni ha girato i fornelli di mezzo mondo in esperienze sul campo, assorbendo culture e sperimentando sapori. Tornata nel suo Abruzzo ha messo a nuovo un ex rimessaggio agricolo di proprietà, reduce del piccolo nucleo di botteghe che nel primo Novecento animava la campagna che si affaccia sui trabocchi, e lo ha trasformato in una trattoria a gestione familiare in cui, come intuiamo dal suo racconto, l’amore per il dettaglio già metteva il naso fuori dalla tana. Castagne, pizze fritte, antipasti inconsueti e cestini di vimini per servire salumi e formaggi locali indirizzavano il cliente amante della tradizione verso una selezione rigorosa del biologico e del prodotto di qualità, a partire da quello coltivato nell’orto di proprietà, in piena campagna profumata di mare.

Cinzia Mancini, 38 anni (foto Mario Sabatini)
Oggi, a due anni da un’esperienza formativa da
Valeria Piccini, presso
Caino in Maremma,
Cinzia è su un percorso che la avvicina di più alla creatività cui è vocata, ma la mantiene fedele alla materia prima. «La sfida – racconta – sta nel rispettare il più possibile la filiera corta, scegliere un prodotto conoscendone la storia e il percorso, e portare avanti il proprio sentiero di ricerca rispettando tutte le peculiarità del punto di partenza. È un vero e proprio lavoro artigianale, che non conosce confini geografici e da cui ci si può aspettare di tutto: anche che, con accostamenti insoliti, le distanze si accorcino».
La sfida in nome degli equilibri, dell’eleganza e della pulizia estetica si fa ancora più ardua con la delicatezza dei vegetali, che lei ama molto utilizzare. Ma non si lascino intimidire dalla parola “biologico” i detrattori di questa filosofia, perché non troveranno nulla di insipido né di nemico nella cucina di
Cinzia: scopriranno piuttosto che al piatto i sapori vengono non tolti bensì restituiti, con accorgimenti, confetture e abbinamenti che non si è abituati a prendere in considerazione. E quando sceglieranno la voce “zucchina” dal menu o la “parmigiana di melanzane”, non pensino mai di vederseli serviti come se li aspettano: le cose qui non sono come uno crede di conoscerle.
Bottega Culinaria Biologica
via Pontoni, 72
San Vito Chietino (Ch)
t. +39.087.261609 e +39.339.1421111
Menu degustazione: 30 e 38 euro
Chiuso: domenica sera e lunedì
Aperto: a cena e la domenica a pranzo su prenotazione
bottegaculinariabiologica@hotmail.it