01-12-2016
La brigata della Scuola Alma Mater osserva lo chef Baldessari mostrare l'impiattamento di una delle portate
«Una salsa così neanche all’Aqua Crua». Questa uscita di Giuliano Baldessari in mezzo a una brigata di 20 ragazzi della Scuola Alma Mater di Colorno, poteva essere un trucco motivazionale. O la verità. Sta di fatto che in quella cucina il clima era da spogliatoio affiatato. E noi che quel piccione, nappato con la sua splendida riduzione con aggiunta di polvere di liquerizia lo abbiamo assaggiato, non scartiamo la seconda ipotesi. Il ristorante didattico Mater è un luogo che vuole replicare un tipico locale gourmet. Tavoli rotondi, banchetti per l’appoggio dei vassoi, illuminazione soffusa e lampada da tavolo calamitata di Davide Groppi - molto foodie oriented. Si trova in un’ala della Reggia di Colorno, sede della scuola fondata da Gualtiero Marchesi, e sede delle Cene d’Autore, l’ultima prova che gli allievi del Corso Superiore di Cucina Italiana e del Corso di Sala Bar e Sommellerie devono sostenere prima di partire per i loro stage obbligatori.
Uno chef "illuminante"
La sala segue lo svolgimento delle preparazioni in cucina
Uno dei piatti della serata, il Mungotto
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Milanese incastrato dalla Romagna. Copywriter. Vorrebbe invecchiare in una botte di rovere. Twitter @martinolapini