09-02-2021
I Casunziei burro e semi di papavero, piatto bandiera di Cortina d'Ampezzo nella golossima interpretazione di Riccardo Gaspari, chef e patron del ristorante SanBrite assieme con la moglie Ludovica Rubbini
Questa sera, martedì 9 febbraio, Capolavori italiani in cucina farà tappa nella conca ampezzana, in una Cortina che da domenica scorsa ospita per due settimane i Mondiali di sci alpino. La data di messa in onda non è stata quindi scelta a caso. Così a Striscia Riccardo Gaspari racconterà il piatto simbolo di una località alpina che è anche stata sede olimpica nel 1956 e che lo sarà di nuovo nel 2026. Grazie allo chef del SanBrite molti faranno la conoscenza dei casunziei che, nel nome, ricordano i casoncelli, tipica pasta ripiena della Bergamasca e del Bresciano, ma in null’altro. Tanto quelli delle due province lombarde sono di carne, quanto quelli cortinesi sono vegetariani.
Ernesto Iaccarino, protagonista della prima puntata della rubrica Capolavori italiani in cucina, il 3 dicembre 2019 a Striscia la notizia
Le puntate hanno via via toccato le bontà di tredici regioni con la Lombardia protagonista di ben ventuno appuntamenti anche se in alcuni casi mi sono chiesto dove è giusto incasellare chi ha radici in una determinata zona e il presente professionale altrove. E’ ad esempio il caso di Viviana Varese, una
La pizza fritta nella versione di Viviana Varese
La Pizza viola dei fratelli Aloe di Berberè
Con Gaspari e i casunziei debutterà il Veneto. Stupisce, visto che confina con la Lombardia, ma tra pandemia e divieti, non vi è stata occasione prima. Mancano ancora all’appello Friuli, Romagna, Umbria, Molise, Basilicata, Sardegna e Calabria. Spero che il tempo si dimostri amico.
Quanto ai piatti, non sorprende l’abbondanza di primi di pasta: diciannove. Noi italiani amiamo i carboidrati, non ce li facciamo mai mancare. Se aggiungiamo i risotti, cinque, metà delle puntate sono un primo. Poi ecco tre pizze, un gelato,
Un simpatico fermo immagine della puntata che a Striscia ha avuto per protegonista Carlo Cracco, qui con Alain Ducasse
Due infine gli chef che hanno bissato la loro presenza: i fratelli Cerea, Chicco e Bobo, prima hanno stregato con la loro Cotoletta doppia orecchia d’elefante, poi hanno chiuso in dolcezza la stagione 2019/20 portando a fine giugno i loro cannoncini ai presentatori in studio, Michele Hunziker e Gerry Scotti. Cesare
Battisti invece, a metà febbraio, ha svelato ogni passaggio del Risotto allo zafferano con l’ossobuco, poi a inizio maggio ha lanciato un messaggio ben poco acquolinoso, un grido d’allarme per la crisi nella quale il covid ha gettato la ristorazione, precipitata sul fondo di un burrone e lì lasciata complice anche il secondo governo Conte.
Una certezza: i capolavori della cucina italiana sono così tanti, senza nemmeno scomodare le ricette dettate dalle capacità creative dei cuochi tricolori, che non supererò mai l’imbarazzo della scelta. Per uno che passa in video, ve ne sono dieci che devo per forza ignorare.
di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi
Un appuntamento ormai fisso su Striscia la Notizia, Capolavori Italiani in cucina è la rubrica di Identità Golose che viaggia al fianco di Paolo Marchi, ricalcando le sue ghiotte incursioni in onda su Canale 5. Piatti della tradizione, dolcezze, ma anche tante sfiziosità dal mondo. Dal piccolo schermo, al nostro sito