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Quale sarà l’olio migliore per friggere? E’ una domanda che si pongono in tanti, e probabilmente molti ancora, almeno tra le quattro mura di casa propria, da semplici appassionati di cucina, se la porranno. Per chi interpreta però la cucina a livello professionale, così come per i più attenti cuochi casalinghi, una risposta chiara c’è, si chiama Frienn e arriva dalla ricerca di Olitalia.
Parliamo dunque di una realtà italiana attiva da oltre trent’anni, specializzata in oli e aceti, che offre un’ampia gamma di prodotti sia attraverso il canale della distribuzione moderna, sia nel settore Horeca, in cui è leader di mercato. Grazie a tecnologie sempre all’avanguardia, a un impegno costante in ricerca e sviluppo, e all’ampia offerta di prodotti dalle caratteristiche uniche e dalla qualità garantita, Olitalia è un partner scelto dai migliori chef in tutto il mondo.
Si tratta di un prodotto da frittura di alta qualità in grado di fornire prestazioni imbattibili alle elevate temperature che caratterizzano i servizi di ristorazione, con un punto di fumo tra i più alti rispetto agli oli presenti in commercio, senza trasferire né colore né sapore ai fritti. Ma c’è di più: grazie alla sua efficacia, Frienn assicura anche un incremento della resa e, quindi, un ottimo food cost.
Pasquale Torrente, chef e patron di Al Convento, a Cetara (Salerno)
Tra i professionisti che sono stati conquistati dalle prestazioni eccellenti di Frienn c’è Alessandro Rinaldi, campano come Pasquale Torrente, che è sin dall’apertura il resident chef di Identità Golose Milano, l’Hub internazionale della gastronomia di via Romagnosi 3.
Alessandro Rinaldi
Ma, senza Frienn, non è sempre facile da ottenere: «Croccante all’esterno e morbido all’interno - prosegue Rinaldi - dev’essere così un fritto. Le difficoltà iniziano soprattutto quando si deve friggere un prodotto che abbia un elevato tasso di umidità al suo interno: con altri oli, quando metti quell’ingrediente a friggere si verifica una dispersione di liquidi che renderà l’esterno del fritto umido, morbido. Frienn, invece, grazie alle sue proprietà permette di sigillare perfettamente ogni ingrediente, valorizzandone l’umidità al cuore e garantendo la croccantezza esterna».
«Partendo dalle caratteristiche di Frienn, ho provato a usarlo non solo per friggere, ma anche per dare una prima sigillatura ad alcune carni che dovevo preparare. Con grande soddisfazione. Permettendomi l’utilizzo a temperature molto alte, ma anche il rispetto assoluto del gusto originale dei cibi, posso sigillare la carne senza che ci siano perdite di liquidi, conservando i succhi e le proprietà organolettiche di quel taglio di carne al suo interno, e alla fine ottengo un risultato di eccezionale succulenza. L’ho testato con delle guancette di manzo, o con del roastbeef: la carne si sigilla in un batter d’occhio e al termine del processo di cottura mantiene tutta la sua morbidezza. Sto sperimentando anche delle aromatizzazioni di Frienn, proprio per usi come questi, ad esempio usando l’aglio o il rosmarino...».
Insomma, Alessandro Rinaldi considera Frienn come un elemento irrinunciabile nella sua cucina, e chissà quante altre cose sperimenterà per sfruttarne al meglio le qualità!
A cura della redazione di Identità Golose
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano