09-06-2019
Alexandre Gauthier ritratto in una foto di OnStage Studio
Per quattro cene, dal 5 all’8 giugno scorsi, Identità Golose Milano ha ospitato lo chef francese Alexandre Gauthier, del ristorante La Grenouillère a La Madelaine-sous-Montreuil, due stelle Michelin. Come sono state queste cene e cosa hanno assaggiato gli ospiti?
Partiamo dalla considerazione che Gauthier, prima di tutto, non è un classico chef francese. Non offre ai clienti la cucina francese più tradizionale – la sua è una visione nuova, che, comunque, si basa sull’esperienza del passato. Lo chef è convinto che senza il passato non ci sia il futuro, perciò si lascia sempre ispirare dal patrimonio della grande cucina francese. Come risultato, la sua cucina è certamente contemporanea, ma nel rispetto della tradizione.
In particolare il senso della parola "delicatezza" in questo contesto si trova nella scelta dello chef di usare il meno possibile salse pesanti, burro e spezie, cercando di proporre al cliente un gusto puro. Gauthier afferma di non voler coprire l’ingrediente e la sua bellezza naturale, ma, al contrario, la sua idea è di lasciare che i gusti possano recitare la propria parte nel teatro del fine dining.
Capsula di rapa
Blinis di latte intero e granchio
Pollo, verbena, frumento verde e anemone vegetale
Timballo di formaggio di capra e gelato all’albicocca
È certamente vero: la cucina di Gauthier rispecchia la sua personalità: pura e sincera, molto creativa e innovativa, ma nello stesso tempo molto delicata ed equilibrata.
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
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giornalista culinaria che ha anche aperto un servizio di concierge gastronomico per chi vuole viaggiare... con gusto. Origini russe, vive in Italia e sempre viaggia per il mondo in ricerca di nuovi sapori. Scrive di cucina e vino, collabora con riviste in Italia e Russia
Identità Golose Milano è tutto quello che accade tra le mura dell’hub internazionale della gastronomia: eventi, attività esclusive, ma anche aggiornamenti sugli attesi cambi menu a cura dell’executive chef Edoardo Traverso, fino ai deliziosi report delle cene firmate da prestigiosi chef ospiti