18-08-2024
Una delle pizze in carta da Basento, a Potenza
Vi portiamo alla scoperta dei migliori indirizzi a tema pizza raccolti nella nuova Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore: oggi andiamo in Basilicata
PROXIMA FRANCO PEPE, Lavello (Potenza)
Proxima, l'indirizzo lucano del mitico Franco Pepe, è all'interno di un albergo boutique che ospita anche un clone del DonAlfonso 1890. Necessaria la prenotazione per essere sicuri di sedersi ai tavoli di questo locale dalle luci soffuse che creano un'atmosfera meno sbarazzina di una classica pizzeria, allo scopo di sottolineare la nobiltà di un prodotto povero di nascita, che qui chiede però di essere gustato con l'attenzione di una serata in un ristorante di fine dining.
Non sono ammesse variazioni sulle pizze proposte, non si può aggiungere o sottrarre nulla alla farcitura, perché come sottolineato sul menu queste pizze sono state create per essere perfette così come sono. Perfetti lo sono già i fritti, impeccabili i cornicioni frutto di lievitazioni e cotture che sono lo stato dell'arte in Italia. Le farciture? Gustosissime ed equilibrate, non stancano mai. Tutto molto bene, insomma, con un solo appunto: lascia perplessi il rifiuto, nel caso il tavolo ordinasse più di una pizza, di averle servite una alla volta onde poterle condividere e gustare calde e al meglio della loro forma; questo privilegio è riservato a chi si affida al percorso degustazione.
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Proxima Franco Pepe, Lavello
Il nome, va detto, emana funesti presagi. Lo sguardo iniziale, una volta entrati, avvolge una sala in pieno stile anni '90: sedie, tavoli, pareti divisorie di quelle con dentro il liquido, le bollicine che risalgono verso l'alto e la luce tendente al viola che illumina il tutto dal fondo. L'anagrafica delle pizze è un indice del "September Issue" di Vouge (Calvin Klein, Tom Ford, Tommy Hilfigher...). Poi arrivano al tavolo le pizze scelte, da un menu lungo e articolato che offre una scelta assai ampia sia di cotture quanto di farciture. E la mano contemporanea, felice e intelligente, di Antonello Scatorchia viene fuori al primo morso.
Impasti, lievitazioni e cotture sono di grande precisione e leggerezza, con materie prime di grande qualità ad accompagnarli. Le farciture risultno tutt'alto che scontate, studiate assieme allo chef lucano Francesco Lorusso di Bramea (che firma direttamente una propria piccola raccolta di proposte, le potete trovare in carta a rotazione stagionale). Puliti e asciutti tutti i fritti. Identica cura nella selezione della materia prima anche per la proposta di cucina: carni di pregio, panini succulenti, insalate, tutto elaborato e servito con la stessa bella attenzione.
Glamour by Antonello Scatorchia, Rionero in Vulture
Salvatore Gatta ogni anno conferma la sua arte di maestro pizzaiolo, lavora duro alla ricerca perfetta della lievitazione e del giusto equilibrio degli ingredienti, quasi esclusivamente lucani. Non si accontenta, spostando l'asticella della sua formazione e della sua professionalità sempre più in alto.
Il gusto delle sue pizze è deciso e forte, molto caratteriale prima ancora che territoriale. Elementi che sicuramente ben raccontano il sentimento e la passione del pizzaiolo, determinato e molto radicato ai suoi valori e alle sue tradizioni. Il locale è molto confortevole e la sala ben guidata, i tempi di attesa non sono mai lunghi e i suggerimenti per un percorso alla ricerca della pizza giusta sempre molto azzeccati. Le pizze non sono l'unica specialità di Salvatore Gatta: infatti i suoi dessert sono un'ulteriore conferma di quanta esperienza e competenza metta nel suo lavoro.
BASENTO, Potenza
Basento è da diversi anni fra le scelte migliori che possiate fare, su questo territorio, quando la fame di carboidrati e lievitati vi attanaglia. Aperta qualche mese prima del Covid, si è migliorata mese dopo mese, anno dopo anno, investendo nella struttura, nelle attrezzature (hanno un forno e un laboratorio dedicato esclusivamente alle pizze senza glutine), nella formazione del personale, nella selezione delle materie prima.
Di impasti e lieviti e farciture si occupa Nicola Corleto, che lavora su due stili base: uno quello dell'ottima napoletana costruito a partire da una selezione di farine semintegrali italiane tipo 1 e 0, con aggiunta di lievito madre liquido e lasciate fermentare 48 ore; l'altro - fermentato al rosmarino e orzo con aggiunta di farina integrale e semola rimacinata - per la pizza tradizionale di questo territorio ed in particolare della città di Potenza: quella "al ruoto", ossia al padellino. Una pizza cucinata in doppia cottura e con un crunch più pronunciato rispetto alla classica napoletana. Bella selezione di materie prima anche per la proposta di piatti dalla cucina.
Fandango, Potenza
È un viaggio gastronomico nel Sud d’Italia quello che dispensa Vincenzo Palermo, classe 1992, originario di Gravina in Puglia, a capo della pizzeria Più Sud, di Matera, nel Sasso Caveoso, con annessa boutique di specialità che raccoglie i prodotti di oltre 100 piccole aziende di tutto il Meridione. In carta, pizze d’impasto napoletano, a base di materia prima di alta qualità, servite sulle alzatine.
Oltre alle classiche, si sceglie in un menu dedicato, Rotta verso Sud, in cui ogni pizza porta il nome della regione dalla quale provengono i suoi ingredienti principali. Così la pizza Abruzzo include un salame al Montepulciano; la Molise oltre al fiordilatte di Agerola e alla salsiccia aggiunge una crema di pecorino molisano; la Basilicata è con baccalà mantecato, peperone crusco di Senise e menta; la Campania con provola affumicata di Agerola, salsiccia e friarelli; fino alla Puglia, la nostra preferita, a base di fiordilatte di Agerola, pomodoro in quattro consistenze e colori, burrata e salsa al basilico. E ancora: si arriva in Calabria, con friggitello, 'nduja calabrese, per approdare sulle isole, la pizza Sicilia è con crema di melanzana al lime, melanzana fritta e menta, la Sardegna con salume di tonno sardo. Da provare anche la Ricordi d’infanzia, la signature, una pizza in 2 cotture poi guarnita con cime di rapa, alici e gel al mandarino.
Tutte le notizie sul piatto italiano più copiato e mangiato nel pianeta
a cura di
A cura della redazione di Identità Golose
Raffaele Boccia, chef pizzaiolo del Nanninella di Poggiomarino, in provincia di Napoli
Ciccio Filippelli, Duodecim Pizze, via Louis Braille 1, Rende (Cosenza)
Claudio Abbate, chef pizzaiolo e patron della sua Abbate Pizzeria a Giugliano in Campania (Napoli)