08-12-2021

Tradizione territoriale a portata di pizza: ad Aversa la pizzeria La Contrada di Roberta Esposito

Il patrimonio gastronomico campano è l'ingrediente prediletto dalla pizzaiola dell'aversano: tanta creatività, equilibrio e passione per i sapori

La pizzaiola Roberta Esposito di La Contrada, pizz

La pizzaiola Roberta Esposito di La Contrada, pizzeria e ristorante di famiglia, ad Aversa (Caserta), con una delle 7 Margherite di Roberta, la Puttanesca, e quindi, filetto di pomodoro San Marzano , burrata pugliese, cocunci e terra di olive nere

La pizzeria La Contrada di Roberta Esposito è in piazza Marconi, nel cuore del centro storico di Aversa, dove da sempre si viene per sostare in botteghe e gastronomie del buon cibo, e per godere della gustosa ristorazione di territorio. Qui si è abituati a mangiar bene, a passeggiare tra strade e palazzi dell’antico borgo, proprio lì dove ha sede La Contrada, ristorante e pizzeria di famiglia, ospitatain un suggestivo palazzo del ‘600, con alte volte in tufo giallo, la pietra che identifica questo areale di matrice vulcanica.

Qui, un’agricoltura altamente specializzata, con suoli fertilissimi, unitamente ai caseifici artigianali di mozzarella di bufala, sono stati, e sono tutt’oggi, i due motori potenti che hanno offerto spunti creativi e golosi alle cucine di casa e non. Fino ad arrivare alla pizza che, ad Aversa, trova un’espressione tutta sua, che affonda le radici nella notte dei tempi, nei vecchi e grandi forni del paese: una pizza preparata nel ruoto, appena croccante e buonissima anche il giorno dopo.

Una delle ultime creazioni aggiunte in carta a La Contrada, la Zucca Fumé, con zucca affumicata, salamella di cinghiale, provola, amaretto e polvere di cacao

Una delle ultime creazioni aggiunte in carta a La Contrada, la Zucca Fumé, con zucca affumicata, salamella di cinghiale, provola, amaretto e polvere di cacao

Questo vivace bagaglio culinario lo assaporiamo nel progetto di Roberta, oggi alla guida del locale di famiglia insieme al fratello Alessio. Entrambi cominciano come dipendenti: lei, responsabile di sala, si ritrova al banco della pizzeria per un’emergenza, una contingenza dinanzi alla quale c'erano due uniche soluzioni: «quella di bere o di affogare». Perchè il pizzaiolo di turno, un sabato, si assenta nel pieno del servizio e così, senza esitare, Roberta prende il suo posto. Insomma, dall’esigenza di una giornata difficile alla folgorazione per l’arte della pizza che, da allora, diventa il suo essere, la sua espressione.

Entrando nell’elegante Contrada, la si ritrova, infatti, ad “ammaccare” pizze con ritmo serrato, anche nel fine settimana, mantenendo fedeltà all’idea di artigianalità e al proprio modo di sentire la pizza. Scorrendo il menù, la proposta si rivela decisamente ampia, sintomo di un'incontenibile creatività, e del desiderio di raccontare un territorio privilegiato, il patrimonio gastronomico di Roberta. Si alternano pizze di terra o pizze di mare, con la possibilità di seguire un percorso degustazione, nell’una o nell’altra direzione. Oppure abbandonarsi alla regalità della Margherita, la regina delle pizze, celebrata in ben sette versioni: Le Sette Margherite di Roberta. Cosa cambia tra ognuna di esse? La varietà dei pomodori provenienti dall'intero territorio campano, come pure la scelta tra mozzarella di bufala, fior di latte o provola. Ecco allora il pomodoro di Sorrento sulla Caruso, insieme alla mozzarella aversana; la Margherita Affumicata con provola di bufala, la Tris con pomodorino di Corbara, pomodorino giallo del Vesuvio a pacchetelle, pomodori verdi di Sarno, fior di latte e polvere di panco e datterino. E poi, ancora, la Puttanesca con filetto di pomodoro San Marzano, burrata pugliese, cocunci e terra di olive nere.

La pizza fritta che celebra il baccalà: Nero a Metà con baccalà in olio cottura, datterino secco, cime di rapa e latte cotto al nero di seppia

La pizza fritta che celebra il baccalà: Nero a Metà con baccalà in olio cottura, datterino secco, cime di rapa e latte cotto al nero di seppia

Senza dimenticare che, la cucina aversana ama anche il baccalà, e quindi, chi va alla Contrada avrà modo di degustarlo tanto nei piatti di Alessio, che sulle pizze di Roberta: Nero a Metà è la fritta con baccalà in olio cottura, datterino secco, cime di rapa e latte cotto al nero di seppia.

Tra le novità, la Zucca Fumé, dedicata all’autunno, con zucca affumicata, salamella di cinghiale, provola, amaretto e polvere di cacao, mentre Summer Light, si aggiudica il premio migliore pizza dell’anno 2022 Gambero Rosso, proponendo una composizione ispirata al Mediterraneo: baccalà, provola, cocunci, humus di ceci, rostì di patate e zest di limone.

Summer Light, premiata come migliore pizza dell’anno 2022 Gambero Rosso, con baccalà, provola, cocunci, humus di ceci, rostì di patate e zest di limone

Summer Light, premiata come migliore pizza dell’anno 2022 Gambero Rosso, con baccalà, provola, cocunci, humus di ceci, rostì di patate e zest di limone

L’impasto è maturo, con quel giusto equilibrio tra la morbidezza e un lieve crunch, tali da apportare dinamicità e piacevolezza alla pizza, tratti distintivi che rendono inconfondibile il sapore dell’arte di Roberta Esposito.


Mondo pizza

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a cura di

Marina Alaimo

nata a Napoli, è giornalista, sommelier e degustatrice Onaf, oltre che di vini ovviamente. Wine & food writer

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