27-07-2025

Tra haute cuisine e Salvador de Bahia: l'Insalata di granchio di Diego Pani

Sono i ricordi a suggerire una rinfrescante ricetta ideata dallo chef del Marco Polo 1960, storico ristorante a Ventimiglia: nel suo bagaglio, tante esperienze in Francia, ma anche una lunga sosta in Brasile. Che trasporta in questo piatto...

L'Insalata di granchio di Diego Pani al Marco

L'Insalata di granchio di Diego Pani al Marco Polo 1960 di Ventimiglia. Foto di @Giulia Curti

Siamo sempre curiosi di scoprire i sapori che accompagnano gli chef di tutta Italia nel corso della bella stagione, dai ristoranti che affacciano sul profondo blu del mare a insegne che vivono tra vette fresche e verdeggianti.

Ecco perché abbiamo chiesto ad alcuni tra i più grandi interpreti della cucina del Bel Paese, quale sarà il loro Piatto dell'estate 2025, una portata pensata per emozionare, nutrire e deliziare quanti raggiungeranno queste tavole esclusive per un vero viaggio di gusto.

L’insalata di granchio è una ricetta che prende ispirazione da due località molto distanti che, però, hanno segnato, ognuna a proprio modo, la mia vita da chef e il mio suo percorso in cucina.

Uno scorcio della sala del Marco Polo 1960 a Ventimiglia (Imperia)

Uno scorcio della sala del Marco Polo 1960 a Ventimiglia (Imperia)

Da un lato, questo è un piatto che preparavo quando lavoravo al Guy Savoy di Parigi; dall’altro, l'ispirazione mi è venuta dalla tradizione della casquinha, una specialità di Salvador di Bahia, in Brasile, dove ho passato lunghi anni della mia vita. L’ingrediente principale, in ogni caso, è il granciporro fresco.

 

INSALATA DI GRANCHIO
Ricetta per 4 persone
Ingredienti

Per la polpa di granchio
200 g di polpa di granciporro fresco (circa 4 granchi)
1 lime (succo + zest)
Sale, pepe nero, peperoncino q.b.

Per i cavolfiori colorati
150 g di cavolfiori misti colorati (viola, gialli, arancioni) – possono essere sostituiti da altre verdure di stagione
Acqua e ghiaccio per raffreddare

Per la salsa di carote (citronette)
300 g di carote
1 cucchiaio di Savora (mostarda francese speziata)
Succo di 1 limone
Sale, pepe nero e piment d’Espelette q.b.

Per l’insalata
1 cespo piccolo di insalata riccia (solo le punte gialle)
Olio extravergine d’oliva q.b.

Per la guarnizione
2 rapanelli affettati finemente

Per il servizio
4 teste di granchio svuotate e sbollentate

Lo chef Diego Pani. Foto di @Giulia Curti

Lo chef Diego Pani. Foto di @Giulia Curti

PROCEDIMENTO
Per il granchio
Bollire il granciporro in acqua leggermente salata per circa 4 minuti. Estrarre con cura la polpa e tastarla con le dita per eliminare eventuali frammenti di carapace. Condire la polpa con succo e zest di lime, sale, pepe e peperoncino.

Per i cavolfiori colorati
Dividere i cavolfiori colorati (viola, gialli, arancioni) in piccole punte. Sbollentarle separatamente per mantenere i colori distinti. Raffreddare immediatamente in acqua e ghiaccio per fissare il colore.

Per la salsa di carote (citronette)
Pelare le carote e passarle in un estrattore per ottenere il succo. Portare il succo rapidamente a ebollizione e filtrarlo per eliminare le impurità. Raffreddare velocemente (su ghiaccio o in abbattitore). Unire al succo, la Savora (mostarda francese), il succo di limone, sale, pepe e piment d’Espelette.

Per l'insalata
Tagliare solo le punte gialle dell’insalata riccia. Condirle leggermente con olio extravergine d’oliva per lucidarla.

Per l'assemblaggio del piatto
Utilizzare la testa del granchio svuotata e sbollentata, come piatto di servizio. Adagiare sul fondo l’insalata condita. Aggiungere la polpa di granchio sopra l’insalata. Guarnire con cavolfiori colorati e rapanelli affettati finemente con la mandolina. Irrorare con la citronette di carote davanti all'ospite.


Ricette d'autore

Diego Pani

di

Diego Pani

Classe 1993, cresce tra le mura del ristorante di famiglia Marco Polo 1960, a Ventimiglia, dove oggi sorprende con una cucina concreta e leggera. Tra le sue esperienze, le cucine di Vittorio BeltramelliJoël RobuchonGuy Savoy e tre anni al Louis XV di Montecarlo insieme ad Alain Ducasse.

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