07-01-2022

Oca, fieno e capasanta: è il Piatto del 2022 di Rigels Tepshi

Un intreccio di storie, ricordi e territori che, insieme, diventano sapore: è l'idea dello chef del ristorante Ottocentodieci, a Sannazzaro de' Burgondi, Pavia

Oca, fieno e capasanta è il Piatto del 2022 di Ri

Oca, fieno e capasanta è il Piatto del 2022 di Rigels Tepshi del ristorante Ottocentodieci, a Sannazzaro de' Burgondi (Pavia)

Dall'estremo Nord al profondo Sud, abbiamo chiesto agli chef di tutto il Bel Paese una proposta inedita da svelarci, direttamente dalle cucine dei loro ristoranti. Conosceremo quindi "il Piatto del 2022"... che sia il simbolo di questo nuovo anno.

È questo il piatto scelto dal ristorante Ottocentodieci, per rappresentare al meglio la propria filosofia di cucina per il 2022: Oca, fieno e capasanta, uno degli antipasti del percorso degustazione Lomellina del ristorante.
«Un piatto che ben descrive e sintetizza il lavoro che la proprietà e anima della sala, Annalisa Magri, ed io stiamo portando avanti all’interno del ristorante, coniugando il territorio della Lomellina, dove il Ristorante Ottocentodieci ha le sue fondamenta, a Sannazzaro de' Burgondi, e la Campania, la terra d'origine della famiglia Magri, con le sue tradizioni e i ricordi di una vita».

Così, Oca, fieno e capasanta racconta a 360° l'essenza reale del ristorante: si inizia con l’oca, che rappresenta la pianura della Lomellina, con i suoi gioielli di terra e di acqua, tra risaie e canali. 
Poi, il sorbetto al fieno, elemento che riconduce alle mie origini e alla mia infanzia. Un sorbetto preparato con il fieno greco, che ricorda il sapore del legno di liquirizia, uno dei miei primi ricordi, di quando gli adulti masticavano questi legnetti che sapevano di liquirizia e di tabacco.
E infine, la capasanta, un prodotto che parla di mare Mediterraneo, del blu della Campania e dei suoi paesaggi mozzafiato, della tradizione gastronomica peschereccia delle sue città.

Oca, fieno e capasanta racchiude interamente tutto quello che è, e che vuole raccontare, Ottocentodieci Ristorante, con più territori, più tradizioni, più punti di vista. Lo stesso nome rappresenta gli 810 km che separano Sannazzaro de' Burgondi da Napoli. Un piatto che è un punto di incontro, di scambio, con cui l'ospite arriva a sfiorare quella che è la nostra vera essenza, dalla cucina, alla brigata e alla proprietà, con tutto quello che vogliono descrivere ed esprimere.

Rigels Tepshi è lo chef del ristorante Ottocentod

Rigels Tepshi è lo chef del ristorante Ottocentodieci, a Sannazzaro de' Burgondi, Pavia


Ricette d'autore

a cura di

Rigels Tepshi

Classe 1990, sebbene il nome riconduca alle origini albanesi, Rigels preferisce definirsi alessandrino, e più di tutto italiano: con il Bel Paese, infatti, è amore a prima vista e proprio qui chef Tepshi intraprende una formazione in itinere che lascia affiorare, a poco a poco, il suo talento: da Villa Sparina, sulle colline del Gavi, a Villa Pomela a Novi Ligure, prima di approdare nel panorama meneghino prima al Trussardi alla Scala, ai tempi sotto la guida dello chef Luigi Taglienti, fino al Seta del Mandarin Oriental, dove Rigels acquisisce la piena consapevolezza di costruire una squadra tutta sua, ed imprimere la sua impronta culinaria. Così, dal 2018 inizia un nuovo corso presso il ristorante Ottocentodieci, assieme a Carlo Sacchi, suo sous-chef.

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