17-03-2016
Renata Fugazzi è il volto biondo dell'epopea targata Ezio Santin: con la loro Antica Osteria del Ponte, a Cassinetta di Lugagnano (Mi) hanno fatto la storia dell'alta ristorazione nel nostro Paese. Identità Golose è onorata che la Fugazzi abbia accettato il nostro invito a partecipare al dibattito sulla sala
Fin dall’inizio, dall’apertura del nostro ristorante a Cassinetta di Lugagnano, ho sempre pensato di organizzare la mia sala considerandola come la sala da pranzo di casa mia, ma con ospiti paganti. Quindi, prima di tutto ne ho curato l’aspetto estetico, con un segno floreale su ogni tavolo e altri fiori - con discrezione - nelle nicchie che vi sono nel locale; e poi una bella tovaglia che riceveva un’apparecchiatura il più raffinata possibile.
Ricordo che all’inizio della nostra attività io ed Ezio ci recammo a pranzo nel ristorante di Roger Vergé, il Moulin des Mougins, e la cosa che più apprezzai, pur essendo un luogo elegantissimo e con tre stelle nella Guida Michelin, fu un servizio attento, preciso ma non maniacale, anzi quasi allegro. Questo mi colpì perché, in definitiva, era anche la mia idea di servizio.
Un'immagine d'archivio dell'inossidabile coppia
La tovaglia perfetta, per Renata Fugazzi
Poi, con l’andare degli anni, la stampa del settore ha iniziato a dare una grandissima importanza e rilevanza solamente alla cucina, facendo così perdere interesse nei giovani allievi delle scuole alberghiere a frequentare corsi di sala poiché si sarebbero trovati solamente a fare dei portatori di piatti, senza amore e passione per il loro lavoro. Personalmente iniziai già una quindicina di anni fa a denunciare questa deriva che inevitabilmente avrebbe portato difficoltà nel trovare collaboratori validi professionalmente, attenti e appassionati.
LEGGI ANCHE: La sala? Come una partita di calcio, di Roberto Adduono Vita, lavoro, passione, valori, di Mariella Caputo Con gli occhi di un bambino, di Matteo Bernardi I signori del far star bene, di Denis Bretta Dieci quesiti per una sala perfetta, di Enrico Camelio Il ristorante invisibile, di Lisa Foletti Le mie regole per la brigata di sala, di Donato Marzolla Governare una sala come questa, di Ruggero Penza L'importanza del vero cameriere, di Ramona Anello La rivoluzione parte dalla sala, di Ermes Cantera L'unione fa la brigata, di Simone Dimitri Ricominciamo dai camerieri, di Matteo Zappile Parola d'ordine: team, di Nicola Dell’Agnolo e Alberto Piras La mia vita, la mia sala, di Mariella Organi 50 sfumature di un maître, di Nicola Ultimo
Il lato pubblico del ristorante visto dai suoi protagonisti: maître e camerieri
di
Con il marito Ezio Santin forma una coppia di mostri sacri dell'alta cucina italiana. Lei in sala, Santin in cucina, all'Antica Osteria del Ponte, secondo tristellato nella storia culinaria della Penisola
Retroscena e curiosità di un mestiere affascinante, storie di grandi donne e uomini che hanno scritto la storia della ristorazione italiana e internazionale, visioni e consigli per alimentare nel tempo un ritorno al vero polmone dell’ospitalità: dritti In sala