04-03-2014

Il meglio di Montalcino

Benvenuto Brunello: quindici etichette da appuntarsi. Riserve, Rossi e Moscadelli inclusi

Vigneti a Montalcino (Siena), comune poco più di

Vigneti a Montalcino (Siena), comune poco più di 5mila anime che lievitano a dismisura nei giorni di Benvenuto Brunello - ultima edizione 21-24 febbraio 2014. Alla prova quest'anno, Brunello di Montalcino annata 2009, Brunello Riserva 2008 e Rosso di Montalcino 2012

Come ogni anno, a fine febbraio si è tenuta a Montalcino Benvenuto Brunello, manifestazione in questo caso centrata su Brunello di Montalcino annata 2009, Brunello Riserva 2008 e Rosso di Montalcino 2012. È un evento sempre emozionante per via della lunga attesa: il vino può essere infatti messo in commercio a partire dal quinto anno successivo alla vendemmia. E quindi non sorprende l’alone carico di magia e aspettative.

L’annata 2009 è stata giudicata ottima dal Consorzio del Brunello di Montalcino: quattro stelle. Ma non possiamo pescare a caso perché alcuni sono stanchi, fiacchi, con tannini ruvidi e non perfettamente maturi. Qualche campione manca di frutto, di materia e pecca di eccesso di alcol percettibile. Fortunatamente però le etichette buone lo sono per davvero e siamo riusciti a degustare qualche bottiglia davvero memorabile. Ecco i nostri Oscar.

BRUNELLO DI MONTALCINO 2009
Fuligni
Luce pura. Colore chiaro, trasparente che parte con note balsamiche, grafite, spezie, alloro e solo dopo arriva un bel frutto, fiero e perfettamente maturo. Al palato colpisce e affonda. Un vino profondo con un grande equilibrio, molto fine ed elegante. Affascinante e gourmand.

Sesti
Parte con una curiosa nota di nocciola tostata. Prosegue con amarene, more, spezie variegate. Al palato è fresco, coinvolgente, di corpo medio e persistente.

Castello di Romitorio
L’espressività del naso non è ancora al massimo delle potenzialità ma si avvertono già belle note vellutate, di frutta scura, con un accenno di arancia e spezia. Al palato è già in equilibrio, avvolgente, suadente, piena, polposa con un frutto dolce.

Le Ragnaie
Un bel naso: coinvolgente, molto speziato, elegante con una buona bocca. Molto interessante anche la versione “VV” della stessa annata.

Brunello di Montalcino, da uve Sangiovese 100% (foto blog.dolcetradizione.it)

Brunello di Montalcino, da uve Sangiovese 100% (foto blog.dolcetradizione.it)

BRUNELLO DI MONTALCINO RISERVA 2008
Lisini Riserva
Racconta il territorio di Sesta con sincerità e forza, a partire dalle sue tipiche note ferrose e terrose, dal rosmarino, timo ed erbe, aal frutto scuro. Un vino di grande forza.

Tiezzi Vigna Soccorso Riserva
Inchiostro, incenso, note fumè, tabacco, terra, ciliegie mature. Bocca equilibrata ma severa, serrata. Al palato esibisce un bel frutto fresco e buona struttura.

Barbi Riserva
Un naso schietto che concede poco, frutto rosso maturo e note terrose. Al palato chiama attenzione, si impone, è fresco, suadente e persistente. Molto interessante anche il Vigna Fiore della stessa cantina.

Banfi Poggio alle Mura Riserva
Un vino carico e ancora compresso con un naso di frutta scura, con more su tutto. Bocca serrata, fitta, pronta a scattare.

Col d’Orcia Poggio al Vento 2006
Il fuoriclasse assoluto. Esce giustamente un paio d’anni dopo le altre riserve. Figlio di quello che personalmente considero il miglior cru di Montalcino, nell’annata migliore dell’ultimo decennio. Un grandioso, austero e magnifico Brunello.

ALLA PROVA. Tunde Pecsvari, autrice del pezzo e, titolare dell'Osteria del Brunello in corso Garibaldi a Milano
ALLA PROVA.

Tunde Pecsvari, autrice del pezzo e, titolare dell'Osteria del Brunello in corso Garibaldi a Milano

ROSSO DI MONTALCINO 2012
Tenuta di Sesta
Spezie, pepe rosa, alloro, piccoli frutti rossi. Al palato è croccante, pulito, scorrevole, fresco. Trasparente, schietto, godereccio. Un Rosso di Montalcino didascalico.

Fornacina
Naso affascinante di arancia sanguinella, lamponi, accenni floreali, leggera e fine speziatura. In bocca è immediato, di grande bevibilità e pulizia.

Canalicchio di Sopra
Al naso è molto compresso: le tipiche note balsamiche, marine, minerali si sprigionano ancora a fatica. Arrivano poi anche rosmarino, spezie (pepe nero su tutte) ed erbe officinali. Per sprigionare i profumi forse dobbiamo aspettare fin dopo l’estate. Ma al palato già scalpita.

Talenti
Un rosso gioioso, fresco, con un naso di ciliegie e more. Palato godibile.

MOSCADELLO DI MONTALCINO
Una tipologia ingiustamente sottovalutata che una volta dava da vivere a tutti i vignaioli sulle colline di Montalcino. Un vino leggero, allegro, beverino.

Caprili 2013
Molto fresco e luminoso. Profumato, godibile, gioioso.

Capanna Vendemmia Tardiva 2010
Naso ben più impegnativo e complesso rispetto agli standard della tipologia, in bocca ha un’acidità in grado di sostenere l’elevato contenuto di zuccheri.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Tunde Pecsvari

Ungherese, patronne dei ristoranti Osteria del Brunello e Bento Sushi, entrambi a Milano, è cresciuta in cucina dalla nonna. Ha speso il suo primo stipendio al ristorante (e anche l’ultimo)

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