14-09-2024

Tre produttori in Sicilia senza cantina

Abbiamo selezionato le storie di tre vignaioli, il cui talento si esprime in bottiglie di grande qualità, ma che a oggi non hanno una cantina di proprietà dove vinificare

Nel vasto panorama del mondo vitivinicolo, esistono storie che si distinguono non solo per la qualità del vino prodotto, ma anche per l'approccio unico con cui questi vini vengono creati: dalla vigna fino alla cantina ogni piccolo dettaglio diventa fondamentale per dare vita a grandi vini. Nel panorama siciliano emergono le esperienze di tre produttori che, pur non possedendo una cantina propria, sono riusciti a lasciare un segno indelebile nel settore, dimostrando che la passione, il coraggio, la conoscenza e l’amore per il proprio territorio possono superare qualsiasi barriera logistica e ideologica. Da Corleone all’Etna, la Sicilia del vino cresce sempre di più e tanti piccoli produttori danno vita a nuove produzioni di pregio


Losi, vigne migranti a Noto

Un progetto che trova nelle radici familiari toscane dei tre fratelli Lando, Leonardo e Luca il suo pensiero ma che in Sicilia ha trovato la sua realizzazione. Sei etichette tra Sangiovese, Syrah, Vermentino ma anche Nero d’Avola, Grillo, Carricante e Pinot Bianco impiantati tra la contrada Buonivini, una delle zone più vocate del territorio di Noto, contrada Sichilli e Pozzallo a 500 metri dal mare. Nel logo aziendale la massima sintesi tra la “buchetta” tipica della popolare tradizione vinicola toscana e le classifiche forme dell’ architettura sacra siciliana.

15 ettari vitati per una produzione iniziata nel 2023 con 14.000 bottiglie: solforose bassissime, leggere macerazioni e presenza del terroir di riferimento nei calici. Il progetto della cantina è già stato approvato e dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi, in contrada Sichilli.


Mauro Cutuli, da sommelier a produttore a Zafferana Etnea

Sull’Etna sono tantissimi i piccoli produttori che non hanno cantina, pensiamo a Federico Graziani e ai suoi vini ma anche Giuseppe Lazzaro che dopo vent’anni da cantiniere di Frank Cornelissen produce grandissimi rossi sul vulcano attivo più alto d’Europa. Qui vi raccontiamo la storia di Mauro Cutuli e Mariangela Prestifilippo, lui, sommelier professionista con esperienza anche in ristoranti importanti come l’Osteria Francescana, lei compagna di vita e nell’azienda dove si occupa di fondi comunitari e di amministrazione.

Grottafumata si fa conoscere all’inizio per la produzione di olio, poi in un secondo momento arriva anche il vino che oggi viene prodotto da Mauro in un’importante cantina del territorio che gli ha riservato uno spazio. Dal 2017 si contraddistingue per il lavoro artigianale e costante nei quattro ettari di vigneto situati a est e a sud ovest del vulcano. 10.000 bottiglie prodotte suddivise tra Lato Sud Bianco, Lato Sud Rosso e Lato Sud Rosso Vigna degli architetti da un vecchio vigneto di Grenache). Di recente è stata restaurata una botte in castagno di metà ottocento da uno degli ultimi mastri bottai etnei e dalla vendemmia 2025 l’azienda avrà una piccola cantina in pieno stile garagista.


Gaetano di Carlo e il ritorno a Corleone

Sette ettari, tre vini ed una storia ripresa con la prima annata nel 2019: lui è Gaetano Di Carlo, ex presidente della Cantina Sociale di Corleone e poi trasferitosi a Roma per dedicarsi agli aspetti commerciali del vino prima del ritorno nella sua terra natia. Corleone è stata crocevia straordinario nella storia della Sicilia e ancora oggi sorprende per bellezza naturali uniche come la Cascata delle due Rocche all’interno del centro storico ma anche la presenza di tipologie di calcari uniche al mondo (le calcareniti glauconitiche mioceniche di risalenti a 20 milioni di anni fa) e le masse calcaree dolomitiche di Rocca Busambra.

Qui Gaetano alleva vigneti di Catarratto e Nero d’Avola fino a 800 metri sul livello del mare: , Catarratto che stupisce in una mini verticale degustata dove il terroir prevale sull’annata, poi Cicco (macerato sulle bucce due giorni), Annina (Nero d’Avola contemporaneo) e Animoso Corleonese bianco (Catarratto) e rosso (Nero d’Avola), sono i cinque vini dell’azienda. Oggi sono 26.000 le bottiglie prodotte mentre i lavori per la cantina sono stati avviati proprio in questi giorni.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

Salvo Ognibene

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Salvo Ognibene

nato in Toscana ma cresciuto a Menfi (Agrigento), ama la pasta, la bici e la Sicilia. È laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna ed ha conseguito due master di cui uno in Marketing digitale alla LUMSA. Sommelier e giornalista, si occupa di comunicazione con attività di ufficio stampa e pr. Degustatore e collaboratore di guide enogastronomiche, è autore di 5 libri

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